Il “diritto alla riparazione”, che ha già trovato applicazione nel settore degli elettrodomestici con le direttive UE, potrebbe portare grandi vantaggi anche nell’industria dell’abbigliamento, specie per ridurre gli sprechi e promuovere l’uso sostenibile delle risorse. Mewa si fa promotore di questo approccio nel contesto dell’abbigliamento da lavoro, offrendo un servizio che include la riparazione come parte integrante della gestione degli indumenti.
La riparazione è compresa nel servizio tessile
Nel servizio di Mewa, la riparazione non si limita alle semplici cuciture: la sostituzione di cerniere, maniche, tasche e polsini fa parte di un programma completo che permette agli indumenti di prolungare la propria durata, riducendo così la quantità di rifiuti tessili. Per l’azienda, la riparazione è un’alternativa più sostenibile rispetto al riciclo, perché meno dispendiosa in termini di risorse.
Questo approccio si rivela particolarmente importante se si considera che ogni anno in Europa vengono scartati circa 5,8 milioni di tonnellate di tessili, una cifra impressionante che potrebbe ridursi con politiche di riparazione più diffuse.
Lunga durata e qualità come chiave di sostenibilità
Nella produzione di abbigliamento da lavoro, la durata è molto importante, poiché questi capi sono soggetti a usura intensiva. Mewa investe in materiali di alta qualità, testati rigorosamente per garantire che l’abbigliamento possa essere riparato e riutilizzato il più a lungo possibile. Come sottolineato dall’azienda, ogni ciclo di utilizzo aggiuntivo si traduce in un risparmio di risorse, poiché evita la produzione di nuovi capi e riduce i costi per i clienti, con benefici sia economici, sia ambientali.
Ricerca e innovazione per il riciclo dei tessili
Mewa, inoltre, è impegnata in progetti di ricerca, collaborando con istituti come l’Università Tecnica di Braunschweig, per esplorare nuove possibilità di riciclo delle fibre miste, in particolare del poliestere-cotone. Finanziata dal Ministero tedesco della Ricerca e dell’Istruzione, l’iniziativa mira a sviluppare un sistema di riciclo “da tessuto a tessuto” che consenta di trasformare i vecchi capi in nuovi tessuti. Questo processo, noto come riciclo chimico, punta a raggiungere un’economia circolare autentica, garantendo che i materiali usati abbiano una qualità pari a quella dei prodotti originali.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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