Papa Francesco dimette dallo stato clericale Fernando Maria Cornet, a questo punto ex parroco delle chiese di San Donato e San Sisto a Sassari. E lo fa con una comunicazione in cui si parla di “decisione suprema e inappellabile” e di “delitti contra fidem (scisma)”. Al suo posto viene nominato il reverendo don Antonino Canu, come rende noto la cancelleria arcivescovile, con cui collaboreranno i sacerdoti del Cottolengo già operanti nel Centro Storico, ed altri sacerdoti presenti nella circoscrizione pastorale.
L’arcivescovo di Sassari invita la comunità diocesana, così recita la nota della cancelleria, a pregare per l’unità della Chiesa, tenendo presente che i cristiani, oltre al legame di sangue e l’appartenenza alla comune famiglia umana «hanno Dio come Padre e la Chiesa come unica madre», e sono parte dello stesso corpo di Cristo di cui sono le membra. «Le membra di Cristo non devono essere in contrasto tra loro; tutti coloro che formano il suo corpo devono compiere ciascuno il proprio ufficio… affinché non vi siano divisioni nel corpo, ma unità, e le membra siano sollecite le une verso le altre» (Sant’Agostino).
Cornet è autore di un libro intitolato “Habemus Antipapam” in cui si pone una serie di quesiti legati alla figura di Benedetto XVI e, tra questi, si interroga anche sulle conseguenze se Francesco dovesse essere giudicato un Antipapa.
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