La Direzione distrettuale antimafia (DDA) di Catanzaro ha chiuso le indagini sulla cosca Tallarico di Casabona, portando a nuova luce un presunto sistema di corruzione e influenze politiche legato alla ‘ndrangheta. Le indagini, che hanno culminato un mese fa nell’operazione Nemesis condotta dai carabinieri e che ha portato all’arresto di dieci persone, confermano un quadro preoccupante di collusioni e ingerenze tra criminalità organizzata e amministrazione pubblica locale. Tra gli arrestati figurano figure politiche di rilievo, tra cui l’ex sindaco Franco Seminario e l’ex assessore comunale Anselmo De Giacomo, mentre altri amministratori comunali, il vicesindaco Leonardo Melfi e il consigliere Vincenzo Poerio, sono indagati a piede libero. Nei loro confronti il gip non aveva emesso misure cautelari
Secondo le accuse, il sodalizio criminale, facente capo alla famiglia Tallarico, era intenzionato a mantenere e rafforzare il controllo sul territorio di Casabona attraverso un patto elettorale. La DDA sostiene infatti che la cosca abbia sostenuto la candidatura dell’allora sindaco Seminario e favorito anche la nomina dell’assessore De Giacomo, in cambio di concessioni utili a facilitare le attività illecite e a rafforzare l’influenza della famiglia sul territorio. Seminario, grazie a questo sostegno elettorale, sarebbe stato eletto con il 60% delle preferenze, mentre De Giacomo risultava essere il consigliere comunale con più voti.
Nel frattempo, la civica amministrazione di Casabona ha subito un forte scossone, con le dimissioni prima del sindaco e del vicesindaco e poi di tutto il Consiglio comunale, portando così allo scioglimento dell’assemblea cittadina e alla nomina di un commissario da parte del prefetto di Crotone.
L’inchiesta della DDA, condotta dal sostituto procuratore Paolo Sirleo, evidenzia un radicato intreccio tra la ‘ndrina e le istituzioni comunali, in cui le attività edilizie riconducibili alla cosca Tallarico avrebbero beneficiato di accessi illeciti a beni pubblici e ad aree industriali, oltre a vantaggi in procedure amministrative che avrebbero escluso altre ditte interdette per via dei rapporti con la criminalità organizzata.
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