Le Palestre dell’Innovazione: visita all’IC Piero Angela di Roma #finsubito prestito immediato

La scuola può non essere solo un luogo di istruzione tradizionale, ma anche un attore sociale che contribuisce allo sviluppo di nuovi ambienti creativi, che svolge un servizio per il territorio e la comunità, alimentando e sviluppando, nell’accezione di Pierre Bourdieu, nuovo capitale sociale: una rete stabile di relazioni più o meno istituzionalizzate di conoscenza e riconoscenza reciproca. Si tratta di una vera e propria “spinta gentile”, per usare le parole di Richard H. Thaler e Cass R. Sunstein. Una spinta che consente di trasformare le periferie urbane in centri di innovazione, ambienti creativi e partecipazione civica.

Ne è un esempio l’Istituto Comprensivo Piero Angela di Roma, situato nel quartiere di Casal Monastero, un’area urbana del Municipio Roma IV, che ingloba al suo interno una delle Palestre dell’Innovazione della Fondazione Mondo Digitale. Una realtà che abbiamo esplorato in occasione della Maratona FORUM PA. Smart Life Festival 2024.

La scelta di collocare queste palestre in aree complesse della città riflette la volontà di rispondere alle esigenze dei territori maggiormente deprivati, offrendo a tutti i cittadini la possibilità di partecipare a una formazione continua di qualità. Il progetto rientra nel programma Smart & Heart Rome, sostenuto da Roma Capitale, grazie al quale la Fondazione Mondo Digitale ha realizzato sette Palestre dell’Innovazione.

Nell’Istituto Comprensivo Piero Angela, la palestra è diventata un punto di riferimento non solo per gli studenti, ma anche per l’intera comunità di Casal Monastero. La scuola così si trasforma in un Civic Center: un luogo di incontro, scambio e crescita per tutti.

La dirigente scolastica Stefania Forte sottolinea come la palestra dell’innovazione abbia contribuito a dare significato nuovo al fare scuola, contrastando la povertà educativa e riducendo l’abbandono scolastico. Questo avviene non solo attraverso l’insegnamento di competenze digitali, ma anche tramite lo sviluppo di competenze trasversali come l’autoimprenditorialità e l’autoconsapevolezza.

“A noi piace una scuola che si connoti come un Civic Center […] Ci piace pensare che questi ragazzi possano avere la possibilità di trovare sé stessi, di comprendersi, ma soprattutto di scoprire il talento di cui ognuno di loro è portatore”.

Ilaria Graziano della Fondazione Mondo Digitale evidenzia l’importanza di creare spazi che rispondano ai bisogni del territorio, promuovendo una cultura digitale inclusiva che mira a pareggiare le opportunità di accesso per tutti:

“La Palestra dell’Innovazione è un ambiente sia fisico che virtuale dedicato all’innovazione e all’educazione per la vita. Quando parliamo di innovazione, ci riferiamo non soltanto all’innovazione tecnologica e digitale, ma anche a quella sociale e civica, quindi in stretta relazione con i bisogni del territorio e con ciò che emerge dal contesto in cui la palestra opera e dai cittadini con cui spesso viene co-progettata”.

La palestra è concepita per aprirsi al territorio e, soprattutto, per diventare un centro di innovazione e formazione permanente accessibile a tutti. In questo modello si riflette l’importanza di una società democratica della conoscenza, concetto che Tullio de Mauro, storico presidente della Fondazione, aveva utilizzato per definire l’intervento formativo della Fondazione Mondo Digitale nel contesto territoriale.