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Un Vicenza ‘arrabbiato’ lunedì sera aspetta il Lecco #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –


CALCIO LECCO
LEGA PRO  13^ GIORNATA
LUNEDI’ ORE 20,30 AL ROMEO MENTI: LR VICENZA-LECCO

Trasferta complicata ma non proibitiva per i blucelesti, di scena lunedì sera (ore 20,30) allo Stadio Menti di Vicenza contro la seconda forza del campionato. Il match servirà anche per testare i miglioramenti del Lecco, espressi nella gara infrasettimanale. Contro la matricola Alcione, la squadra ha compiuto un’autentica metamorfosi e da bozzolo si è trasformata in una colorata farfalla. Ha giocato 60′ ad alta intensità, per poi flettere leggermente verso il finale dopo un massiccio dispendio d’energie. Mister  Gennaro Volpe è dunque riuscito a dare la cosiddetta scossa, liberando mentalmente i giocatori blucelesti. Giocatori che a Vicenza dovranno rendere nuovamente al massimo per certificare che la partita contro l’Alcione non è stata episodica, bensì frutto di quella coesione sempre invocata e mai trovata nelle precedenti gare. La vittoria ha fornito ossigeno pure alla classifica. Il Lecco, a quota 18, è balzato all’ottavo posto rientrando così nel gruppo playoff. Nel frattempo, nei quartieri alti,  il Padova è già in fuga. Grazie al successo sul Renate (1-0 gol di Valente al 78′) ha allungato, distanziando di sette punti il Vicenza, secondo. Al terzo posto, appaiati,  Alcione e Feralpi.  

