Con gli investimenti e la Scuola in Natura, gli studenti arrivano anche da fuori comune. Neri: “In tre anni gli iscritti sono raddoppiati”
RIPARBELLA — Incrociando i dati forniti dal Ministero dell’Istruzione con le tabelle Istat, Riparbella spicca nella provincia di Pisa e conquista il terzo posto in tutta la Toscana. Il comune della Valdicecina, infatti, ha un alto tasso di alunni pro capite; ovvero, per ogni residente, c’è un elevato numero di alunni che frequentano le scuole di Riparbella.
Un traguardo sicuramente non scontato, soprattutto nell’epoca dei piccoli centri delle aree interne che si spopolano e delle classi che chiudono per la mancanza di alunni. Da parte sua, però, l’amministrazione di Riparbella ha puntato su un’innovativa offerta normativa, Scuola in Natura, una nuova scuola media e un percorso che l’ha resa attrattiva anche per gli alunni dei territori limitrofi.
“In passato le amministrazioni hanno chiuso la scuola media – ha spiegato il sindaco Salvatore Neri – noi l’abbiamo riaperta, abbiamo costruito un nuovo edificio scolastico, con il risultato che in tre anni gli iscritti sono raddoppiati. A Riparbella arrivano bambini che risiedono in altri comuni: questa operazione ha salvato dalla dismissione anche l’intero istituto complessivo, che per il ridotto numero complessivo di alunni rischiava la chiusura”.
Per quanto riguarda la Scuola in Natura, nel 2025 si concluderà la realizzazione anche del terzo immobile che ospiterà laboratorio e mensa. E questo non è l’unico investimento per le scuole che l’amministrazione: sono in programma anche la ristrutturazione con adeguamento sismico delle scuole primarie e l’ampliamento del nido.
“Questi investimenti vengono realizzati grazie a finanziamenti a fondo perduto ottenuti attraverso il Pnrr e la Regione – ha concluso il sindaco – l’amministrazione si è saputa distinguere per numero di finanziamenti ottenuti per le scuole. C’è sempre tanto ancora da fare: in futuro stiamo pensando di andare oltre, aprendo anche alcune classi da adibire a scuola superiore. La scuola assorbe tante risorse per un Comune anche per la manutenzione degli edifici, gli spostamenti degli alunni, la mensa, le utenze. La gestione in generale è onerosa, ma investire nella scuola significa investire nel futuro“.
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