Un gruppo di ricercatori e grafici ha lanciato una app che calcola gli itinerari tra calli e campielli: «Nel dedalo della città ci perdiamo anche noi. Google Maps non è ottimizzato per il contesto veneziano»
A Venezia si perdono i turisti, gli studenti fuorisede alle prese con la nuova città, si perdono anche i veneziani che di rado sconfinano al di fuori del loro sestiere. E, tra calli e campielli, spesso le app con mappe gps non sono precise. Ora per districarsi nel dedalo di Venezia, o anche solo per capire qual è la strada più semplice se si ha un passeggino, un carrello pesante o un anziano al braccio, è nata una nuova app. Suggerisce le strade per evitare l’acqua alta e camminare all’asciutto. E si può anche impostare per muoversi in barca tra i canali. Il nome è eloquente: si chiama «DeQua» e permette di orientarsi tra le calli e i sestieri di Venezia, raggiungendo facilmente la destinazione desiderata. Gli autori sono un gruppo di ricercatori, tra i quali c’è Marco Ziliotto, programmatore e inventore dell’applicazione di successo «Chebateo» che calcola gli itinerari migliori con i vaporetti della città ed è stata scaricata da mezzo milione di utenti.
I creatori
«Il nostro team è nato alla fine del 2019 – racconta Alessandro Tonin, ricercatore di 34 anni, uno dei fondatori del progetto – ma siamo prima di tutto un gruppo di amici». Oltre a Tonin e a Ziliotto, ci sono Luca Del Torre, 33 anni, insegnante, Luca Palmieri, 33 anni, artigiano e ricercatore, e i due graphic designer Giordano Zennaro ed Emiliano Rainis, di 34 e 28 anni. «Abbiamo cominciato a lavorare a “DeQua” nel tempo libero, spinti dalla voglia di creare qualcosa di diverso per Venezia. Vivendo tutti fuori città per lavoro o studio, ci siamo resi conto di quanto fosse difficile muoversi qui e di come le app esistenti, come Google Maps, non fossero ottimizzate e precise per il contesto veneziano», continua Tonin.
Itinerari per evitare ponti o muoversi con il passeggino
«DeQua» è un’app di navigazione ottimizzata appositamente per Venezia. Ogni numero civico è localizzato con precisione, e si possono pianificare percorsi che tengono conto della necessità di evitare o minimizzare l’attraversamento dei ponti, utile per chi ha difficoltà motorie o spinge un passeggino. Inoltre, l’app è completamente gratuita e non raccoglie dati degli utenti, sfruttando solo i dati resi disponibili a tutti dal Comune.
L’idea è nata da esigenze personali. Sì perché tutti, anche gli autori, si perdono a Venezia. «La città è un labirinto e anche noi, soprattutto nelle zone meno conosciute, ci ritroviamo a dover fare affidamento sull’app». Guardando al futuro, il team ha già in mente ulteriori sviluppi. «Il progetto “DeQua” è ancora in evoluzione – conclude Tonin – Stiamo lavorando per migliorare gli algoritmi e vorremmo integrare altre mappe di geolocalizzazione specifiche per Venezia, come quelle delle fontanelle pubbliche, e creare dei modelli personalizzabili per ogni necessità, soprattutto per i residenti che hanno esigenze diverse rispetto ai turisti».
Il successo dell’app per gli orari dei battelli
La speranza del gruppo è di ripetere il successo di «Chebateo», la app dedicata ai mezzi di trasporto acquei. Anche in quel caso, fu la soluzione di un problema. «Dopo cinque anni a Roma – racconta il creatore Marco Ziliotto – sono tornato a Venezia e mi sono trasferito al Lido. Qui mi sono scontrato con la complessità degli orari dei battelli e delle informazioni fornite dall’azienda di trasporti Actv, spesso disponibili solo in Pdf poco pratici. Quando Actv ha messo online i dati in formato open, ho deciso di sviluppare un’applicazione per me stesso. Poi alcuni amici mi hanno chiesto di utilizzarla e così l’ho resa disponibile sugli store». I download sono stati tantissimi. «Ad oggi abbiamo raggiunto il mezzo milione di installazioni», rivela l’autore. «L’utilizzo varia con la stagionalità, ma attualmente ci sono tra i 10 e i 15 mila accessi giornalieri da parte dei residenti, e circa 120 mila installazioni attive. È utilizzata anche dai turisti».
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