Il colosso delle stablecoin Tether è entrato nel settore del finanziamento del commercio finanziando una transazione di petrolio greggio da 45 milioni di dollari tra una grande compagnia petrolifera quotata in borsa e un importante commerciante di materie prime.
Il passo fa parte del piano più ampio dell’emittente USDT per diversificare oltre le sue redditizie operazioni di stablecoin. La transazione ha coinvolto 670,000 barili di greggio mediorientale, segnando l’ingresso di Tether nel settore del finanziamento del commercio da 10 trilioni di dollari, che tradizionalmente mitiga i rischi nel commercio transfrontaliero.
Il CEO di Tether, Paolo Ardoino, ha sottolineato l’efficienza e la velocità che USDT porta a questi mercati, contrapponendola ai metodi di pagamento tradizionali, più lenti e costosi.
Secondo Ardoino, Tether detiene attualmente un l’incredibile cifra di 100 miliardi di dollari in titoli del Tesoro USA, oltre 82,000 Bitcoin per un valore di circa 5.5 miliardi di $ e 48 tonnellate di oro per sostenere la sua stablecoin USDT. Questa ripartizione arriva mentre Ardoino ha direttamente smentito le affermazioni secondo cui Tether è sotto inchiesta, respingendo un rapporto del Wall Street Journal che suggeriva che l’azienda potrebbe essere sottoposta a controllo per violazioni antiriciclaggio e sanzioni.
Tether ha rivelato di aver generato 2.5 miliardi di dollari di profitti nel terzo trimestre del 2024, portando l’utile dei nove mesi a 7.7 miliardi di dollari.
Secondo l’ultimo rapporto di Tether, l’azienda ha registrato un aumento nell’emissione di stablecoin, raggiungendo quasi 120 miliardo di dollari USDT in circolazione: un nuovo massimo storico e un aumento del 30% per l’anno.
CEO di Tether ha anche sottolineato quello che vede come un approccio normativo in ritardo negli Stati Uniti, che ritiene abbia costretto molte aziende di criptovalute a cercare giurisdizioni più amichevoli all’estero. Tuttavia, spera che gli atteggiamenti normativi possano cambiare dopo le elezioni presidenziali statunitensi del 2024.
Secondo quanto riferito, le autorità statunitensi stanno indagando su Tether, la società dietro la più grande stablecoin del mondo, USDT, per presunta violazione delle norme e delle sanzioni antiriciclaggio.
Secondo un articolo del Wall Street Journal, l’indagine si concentra sul ruolo di Tether nel favorire attività illecite come terrorismo, traffico di droga e criminalità informatica. A quanto si dice, sono coinvolti l’ufficio del procuratore degli Stati Uniti di Manhattan e il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, con quest’ultimo che sta valutando sanzioni che potrebbero impedire alle aziende americane di condurre affari con Tether.
L’ultima attestazione di Tether, verificata da BDO Italia, ha rivelato 125.5 miliardi di dollari in attività contro 119.4 miliardi di dollari in passività, spingendo le riserve in eccesso oltre i 6 miliardi di dollari. La maggior parte delle attività di riserva, circa 105 miliardi di dollari, sono in contanti e equivalenti, con un’enorme esposizione al Tesoro degli Stati Uniti tramite partecipazioni dirette e fondi del mercato monetario. Tether detiene anche 5 miliardi di dollari in oro e 4.8 miliardi di dollari in bitcoin, tra le altre attività.
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