Favori alle società: ecco chi sono gli arrestati #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

Conversazioni intercettate al telefono, alcuni frame di una telecamera posizionata dagli investigatori che hanno permesso di ricostruire una serie di episodi di corruzione che ieri mattina hanno portato agli arresti domiciliari due dipendenti della Camera di Commercio di Latina.

Le misure restrittive sono state eseguite nei confronti di Giuseppe Luciano 64 anni e Andrea Di Stefano, 50 anni, a vario titolo sono i presunti responsabili di corruzione continuata e truffa. Sono indagate altre sette persone a piede libero tra cui alcuni professionisti (due commercialisti) del capoluogo e dei liquidatori. Il via agli accertamenti nel 2021 a seguito di una verifica fiscale su una società. Dai riscontri raccolti è emerso un tariffario.

La genesi dell’inchiesta nasce da una conversazione tra Luciano e Di Stefano, l’oggetto è la richiesta che riguarda la cancellazione di una società inattiva a Roma che non ha mai depositato i bilanci. Dalla conversazione è emerso che la società da estinguere era riconducibile ad un imprenditore pontino (socio unico) e di un familiare e che le prestazioni da sistemare sono lo scioglimento, il bilancio finale e la cancellazione.

Come avevano osservato gli investigatori e il giudice per le indagini preliminari Giuseppe Cario nell’ordinanza di custodia cautelare, la società non ha mai presentato i bilanci. Dagli accertamenti della Guardia di Finanza è emerso che sarebbe stato Di Stefano a programmare le modalità delle operazioni impartendo al collega le direttive per ottenere l’utilità. In un’altra conversazione sono emersi i ruoli degli indagati.