TRIESTE – Scontrini fiscali mai emessi, movimenti di denaro oltre frontiera irregolari, animali trasportati illegalmente. Ma anche vendita di prodotti potenzialmente pericolosi. Sono le irregolarità scoperte dalla guardia di finanza di Trieste nell’ambito di un capillare dispositivo di controlli messo in atto durante la Barcolana.
Il giorno clou della manifestazione è stato il 13 ottobre, ma i numerosissimi eventi collaterali hanno movimentato Trieste per settimane. E tutte queste fasi sono state attentamente monitorate, con verifiche su persone, veicoli e attività economiche, specialmente in materia di sicurezza sul lavoro.
Il bilancio
Le Fiamme gialle del comando provinciale hanno identificato oltre mille persone e controllato 500 veicoli, tra auto e mezzi pesanti. Occhi puntati anche sulle frontiere con l’Est e i collegamenti autostradali.
Sono 6 le contestazioni per movimentazione transfrontaliera di valuta; inoltre sono stati sequestrati animali da compagnia che venivano trasportati in modo non conforme e sono state riscontrate le mancate emissioni dello scontrino fiscale in 14 diversi esercizi operanti nei pressi del “Villaggio Barcolana”, con la conseguente segnalazione all’Agenzia delle entrate.
In una di queste attività si è scoperto che venivano venduti prodotti con le etichette non conformi e quindi potenzialmente pericolosi per i consumatori: oltre 2mila gli articoli sequestrati, mentre il titolare è stato multato e la sanzione potrà arrivare a 25.823 euro.
Al termine della manifestazione i controlli sono proseguiti con particolare attenzione sulle fasi dello smontaggio degli stand e del “Villaggio Barcolana” con l’obiettivo di garantire il rispetto delle norme in materia di sicurezza sul lavoro e contrattuale per gli operai. Le verifiche hanno riguardato 15 imprese e oltre 40 dipendenti.
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