Si parla anche oggi di Elon Musk, e non solo per il suo endorsement al candidato repubblicano Donald Trump. L’imprenditore sudafricano, secondo indiscrezioni del New York Post, starebbe reclutando nuovi investitori pronti a mettere soldi in xAI, la startup di intelligenza artificiale nata nel 2023 a San Francisco ma frutto probabilmente di un’idea di lungo corso (considerando che Musk è stato tra i fondatori di OpenAI, prima di allontanarsi dal progetto di Sam Altman e diventarne il principale critico).
È dai laboratori di xAI che è uscito Grok, il chatbot di intelligenza artificiale generativa di X, la ex Twitter, ma è probabile che le ambizioni di Elon Musk nel campo dell’AI siano ben più vaste. Specie se l’amico Trump tornerà a insediarsi alla Casa Bianca.
Secondo le indiscrezioni, con un nuovo round di finanziamento in programma per gennario Musk punterebbe a portare a 75 miliardi di dollari il valore di mercato della sua startup. E se i rumors sono fondati, allora xAI avrà il sostegno dell’azienda più ricca al mondo, dato che Nvidia ha recentemente di nuovo superato Apple e svetta nella classifica dei market cap con una valutazione di 3.404 miliardi di dollari (contro i 3.376 miliardi della Mela, nel momento in cui scriviamo).
Mancano per ora conferme, ma alcune persone informate sui fatti sostengono che un’alleanza tra xAI e Nvidia sarebbe più che naturale, considerando le esistenti relazioni commerciali e tecnologiche tra le due aziende. Colossus, il supercomputer di xAI ubicato a Memphis, usato per l’addestramento del modello linguistico alla base di Grok, impiega 100mila Gpu Nvidia Hopper e la piattaforma di networking Nvidia Spectrum-X Ethernet. Secondo indiscrezioni, sarà potenziato raddoppiando il numero di Gpu.
Il New York Post sottolinea che per produttori di semiconduttori come Nvidia non è raro fare co-investimenti con aziende clienti su progetti condivisi. In ogni caso l’eventuale partecipazione al round di finanziamento di xAI non dovrà compromettere le strategie commerciali esistenti: gli attuali clienti, concorrenti della startup di Musk, dovranno continuare ad acquistare i chip di Nvidia. “Se non fosse così, la transazione non potrebbe andare avanti”, ha dichiarato al New York Post un analista che ha chiesto di restare anonimo.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui