Scintille in Commissione, botta e risposta tra Gandi e Bonomi #finsubito prestito immediato

Bergamo. Scintille in Commissione 1 e non tanto per i contenuti delle delibere di variazione di Bilancio che i consiglieri di maggioranza e minoranza sono chiamati a votare, e che verranno presentate in Consiglio Comunale il 28 novembre, quanto sull’omissione di un documento tra gli allegati relativi alla discussione. Non c’è pace nemmeno in questa seduta – di martedì 12 novembre – per il gruppo di lavoro che fa capo al presidente Marco Previtali, chiamato, ancora una volta, a dover intervenire e riportare all’ordine i consiglieri di maggioranza e minoranza. Da quando è stata istituita, infatti, più volte l’esponente del Pd ha ricoperto lo scomodo ruolo di “arbitro” di partite che, più che del merito degli argomenti, hanno riguardato la forma.

Proprio quella, sì, che più volte, nella seduta andata in scena nel tardo pomeriggio di martedì 12 novembre, è stata reclamata a più riprese. E se una volta si è discusso sul presunto ritardo nella consegna dei documenti da esaminare e un’altra su i troppi punti all’ordine del giorno, questa volta la diatriba si è scatenata sulla mancanza della delibera originaria, già votata in Giunta, che fa riferimento alla variazione a bilancio di oltre 1 milione di euro volti a coprire alcuni dei danni causati dall’alluvione del 9 settembre. Oggetto della contesa, dunque, il mancato invio del documento che, secondo la minoranza, inficia la discussione per mancanza di completezza di informazione, tanto da spingerli alla richiesta di spostare la seduta.

Un diverbio che Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia fanno loro al punto da rendere necessario l’intervento di Pietro San Martino, il Direttore Generale del Comune che, “in diretta” verifica la bontà del lavoro svolto dall’ufficio di Presidenza: “Tutti gli allegati della variazione sono stati caricati”, ripete più volte. Ma non basta. tanto che Bonomi, Tremaglia, Di Cintio, Ceci e Ribolla, nei relativi interventi, dichiarano di non voler partecipare al voto se la discussione non sarà rimandata. La parola passa a Sergio Gandi, assessore al Bilancio, e i toni si alzano: “Avete tutti il mio numero di telefono e se il problema è la mancanza di un documento, bastava farmelo sapere in maniera tale da risolvere il problema e non montarci un caso. Avete avuto tre giorni di tempo per controllare gli allegati. L’avete scoperto un minuto prima della commissione? La cosa mi stupisce”. I due minuti successivi sono per snocciolare cifre e sintetizzare il contenuto. Un atteggiamento, il suo, che non piace proprio a tutti, in particolar modo a Antonio Deleuse Bonomi, consigliere della Lista Pezzotta che sbotta: “Non puoi venire qui a bacchettare sulle mani i consiglieri con il tuo ruolo di vice sindaco, soprattutto i tuoi colleghi. Non siamo mica dei ragazzini. Se c’è un problema siamo qui per risolverlo”. E a dare man forte a Bonomi arriva pure il commento di Stefano Chinotti, consigliere del Pd, che chiude il diverbio con un sintetico: “Ha ragione”.

Tocca a Previtali il ruolo del pompiere: il presidente, che inizialmente si era detto favorevole ad andare oltre le rimostranze e a procedere al voto, torna sui suoi passi e fa del buon senso la sua arma vincente e sfodera una proposta che spegne gli animi: “Rilevato il problema segnalato dai consiglieri di minoranza e considerati i controlli fatti, propongo comunque di rinviare a lunedì 28, alle 17, la discussione”.

La discussione continua e si procede alla votazione per la variazione di Bilancio per la realizzazione dello scolmatore per il torrente Tremana, anticipata da una puntuale esposizione da parte del dirigente Corrado Viscardi: “Presentiamo la ratifica alla variazione di Bilancio per il triennio 2024-2026 sottoposta al Consiglio che prevede l’iscrizione del contributo di Regione Lombardia per 2 milioni e 100mila euro e una pari quota di avanzo di amministrazione, per totale 4 milioni e 200mila euro, per la realizzazione dello scolmatore. La seconda variazione è costituita invece dalla determinazioni di 3 mutui flessibili, uno del 2022 e due nel 2023, messi a disposizione di Cassa Depositi e Prestiti. Il primo relativo al completamento del finanziamento per la realizzazione della nuova Gamec, opera per la quale sono necessari 11 milioni e 600mila euro oltre alla quota PNRR e a fonti finanziamento comunale. Questo mutuo verrà mandato in ammortamento per un importo pari a 4 milioni e 100mila euro perché nel frattempo abbiamo ottenuto un finanziamento a fondo perduto da parte di Intesa San Paolo con il meccanismo “Art Bonus” e a questo va aggiunto 1 milione e mezzo da parte di Fondazione Banca Popolare di Bergamo. Quindi dell’iniziale mutuo di 11 milioni e rotti, grazie ai due contributi, verrà ammortizzata solo la cifra di 4 milioni e 100mila. Oggetto diverso ma concetto analogo per i due mutui del 2023 che fanno capo alla scuola Scuri, in linea di finanziamento PNRR, e per la scuola Rosa, il cui finanziamento fa riferimento all’ambito Fondi Europei percepiti tramite Regione Lombardia, con la specificità del Progetto Spaziare. Grazie al gettito dei capitoli sull’efficienza energetica, il mutuo della Scuri va azzerato e dunque non portato in ammortamento, mentre del secondo resterà da abbattere l’importo di 1 milione e 57mila euro”.

Arrigo Tremaglia, Fratelli d’Italia, chiede lumi all’assessore ai Lavori Pubblici Ferruccio Rota, presente alla discussione: “È un’opera utile e necessaria, ma è consigliata dal 2015 e quindi ci chiediamo del perché non sia stata fatta prima. Le rotonde di Ponte Secco, dello stesso costo, ad esempio, hanno avuto la priorità. Siamo favorevoli, ma chiediamo che l’opera abbia una reale utilità e non sposti solo il problema da monte a valle”. La replica di Rota: “Risponderò all’interrogazione entro i 30 giorni previsti. Per ora dico solo che quest’opera dovrebbe essere interamente finanziata da Regione Lombardia. E mi stupisce che mi venga chiesto perché non è stata realizzata prima: l’approvazione della Giunta del Pirellone è di luglio 2021. Essendo un progetto esecutivo, appena verrà votata dal Consiglio verranno affidati gli studi ai professionisti competenti. E se in quel frangente si riterrà opportuno rivedere i parametri, lo farà chi di dovere. A rallentare l’opera non è stata solo la mancanza di fondi, ma anche i lavori dello stadio. Ricordo che lo scolmatore non elimina il rischio idraulico, ma lo riduce”.

La delibera relativa allo scolmatore viene votata favorevolmente, con Bonomi unico astenuto.