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Sciopero, il venerdì nero dei trasporti #finsubito prestito immediato


Da Nord a Sud è in corso lo sciopero nazionale di 24 ore dei trasporti. È iniziato alle 5.30 e riguarda bus, metro e tram. Sono garantite prestazioni ridotte nelle fasce di garanzia, ossia con l’utilizzo solo del 30 per cento del personale viaggiante. Lo stop è stato proclamato dalla Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna. Le fasce orarie di garanzia sono diverse da città a città: a Milano sono garantite le metro e alcune linee di superficie da inizio servizio alle 8.45 e dalle 15 alle 18; a Roma garantite sia le linee A e B della metro sia alcune linee di superficie da inizio servizio fino alle 8.30 e dalle 17 alle 20; a Napoli servizio limitato di bus nelle fasce oraria dalle 6.30 fino alle 9.30 e dalle 17 fino alle 20. È coinvolto nello sciopero anche il personale di Ferrovie del Sud Est, dalla mezzanotte alle 23.59. Metro tutte ferme e riduzioni dei bus a Roma. A Milano tre linee della metropolitana chiuse sull’intero percorso, una off limits solo in parte e pochi bus, tram e filobus in circolazione. A Napoli blocco totale per i treni Eav, per le funicolari, tram e bus e per la linea 1 della metro che ha sospeso il servizio alle ore 9.30. Disagi anche a Bologna. “Lo sciopero ha avuto una grande riuscita in tutte le città, grandi e piccole, con una adesione media del 90 per cento con punte fino al 100 per cento, nonostante i tentativi delle aziende di mettere in discussione a Roma e Milano la possibilità, prevista dalla legge, di scioperare con le prestazioni ridotte nelle fasce di garanzia”. Lo sostiene il segretario generale della Filt Cgil Stefano Malorgio, intervenendo alla manifestazione indetta a Roma davanti al Ministero dei Trasporti. Lo sciopero è stato indetto “per il rinnovo del contratto nazionale, per la carenza di risorse, per la mancanza di politiche di programmazione, per la riforma del settore e per la salute e sicurezza sul lavoro”, spiegano i sindacati. “Il rinnovo del contratto è la prima priorità per Cisl e Fit-Cisl. Dopo la scadenza del Ccnl Autoferrotranvieri internavigatori a fine 2023, le trattative per il rinnovo si sono interrotte a causa dell’atteggiamento dilatorio delle controparti datoriali (Asstra, Agens, Anav). Nonostante gli sforzi sindacali, le risposte sono state insufficienti, portando alla proclamazione di tre scioperi nazionali. Oggi la terza azione di sciopero di 24 ore”. È quanto sottolineano in una nota congiunta Cisl e Fit-Cisl, chiedendo “alle associazioni datoriali di assumersi le proprie responsabilità e di evitare ulteriori ritardi, per arrivare a un rinnovo contrattuale giusto e tempestivo”. I sindacati rimarcano che “negli ultimi 20 anni, il rinnovo del contratto è stato effettuato solo 3 volte anziché 6, aggravando la crisi del settore”. E chiedono quindi “un impegno concreto da parte del ministero del Lavoro e del ministero delle Infrastrutture, per convocare un tavolo di confronto che acceleri il rinnovo contrattuale e rilanci il Trasporto pubblico locale”. Una delegazione dei sindacati del trasporto pubblico locale intorno alle 13 è entrata al Ministero di Trasporti per essere ricevuta dal viceministro Edoardo Rixi. Il ministro Matteo Salvini è fuori città per impegni istituzionali.

Roma

Metro ferme e riduzioni dei bus a Roma a causa dello sciopero dei trasporti. Alle 10 del mattino, secondo gli aggiornamenti dell’Atac, risultano chiuse tutte le linee della metropolitana (A, B, B1 e C) e la Termini-Centocelle. Forti riduzioni anche dei mezzi di trasporto di superficie.

Napoli

C’è solo la linea 2 della metropolitana, gestita dalle Ferrovie dello Stato, a garantire a Napoli, quando sono le 9.30, la mobilità dei napoletani. Blocco totale per i treni Eav, per le funicolari, tram e bus e per la linea 1 della metro che sospende il servizio alle ore 9.30. Notevoli le conseguenze sul traffico cittadino che presenta in molti punti evidenti criticità.

