COSENZA L’elenco dei reati commessi, le attività illecite del gruppo Porcaro, i rapporti con esponenti della galassia criminale. Checco Greco, uno degli ultimi pentiti cosentini, rende dichiarazioni nel processo “Reset“, in videocollegamento con l’aula bunker di Castrovillari, sollecitato dalle domande del pm della Dda di Catanzaro Vito Valerio. Che invita il testimone a compiere uno sforzo di memoria e tratteggiare i contorni di alcuni dei soggetti coinvolti nella medesima operazione della Distrettuale antimafia. Si tratta di Francesco De Cicco e Andrea Mazzei.
Entrambi, dice Greco, «sono vicini al gruppo criminale». Francesco De Cicco sarebbe «amico intimo di Mario Piromallo e Roberto Porcaro». Greco dice di essersi recato dall’attuale assessore comunale di Cosenza «su ordine di Porcaro che mi sollecitò nella richiesta di denaro a titolo di “aiuto” e De Cicco mi consegnò 2.500 euro». «Dissi che si era comportato bene ed aveva pagato, ma Porcaro mi rispose che sia lui che Mario Piromallo avanzavano 100mila euro per investimenti nell’attività Popily Street». In seguito alla richiesta di denaro, però, Mario Piromallo – riferisce sempre il collaboratore – «chiese a Porcaro perché avesse avanzato quella richiesta economica a De Cicco». Piromallo – confessa Greco – «Era stato aiutato da De Cicco per l’apertura di un campetto gestito dal figlio».
Il testimone continua a rispondere alle domande del pm e cita Andrea Mazzei, «un’altra persona vicina al gruppo Porcaro che si occupa di prestiti che poi non vengono pagati» e «prende il 5% sui prestiti erogati come “Resto al Sud”». In una occasione, «accompagnai mio cugino per avere un prestito da Mazzei, vista la situazione si sarebbe accontentato del 3%». Il professionista avrebbe «aiutato una persona a noi vicina ad aprire un ristorante».
La richiesta del pm in abbreviato
De Cicco ha scelto il rito abbreviato, entro fine 2024 è prevista la sentenza del Gup. Per l’imputato, la procura ha invocato una pena pari a 4 anni e 10 mesi.
Il controesame
L’avvocato Michele Franzese, in merito alla posizione di Andrea Mazzei chiede al testimone se abbia mai parlato con il suo assistito? «Si», risponde Greco. Quando lo conosce? «Nel 2016 tramite Porcaro, ci siamo visti su Corso Mazzini e poi l’ho incontrato nel suo studio in via Popilia, vicino l’ultimo lotto in un palazzo giallo». Ha mai visto Mazzei consegnare soldi a Porcaro? «Non l’ho visto, me l’ha riferito Porcaro». Ha detto che doveva picchiare una persona su richiesta di Porcaro? «Si». Saprebbe descrivere Mazzei? «Sarà alto 1.75, corporatura robusta intorno ai 70 chili, ben distinto, con la barbetta». (f.benincasa@corrierecal.it)
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