Come ottenere un prestito personale con un contratto di lavoro a termine e senza averne uno a tempo indeterminato: le garanzie richieste e le alternative.
Nell’attuale contesto economico, caratterizzato da una crescente flessibilità del mercato del lavoro, molte persone si trovano a svolgere lavori a tempo determinato o con contratti atipici, spesso precari. Tale situazione può generare difficoltà nell’accesso al credito, spingendo molti a chiedersi: si può avere un prestito anche se non si ha un contratto a tempo indeterminato? La risposta è affermativa, ma con alcune precisazioni che vedremo qui di seguito.
Il prestito personale e la valutazione del rischio di credito
Il prestito personale è un finanziamento concesso da una banca o da una società finanziaria a un privato, che si impegna a restituire la somma ricevuta, più gli interessi attraverso il pagamento di rate periodiche (cosiddetto “piano di ammortamento”). Il sistema attualmente più diffuso per il finanziamento immobiliare è il cosiddetto ammortamento alla francese: si tratta è un tipo di piano di rimborso in cui le rate sono costanti per tutta la durata del mutuo e comprendono una quota di capitale e una quota di interessi. Gli interessi tuttavia vengono calcolati sul debito residuo; quindi all’inizio del mutuo, la quota di interessi sarà più alta rispetto alla quota capitale, mentre verso la fine del mutuo la situazione si inverte, pagando più capitale e meno interessi.
Per valutare la concessione del prestito, l’istituto di credito effettua una previavalutazione del rischio di credito, ovvero la probabilità che il richiedente non sia in grado di rimborsare il debito.
Tra i fattori che influenzano la valutazione del rischio di credito, la stabilità lavorativa gioca un ruolo fondamentale. Un contratto di lavoro a tempo indeterminato rappresenta una garanzia di reddito continuativo, che riduce il rischio per l’istituto di credito. Tuttavia, l’assenza di un contratto a tempo indeterminato non preclude automaticamente la possibilità di ottenere un prestito per come vedremo a breve.
Solo per completezza è bene sottolineare che a influenzare la concessione del mutuo possono anche essere:
- presenza di segnalazioni alla Centrale Rischi Interbancaria (la cosiddetta “banca dati dei cattivi pagatori”);
- presenza di protesti pregressi;
- sussistenza di altri finanziamenti in corso non ancora estinti;
- procedimenti penali per bancarotta fraudolenta;
- fallimenti per ditte individuali o società di persone.
Come ottenere un prestito con un contratto a tempo determinato con la fideiussione
Prima di concedere il finanziamento, la banca esige la garanzia di un reddito stabile e costante per tutta l’estensione del piano di ammortamento. Ebbene, il contratto a termine non può superare i 24 mesi mentre quasi tutti i prestiti prevedono una durata superiore. Questo è un fattore di rischio per il creditore: difatti, se il mutuatario dovesse perdere il lavoro prima dell’estinzione del debito, l’adempimento dell’obbligazione sarebbe a forte rischio.
Dunque se si ha un contratto a tempo determinato, è possibile richiedere un prestito solo se si offre una fideiussione: in altre parole ci deve essere un terzo che faccia da garante o che firmi anch’egli il contratto di mutuo. In tali ipotesi, la banca potrà chiedere il pagamento a entrambi i soggetti: tanto al debitore principale, tanto al coobbligato.
Un garante è una persona che si impegna a rimborsare il debito nel caso in cui il richiedente non sia in grado di farlo. La presenza di un garante con una solida situazione finanziaria aumenta la fiducia dell’istituto di credito.
C’è una grossa differenza tra fideiussore e co-firmatario del contratto di mutuo:
- con la fideiussione, il garante sottoscrive un autonomo contratto rispetto a quello di mutuo, obbligandosi a pagare il debito di del mutuatario se quest’ultimo risultasse inadempiente;
- facendo invece firmare lo stesso contratto di mutuo al terzo, la banca potrà chiedere il pagamento al debito al debitore principale o al garante indifferentemente, poiché entrambi sono obbligati sullo stesso piano.
Come ottenere un prestito con un contratto a tempo determinato con l’ipoteca su una casa
In alternativa alla fideiussione, o in aggiunta ad essa, il mutuatario può offrire una “garanzia reale” ossia un’ipoteca su un immobile che possa essere “appetibile”, ossia vendibile in caso di asta giudiziaria.
L’immobile non deve essere necessariamente di proprietà del debitore, potendo essere concesso anche da un terzo (ad esempio un familiare).
In questo caso, se il richiedente non rimborsa il prestito, l’istituto di credito può rivalersi sul bene dato in garanzia, pignorandolo e soddisfacendosi sul ricavato dall’esecuzione forzata (ossia con l’asta).
Altre soluzioni per ottenere un prestito con contratto a termine
Altre soluzioni per ottenere un prestito con contratto a termine possono essere indicate dalla stessa banca. Difatti ciascuna di questa ha proprie policy di valutazione del rischio. Ad esempio si può valutare la possibilità di richiedere un prestito di importo più limitato, con un piano di ammortamento che non superi la durata del contratto a tempo determinato (si parla, a riguardo di microcredito).
Un’altra soluzione sarebbe quella di offrire una polizza assicurativa sul rischio di perdita del lavoro.
Inoltre, alcune società finanziarie sono specializzate nella concessione di prestiti a persone con contratti atipici o a tempo determinato. È importante confrontare le diverse offerte e valutare attentamente le condizioni economiche proposte: il più delle volte infatti queste sono particolarmente svantaggiose perché prevedono tassi di interesse piuttosto elevati proprio per coprire il rischio di inadempimento.
Oltre al prestito personale, esistono altre forme di finanziamento che possono essere più accessibili per chi non ha un contratto a tempo indeterminato come ad esempio la cessione del quinto dello stipendio. Si tratta di un prestito rimborsabile tramite trattenute dirette sulla busta paga o sulla pensione. La cessione del quinto è spesso concessa anche a chi ha un contratto a tempo determinato, purché la durata del contratto sia sufficiente a coprire il piano di ammortamento.
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