DICHIARAZIONI MISTER GENNARO VOLPE
– Lunedì trasferta a Vicenza, contro una delle squadre più forti della C.
“Il coefficiente di difficoltà è altissimo. Era complicata anche la gara con l’Alcione, in quanto la squadra milanese proveniva da sei vittorie consecutive. Il Vicenza è stato costruito per stravincere il campionato. Le partite vanno tutte affrontate con il piglio giusto e la voglia di fare risultato”.
– Quale Lecco vedremo dopo il positivo impatto contro l’Alcione?
“Sono arrivato qui 48 ore prima del match. Dal punto di vista tattico e tecnico, non ho inciso. Ho insistito però sull’atteggiamento da mettere in campo. Un atteggiamento diverso rispetto alle gare precedenti. Il merito è dei ragazzi che hanno giocato con rabbia e orgoglio. Ho la mia idea di calcio, che non si può trasferire in quattro/cinque allenamenti. La cosa richiede più tempo. Sono un allenatore che cerca di capire i giocatori e non sono un integralista. L’obiettivo è disporre gli atleti nel modo migliore, in base alle loro caratteristiche. Il Lecco è stato costruito in un certo modo. Può non rispecchiare le mie idee, ma non ho nessun tipo di problema in tal senso. Il gruppo resta forte e valido”. 
–  Dopo l’ottimo primo tempo di mercoledì, cosa pensa della sua nuova squadra? 
“Dall’esterno  ho sempre pensato che fosse una buona compagine. Però le situazioni vanno vissute prima di pronunciarsi e non mi permetto quindi di giudicare il lavoro di altri. Contro l’Alcione la squadra ha dimostrato di avere nel Dna quel tipo di prestazione. La base di tutto è l’atteggiamento. É necessaria la volontà d’imporsi con aggressività”.
– Ha notato strascichi dovuti alla retrocessione?
“Con la Virtus Entella ho cominciato un ciclo arrivando da una retrocessione. É una situazione che qualcosa lascia nei giocatori. Però dobbiamo essere bravi e veloci a spazzare via tutto. Se vogliamo essere protagonisti, occorre archiviare e guardare avanti. Il Lecco ha margine per recitare da protagonista. Pretendo di vedere sempre lo spirito dimostrato contro l’Alcione”.
– Il 4-3-3 sarà il modulo base   
“Ho fatto giocare in carriera sia a quattro, sia a tre in difesa. La squadra del Lecco è costruita per un modulo a quattro. Di difensori non ho quattro di numero, per cui mi rimane difficile ipotizzare oggi una difesa a tre. Devo utilizzare ciò che ho a disposizione, mettendo i giocatori nelle migliori condizioni possibili. Se in questo momento la certezza è la difesa a quattro, giocheremo a quattro. Più avanti vedremo”.
– Come ha visto il Lecco dal punto di vista fisico?
“Non esiste una squadra non allenata. I ragazzi mi stanno dando buone risposte. Ogni staff tecnico ha le sue metodologie di lavoro. In questo momento la squadra sta bene”.
– Quale Vicenza si aspetta?
“Chiaramente è una compagine fortissima.  É valida negli undici e ha ricambi che potrebbero giocare titolari in qualsiasi squadra di C. É arrabbiata perché il margine con il Padova capolista si è allungato di sette punti. In casa non ha mai perso e per noi sarà difficile. Tuttavia, penso che se avremo l’atteggiamento di mercoledì, diventerà dura anche per i biancorossi”.    
– Del Lecco conosceva già qualche giocatore?
“Non ho allenato nessuno degli atleti in rosa. Però, essendo un ossessionato di calcio, conosco bene i giocatori di tutti e tre i gironi. Non conoscevo molto Kritta, anche se ero al corrente del suo percorso. Per me è stata una piacevole sorpresa”.
– Se il Lecco s’impone nel gioco e tiene palla rischia meno in difesa?
“Non si può avere la stessa strategia in tutte le partite. Tendenzialmente, però, sono un allenatore a cui piace aggredire, senza aspettare. Molto dipende dalle caratteristiche tecniche della squadra e anche dal tipo di gara. Ci sono partite in cui bisogna concedere meno profondità, altre in cui occorre essere più aggressivi”. 
– Non ci sono in organico terzini di ruolo.
 “Nel calcio moderno è importante fare bene tutte e due le fasi. Ci sono giocatori che hanno  caratteristiche più offensive che difensive. Attraverso il lavoro si può migliorare”.
– Mister Baldini aveva lanciato più di una volta qualche frecciata ai subentrati. 
“I cinque cambi devono incidere. Se funzionano,  l’esito delle partite può cambiare. Chi entra deve dimostrare che l’allenatore ha compiuto la scelta sbagliata. Se si entra e si incide, la volta dopo il tecnico ci ripensa. Ho detto ai ragazzi che il campionato è ancora lungo e che ho bisogno di tutti. Insieme si può arrivare lontano, ma se ognuno pensa ai fatti suoi, si fa più fatica”.
– Tordini mercoledì sera ha giocato con intensità. Come lo giudica anche dal punto di vista tattico?
“É  forte e può incidere. Ma deve essere convinto pure lui. Se finora ha giocato poco, è anche una sua colpa, perché ogni allenatore cerca di schierare la migliore formazione. Dal punto di vista tattico, essendo un elemento di qualità, può essere inserito in tutte le zone, dal centrocampo in su. É spendibile come mezzala, trequartista, esterno. In un 4-3-2-1, può diventare uno dei trequartisti, mentre nel 4-3-3 può giostrare da esterno”.
– Quale tipo di giocatore era Gennaro Volpe.
“Mi chiamavano il Gattuso della C. Ho fatto della tenacia la mia forza, non possedendo né tecnica, né fisicità. La fame in campo mi ha portato a raggiungere risultati oltre ogni possibilità. Vorrei che la squadra rispecchiasse queste mie caratteristiche”. 

