Salvatore Vassalli uccise il 63enne fisioterapista, un anno fa, sparandogli sette colpi di pistola sotto la sua abitazione a Bari: all’origine dell’omicidio i presunti danni provocati da Di Giacomo alla figlia con le sue terapie
La propria casa, la sua auto e tutti i beni di sua proprietà come risarcimento alla famiglia di Mauro Di Giacomo, il fisioterapia di 63 anni ucciso a Bari la sera del 18 dicembre 2023 sotto la sua abitazione, nel quartiere Poggiofranco di Bari. E’ quanto quanto ha offerto – attraverso il suo difensore, l’avvocato Michele D’Ambra – Salvatore Vassalli, il 65enne imputato a Bari per l’omicidio del fisioterapista nel corso della prima udienza dibattimentale svolta questa mattina in Corte d’Assise a Bari.
No alla costituzione dell’ordine degli infermieri
La Corte (presidente Sergio Di Paola) ha, invece, respinto la costituzione di parte civile avanzata dall’ordine dei fisioterapisti di Bari, Barletta-Andria-Trani e Taranto, non ritenendo che l’organismo di rappresentanza – che aveva chiesto un risarcimento di 300mila euro – leso nella vicenda. Ammessi, invece, i familiari della vittima, la moglie e i due figli.
Le accese e la vicenda
A Vassalli, originario di Canosa di Puglia (Barletta-Andria-Trani) sono contestate le aggravanti della crudeltà, della premeditazione, della minorata difesa della vittima (che in quel momento non era nelle condizioni di difendersi, trovandosi con due buste della spesa e uno zaino nelle mani) e dei futili motivi.
Secondo quanto accertato dalle indagini, la sera del 18 dicembre 2023, dopo aver aspettato Di Giacomo sotto casa, Vassalli lo avrebbe ucciso sparando sette colpi di pistola da distanza ravvicinata, prima di fuggire a bordo della proprio auto. Il movente sarebbe riconducibile a una vertenza civile per responsabilità professionale che la figlia di Vassalli, ex paziente di Di Giacomo, aveva intentato qualche anno prima nei confronti del fisioterapista per delle cure non effettuate a dovere, che le avrebbero provocato danni permanenti a un braccio. Il processo riprenderà nella prossima udienza del 26 novembre.
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