Il contributo per i redditi fino a 20.000 euro, si configura come un vero e proprio trattamento integrativo.
Dopo il bonus Renzi ecco che, con la Manovra 2025, in busta paga arriva il bonus Meloni. Oggi il bonus Renzi non esiste più, perché è stato sostituito dal trattamento integrativo disciplinato ai sensi della legge n. 21 del 2020. L’importo, infatti, è stato portato a 100 euro netti al mese per coloro che hanno un reddito da lavoro che va da 8.174 euro a 15.000 euro.
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A questo contributo dal prossimo anno si aggiunge anche il bonus Meloni. Questo, per i redditi fino a 20.000 euro, si configura come un vero e proprio trattamento integrativo. Sopra questa soglia, invece, viene comunque riconosciuto ma sotto forma di un incremento della detrazione per redditi da lavoro dipendente. Il nuovo bonus Meloni, confermato per i prossimi 5 anni, sostituisce il taglio dei contributi in busta paga applicato per tutto il 2024 a coloro che hanno un reddito annuo fino a 35.000 euro.
Bonus Meloni: in cosa consiste fino a 20mila euro l’anno
L’importo è calcolato in misura percentuale in base a qual è lo stipendio annuo percepito:
- 7,1%, se il reddito di lavoro dipendente non è superiore a 8.500 euro;
- 5,3%, se il reddito di lavoro dipendente è superiore a 8.500 euro ma non a 15.000 euro;
- 4,8%, se il reddito di lavoro dipendente è superiore a 15.000 euro.
Considerando che il bonus dovrebbe spettare solamente su 12 mensilità, la misura massima sarà di 80 euro al mese, esattamente quanto era stato riconosciuto dal governo Renzi. Questi importi vanno a sostituire il risparmio generato dallo sgravio contributivo che oggi per i redditi sotto i 20.000 euro l’anno è pari al 7%. Di fatto non ci dovrebbero essere grandi differenze sullo stipendio netto, con il passaggio dall’una all’altra misura che sarà quasi irrilevante.
Bonus Meloni fino a 40mila euro
Il trattamento integrativo spetta oggi fino a 15.000 euro o, in misura ridotta, non oltre i 32mila euro lordi. Il governo Meloni estende la maggiorazione della detrazione da lavoro dipendente fino a 40.000 euro, applicando per i redditi sopra i 32.000 euro la seguente formula:
1.000 * [(40.000 – Reddito complessivo)]/8.000
Ad esempio, per chi guadagna 35.000 euro l’anno sono 52 euro circa in più in busta paga. Si tratta però di circa 45 euro in meno rispetto a quanto oggi previsto con lo sgravio contributivo, con cui si arriva a un risparmio netto appena inferiore a 100 euro. Il rischio che questi lavoratori vengano notevolmente penalizzati dal nuovo bonus, dunque, è molto alto.
Va meglio invece a chi guadagna più di 35.000 euro. Questi oggi sono esclusi dallo sgravio contributivo, ma con il nuovo bonus Meloni beneficeranno di un incremento che nel migliore dei casi è di circa 50 euro netti al mese che si riducono fino ad arrivare a zero al raggiungimento della soglia di 40.000 euro.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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