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Milano

Tre linee della metropolitana chiuse sull’intero percorso, una off limits solo in parte e pochi bus, tram e filobus in circolazione. È lo scenario dello sciopero nazionale a Milano, con la città e l’hinterland avvolti nel primo mattino dalla nebbia. Come di consueto, la fasce di garanzia sono due: dall’inizio del servizio fino alle 8.45 e dalle 15 alle 18, durante le quali sono garantite le corse delle linee 1, 2, 3 e 5 della metropolitana e della 4 tra San Cristoforo e San Babila. Il tragitto della M4 tra San Babila e l’aeroporto di Linate sarà invece coperto per tutta la giornata. Dopo le 8.45 – precisa stamani Atm – hanno chiuso le linee della metropolitana 1, 2 e 3, mentre la 5 fa servizio tra Bignami e Tre Torri e la 4 è aperta. “Considerate possibili maggiori attese alle fermate di tram, bus e filobus: il servizio è ridotto” si legge sull’app di Atm. Le linee M1, M2, M3, M5 e la tratta M4 San Cristoforo-San Babila sono garantite dalle 15 alle 18, la tratta M4 San Babila-Linate per tutta la giornata. Per quanto riguarda bus, tram e filobus sono garantite solo alcune linee, in alcuni orari. I tram 2, 3, 4, 9, 10, 12, 24 e i bus 45, 54, 56, 57, 58, 60, 74, 81, 90, 91, 95 e 98 erano garantiti fino alle 8.45 e lo sono dalle 15 alle 18. Tutte le altre linee (comprese B10 e B12) non sono garantite. Per quanto riguarda la rete notturna, dopo la una sono garantiti i filobus 90-91 e i bus della rete notturna, comprese le linee NM1, NM2, NM3 e NM4.

Torino

È ferma dalle 9 la metropolitana di Torino per l’adesione del personale dell’azienda del trasporto pubblico locale torinese Gtt allo sciopero nazionale di 24 ore. Pochi i bus e i tram in circolazione anche nella usuale fascia di garanzia. Disagi contenuti alla circolazione nell’area intorno alla Ztl della città. Proprio per la deroga parziale alle fasce di garanzia Gtt ha comunicato che è prevista “una forte riduzione del servizio: alcune linee quindi potrebbero non essere attive e anche dove il servizio è garantito ci potrebbero essere meno mezzi del necessario per soddisfare la normale richiesta”.

Bologna

Disagi a Bologna per lo sciopero nazionale di 24 ore del trasporto pubblico locale, senza rispetto delle fasce di garanzia e traffico più congestionato nelle zone in cui gravano i molti cantieri in città. Da inizio servizio fino alle 8.30 è stato garantito il 30 per cento dei servizi bus di Tper a Bologna (e Ferrara). I pochi mezzi in circolazione hanno viaggiato molto pieni. Poco meno di un terzo dei bus riprenderà a circolare nel pomeriggio dalle 16.30 alle 19.30. Vengono effettuati i servizi minimi privilegiando i collegamenti con le stazioni ferroviarie e servizi di particolare rilevanza sociali. Il Marconi Express, la monorotaia che collega la stazione e l’aeroporto, funziona con una sola navetta nelle fasce orarie in cui sono previsti i servizi minimi. L’adesione allo sciopero si prevede molto alta.

Puglia

Anche in Puglia è in corso lo sciopero del personale del trasporto pubblico locale che si astiene dal lavoro, senza rispettare le fasce di garanzia, per chiedere non solo il rinnovo del contratto scaduto quasi un anno fa ma anche per denunciare “la strutturale carenza di organico, i diversi episodi di aggressione fisiche e verbali ai danni degli operatori front-line e cronica difficoltà nel reperire nuovi conducenti e altre figure specializzate” con conseguenze sui servizi. Il personale di Ferrotramviaria che si occupa del trasporto locale su gomma a Bari e su ferro tra Bari e Barletta passando per l’aeroporto di Palese, garantisce i trasporti sulla linea che tocca l’aerostazione e i collegamenti da e per il quartiere periferico San Paolo di Bari. Sul proprio sito l’azienda fa sapere che in occasione dell’ultimo sciopero, l’adesione tra il personale è stata del 17,82 per cento. Ferrovie del Sud Est (Fse) ha pubblicato sul proprio sito, l’elenco di treni e bus garantiti nonostante lo sciopero nelle province di Bari, Taranto e Lecce. Anche Fse spiega che nel corso dell’ultimo sciopero nazionale dello scoro 9 settembre, ad aderire è stato il 23 per cento del personale

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Umbria

È “pressoché totale” l’adesione in Umbria allo sciopero nazionale di 24 ore di bus. Lo riferiscono fonti sindacali consultate dall’Ansa. Secondo le quali si sono fermati circa il 90 per cento dei lavoratori. Un’adesione che è visibile anche nelle strade. Pochi i mezzi circolanti a Perugia nelle prime ore della giornata solitamente caratterizzate dagli spostamenti di studenti e lavoratori

Aggiornato il 08 novembre 2024 alle ore 15:43



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