Affaticata da tante partite ravvicinate, la Bertram Tortona soffre con una combattiva Dinamo Sassari, ma la spunta grazie a fondamentali giocate nel quarto conclusivo e alla strepitosa prova personale di Strautins.
La cronaca
Il pick and roll tra Bibbins e Halilovic genera tiri a bersaglio che mettono inizialmente in difficoltà la Bertram, punita anche da dietro l’arco e dalle iniziative preziose in ogni fase di Bendzius (una rubata lì, una tripla o un appoggio al vetro là). Il 15-3 di parziale per i sardi e la scarsa energia esibita in difesa richiedono un immediato richiamo all’ordine di coach Walter De Raffaele, che sortisce qualche effetto benefico.
Si ritrova un po’ di vigore a rimbalzo, si accende la grinta offensiva di Strautins, mancano ancora adeguata precisione al tiro da tre e maggiori dinamismo e intesa nei primi attacchi per ridurre pienamente le distanze dai sardi entro il mini-break numero uno. La Dinamo le prova a mantenere intatte in seguito con difese energiche sui punti d’attacco bianconeri sul perimetro, quando poi i leoni riescono effettivamente a far breccia in area sassarese si vedono fatali sbavature nelle conclusioni prese e forzature nei passaggi extra.
Provando a ruotare diversi uomini della panchina, coach De Raffaele cerca di trovare una quadra ma la serata non gli dà troppe soddisfazioni di fronte alle perduranti difficoltà realizzative e al cinismo del Banco di Sardegna nello sfruttare i punti deboli della retroguardia locale (nel secondo quarto, in particolare, il contenimento delle uscite di Tambone, spesso concluse con una tripla).
Per fortuna c’è uno Strautins in stato di grazia a togliere parecchie castagne dal fuoco, permettendo di tornare negli spogliatoi sul +1 (impresso da un appoggio al vetro di Kamagate) invece che su un temuto scarto sfavorevole più o meno ampio.
C’è bisogno di un altro Derthona per costruire qualcosa di concreto da questa flebile leadership dopo 19′ passati all’inseguimento. Non lo si vede affatto nei primi giri d’orologio della ripresa, segnati dalle solite criticità compensate in qualche modo da Strautins, per fortuna Sassari spreca tanto a sua volta, consentendo così ai leoni di potersi giocare la vittoria anche in una serata storta che non vuole saperne di raddrizzarsi, così come le percentuali al tiro ancora ai limiti della sopravvivenza.
Ultimo quarto
Stringendo i denti il più possibile, Weems e compagni riescono a portarsi dietro nell’ultimo quarto un singolo possesso di vantaggio (+2). Un’inezia in condizioni normali, un tesoretto preziosissimo in una partita così poco prolifica.
Il Derthona si mette a proteggerlo carburando benzina sufficiente per elevare la propria presenza in difesa e raccogliere gettoni ai liberi. Arrivano anche magie dei singoli (la stoppata di Biligha su Halilovic, la tripla di Baldasso) per far balenare davanti agli occhi dei leoni la quarta vittoria consecutiva tra campionato e coppa.
In opposizione Sassari batte colpi in contropiede per tenerli in apprensione fino alla fine, ma c’è di nuovo Strautins a scacciare via di fatto i fantasmi della sconfitta al fotofinish con la quinta tripla della sua ottima partita.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link