Presidente, siamo in attesa da tempo di un incontro con il Governo. Quali sono le priorità che Anaste intende portare all’attenzione del Ministero?
Un primo incontro c’è stato lo scorso ottobre presso il ministero della Salute con il capo di Gabinetto, dottor Mattei. In questa circostanza le associazioni, Anaste in primis, hanno ribadito lo stato di avanzamento dei rinnovi dei contratti di lavoro per i dipendenti. Dal momento che il settore dell’assistenza sanitaria, per le cure di lungo termine, vive attraverso le rette fissate dalle Regioni che sono invariabili, indipendentemente dai costi che le strutture sostengono, abbiamo chiesto un aumento di dotazione del Fondo Sanitario nazionale che potesse coprire i costi necessari per un rinnovo del contratto dignitoso, in quanto non siamo più nella condizione di coprire costi ulteriori.
Quali sono le principali richieste in termini di finanziamenti e risorse per garantire un’assistenza di qualità agli anziani nelle Rsa?
Bisogna aumentare anche il tetto di spesa, cioè il budget complessivo assegnato alle strutture, altrimenti si rischia la riduzione del numero dei ricoveri e quindi un danno ai cittadini che vedrebbero ridotte le possibilità di ricovero presso le strutture di lunga degenza. Il dottor Mattei ha riconosciuto la correttezza di queste richieste ed è consapevole che i cittadini già oggi soffrono per liste di attesa molto lunghe; Chiediamo un aumento di tariffe e un aumento del tetto di spesa e dei budget assegnati alle strutture.
Come valutate l’impatto della manovra finanziaria sulle Rsa e sull’assistenza agli anziani in generale?
Prima di tutto serve per aumentare i tabellari dei contratti e dare più risorse agli operatori, ai lavoratori del settore che si trovano oggi in grande difficoltà per l’aumento dei costi della vita. Occorre aumentare la quota di finanziamento del Fondo Sanitario Nazionale, ma con interventi esclusivamente dedicati al settore, ovvero: lo Stato finanzia le Regioni e le stesse poi redistribuiscono, secondo le prestazioni e le attività svolte dalle singole strutture, le risorse e i fondi, secondo i ricoveri che si fanno, le giornate di degenza e di assistenza. Un impatto che avrebbe anche sulla manovra finanziaria, sull’assistenza agli anziani, in quanto è un obbligo per lo Stato finanziare i livelli essenziali di assistenza (LEA, ndr). Le nostre strutture possono garantire l’assistenza sanitaria di base, il medico di famiglia, gli ospedali e anche le prestazioni per le cure di lungo termine ai malati cronici. Ma se il finanziamento non arriva e non viene incrementato, si riduce la qualità delle cure, perché non siamo in grado si sopportare alti costi del personale.
In un contesto di crescente domanda di assistenza per gli anziani, in presenza di risorse limitate, come vede il futuro di queste strutture?
È un futuro che, da un lato, ha la certezza della continuità, perché la domanda è enorme, purtroppo in Italia ci sono 4 milioni di anziani oltre i 65 anni non autosufficienti che hanno bisogno di cure continuative. Il futuro sembra orientarsi verso il privato totale, verso un intervento a totale carico dei cittadini, i quali dovranno sempre più sborsare di tasca loro le quote per le rette, perché lo Stato non riuscirà a garantire la copertura dei costi necessari per far funzionare le residenze sanitarie.
Cosa intende Anaste per qualità dell’assistenza?
Qualità dell’assistenza vuol dire venire incontro alle esigenze degli anziani, che non riguardano solo la minestrina, il pranzo, la cena e un tetto sulla testa. È anche assistenza, animazione, molte attività di riabilitazione. Noi abbiamo molti pazienti con demenza che hanno bisogno di cure assidue e continue. Questo significa investire risorse economiche per offrire servizi di alta qualità ai nostri ricoverati ed è questa la nostra più grande preoccupazione.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui