Il Consorzio Rematrix e i suoi partner sviluppano suole e guanti con il 50% di materiale riciclato: dal 2025 l’UE introdurrà la direttiva EPR per il settore tessile
I modelli di business circolari crescono sei volte più velocemente dei modelli di e-commerce tradizionali ed entro il 2030 l’economia circolare costituirà il 23% del mercato globale della moda. Queste le premesse su cui poggia l’impegno del Consorzio Rematrix nel supportare l’industria tessile ad adeguarsi alla nuova normativa sul tema del fine vita prodotti e attorno alle quali si è sviluppata la tavola rotonda di questa mattina nell’ambito della 27a edizione di Ecomondo.
Dal titolo “Dall’obbligo EPR alle opportunità strategiche: tecnologie e casi di successo per il tessile sostenibile”, il dibattito ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Enrico Soffiati, Chief Executive Officer Consorzio Rematrix; Roberto de Simone, Chief Sales Officer Rubber Conversion; Martino Colonna, Direttore Sport Technology Lab (Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali) dell’Università di Bologna e Chief Executive Officer RE-SPORT; Giuseppe Cortini, Dipartimento R&D Level Gloves; Andrea Giulianini, Senior Web Developer Cloov. Il momento di confronto è stata l’occasione per aumentare la consapevolezza delle imprese tanto sulle sfide quanto sulle potenzialità dei crescenti vincoli di responsabilità ambientale e per conoscere i risultati virtuosi ottenuti da alcuni dei progetti di economia circolare innovativi sviluppati dai partner del Consorzio Rematrix, volti alla produzione di suole e guanti realizzati in materiali riciclati.
In apertura, Andrea Farì, Avvocato Studio Legale Ambientalex ha sintetizzato il contesto legale della direttiva EPR (Responsabilità Estesa del Produttore) che nel 2025 dovrà essere recepita dalle medio, piccole e grandi imprese che operano su scala nazionale, anche in termini di distribuzione online: “Siamo di fronte a una fase di passaggio per il tessile italiano, ma è questo il momento giusto per confrontarsi sulle esperienze e le prospettive future dell’industria tessile, di grande attenzione per le istituzioni e la politica ambientale europee. Il principio della Responsabilità Estesa del Produttore, secondo cui sarà necessario sostenere i costi di fine vita di quanto introdotto nel mercato, non può essere solo un obbligo e uno strumento di conformità, ma deve fungere da opportunità strategica”.
A seguire, Enrico Soffiati, CEO Consorzio Rematrix ha ricordato la necessità di una spinta all’innovazione tecnologia e alla collaborazione virtuosa con partner dalle competenze specialistiche nello sviluppo di progetti circolari che hanno permesso di anticipare risultati promettenti per il settore della moda. “Siamo orgogliosi del nostro ritorno a Ecomondo e dell’impatto positivo dei progetti circolari presentati oggi. La direttiva in arrivo nel 2025 sull’obbligo di riciclo dei materiali tessili contribuisce a incrementare l’innovazione delle imprese tessili in Italia, introducendo per loro la valida opportunità di un business model circolare e non più solo lineare. Il nostro consorzio nasce proprio con l’obiettivo di proporre alle imprese soluzioni innovative per la gestione proattiva del fine vita di prodotti tessili e calzaturieri e poggia su un’offerta di servizi per gli associati per gestire in modo efficiente la sostenibilità aziendale, su piattaforma digitale innovativa che garantisce tracciabilità e sulla nostra rete di partner tecnologici”, ha affermato Enrico Soffiati.
Il Consorzio Rematrix a Ecomondo ha presentato i progetti realizzati con i partner di eccellenza Rubber Conversion e Re-Sport:
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Rubber Conversion sta portando un cambiamento rivoluzionario nel settore delle calzature con la sua tecnologia brevettata di devulcanizzazione della gomma, ridefinendo un futuro in cui le scarpe trascendono l’estetica per incarnare vera innovazione e circolarità. Collaborando con marchi leader, l’azienda ha aumentato la produzione di miscele di gomma, utilizzando scarti di produzione, stock invenduto e prodotti post-consumo, ottimizzandoli per prestazioni superiori in linea con i principi di EcoDesign. Grazie a un processo industriale solido, questo approccio innovativo consente ai marchi di scarpe premium di creare suole sostenibili con oltre il 50% di gomma devulcanizzata, stabilendo un nuovo benchmark del settore. Questo non solo riduce significativamente gli sprechi e la dipendenza da materiali vergini, ma abbassa anche i costi di produzione, migliorando la durata e le prestazioni delle suole. Mentre i marchi cercano di differenziarsi, stanno adottando sempre più questi progressi, dimostrando che sostenibilità e qualità possono prosperare insieme nella transizione verso l’economia circolare.
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Re-Sport, spin-off dell’Università di Bologna che sviluppa tecnologie innovative per il riciclo di prodotti multi-materiale, sportivi e di uso quotidiano, ha rivoluzionato il riciclo dei guanti mono-materiale in collaborazione con Level Gloves. I nuovi test hanno dimostrato che è possibile ottenere un polimero di alta qualità riciclando i guanti in poliestere, già parzialmente realizzati con materiale proveniente dal riciclo di bottiglie in PET. Il materiale recuperato dai guanti può essere miscelato al 50% con poliestere vergine o pre-consumo, ottenendo un polimero con le stesse proprietà di quello originale.
Questo processo consente di ridurre l’impatto ambientale del 40% (pari a 2,18 tonnellate di CO2 equivalente, calcolato come GWP) e rappresenta un passo avanti significativo verso un sistema di riciclo completamente circolare. Sempre sul riciclo dei guanti Re-Sport ha sviluppato un sistema per disciogliere e riciclare la componente in pelle del guanto, in modo da poter riutilizzare la parte interna per creare nuovi materiali riciclati per l’isolamento termico dei guanti. Inoltre, Re-Sport ha brevettato un sistema per separare le fibre di Lycra da quelle in poliestere, rendendo più efficace il riciclo di entrambe le componenti.
Rematrix
Lanciato nel 2023, Rematrix è il consorzio per la gestione proattiva del fine vita dei prodotti tessili: grazie a partner tecnologici con competenze specialistiche nello sviluppo di soluzioni di circolarità, affianca le aziende nel rispondere agli obblighi della normativa EPR (Responsabilità̀ Estesa del Produttore) per il tessile in arrivo nel 2025. Propone soluzioni per ridurre gli impatti ambientali derivanti dalla progettazione, produzione e gestione dei prodotti tessili al termine del loro utilizzo con tecnologie proprietarie e la garanzia di una filiera strutturata e completa.
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