PRECEDENTI VICENZA-LECCO
Sono dieci fino ad oggi i confronti ufficiali (Coppa Italia compresa) tra veneti e lecchesi. Il bilancio è in profondo rosso per i  blucelesti, che solo in un’occasione, sono riusciti a battere i veneti. Ma andiamo con ordine. Lecco e Vicenza si sono affrontati per sei volte nella massima divisione, dal 1960 al 1967. Il primo match si gioca il 27 novembre 1960, serie A ed è valido per la nona giornata. In quel momento sia blucelesti, sia biancorossi si trovano nei bassifondi della classifica, motivo per cui il match del Romeo Menti acquista una particolare rilevanza.  Queste le formazioni iniziali. LANEROSSI VICENZA: Barzoni, Garzena, Zoppelletto, Bonifaci, Panzanato, De Marchi, Conti, Menti, Pinti, Puia, Savoini. Allenatore Lerici. LECCO: Bruschini, Facca, Cardoni, Gotti, Cardarelli, Duzioni, Savioni, Abbadie, Bonacchi, Arienti. Gilardoni. Allenatore Piccioli. Davanti a 6.000 spettatori, la partita è tesa e l’equilibrio viene spezzato da una sfortunata autorete di Vinicio Facca al 2′ della ripresa. Il Lecco prova a reagire ma il risultato non muta: 1-0 per i padroni di casa. Il retour-match, disputato al Rigamonti il 2 aprile 1961, è vinto con il medesimo risultato dai biancorossi. Il gol è di Giorgio Puia, futuro torinista e azzurro della nazionale. La sconfitta inguaia ancora di più il Lecco, che tuttavia alla fine riuscirà a mantenere la serie A. Nel 1961/62, la doppia sfida si apre con un pareggio in trasferta dei giocatori Piccioli (0-0), che vengono però castigati in casa nel ritorno: secco 3-0 firmato da Campana (doppietta) e Puia. Nel campionato di A 1966/67 la musica non cambia. Allo 0-0 interno, fa seguito il ko di Vicenza per 3-0: doppietta di Maraschi e rete Gori. Dopodichè le strade si divaricano. Nel 1981 le squadre tornano a interfacciarsi non in campionato, bensì nei sedicesimi di Coppa Italia serie C. All’andata del 28 ottobre 1981, gli aquilotti subiscono un umiliante 7-1 al Romeo Menti. Al 44′ Omar Garofano, se non altro, ha il merito di essere il primo bluceleste a segnare ai vicentini. Nel ritorno a Lecco dell’11 novembre, i blucelesti non sfoderano l’orgoglio e perdono nuovamente: 3-1 per gli ospiti. Gol lecchese all’88’ di Fausto Agnesi. Il 13 settembre 2022, terza d’andata del campionato di C, le due compagini si sfidano per la nona volta.  Allo Stadio Menti i biancorossi non concedono sconti, imponendosi con un inequivocabile 4-0, autografato da Ferrari (doppietta), Stoppa e Greco. Finalmente, nella partita di ritorno del 14 gennaio 2023, il Lecco di mister Foschi rompe l’incantesimo e batte per la prima volta il Vicenza, in virtù di una prova scintillante. É 3-0, firmato da Girelli, Pinzauti su rigore e Buso. Tirate le somme: una vittoria bluceleste, sette biancorosse e due pareggi.   

IL LANEROSSI VICENZA

Una Coppa Italia nel 1996/97, due Coppe Italia di C, due tornei di Viareggio, il secondo posto in serie A nel 1977/78 e la semifinale in Coppa delle Coppe nel 1998, sono le tappe più significative di un lungo percorso, cominciato nell’anno 1902. Il Lanerossi Vicenza, che ha alle spalle 30 campionati di A e 37 di B, è stato anche fucina di talenti, basti pensare che Paolo Rossi e Roberto Baggio (entrambi vincitori del Pallone d’Oro) sono sbocciati proprio nella città berica. Ma da Vicenza sono passati anche Luca Toni, Agostino Di Bartolomei, Massimo Ambrosini, Cristian Zaccardo e  altri atleti che hanno lasciato un segno tangibile.  Siccome  il calcio è fatto di alti e bassi, cadute e risalite, pure il Vicenza ha dovuto trangugiare bocconi amari. É del gennaio 2018 il fallimento del club, cui ha fatto seguito nello stesso anno il subentro in società del Bassano di Stefano Rosso.  Con la  denominazione L.R.Vicenza Virtus spa e con il trasferimento della sede nel capoluogo, il nuovo club del presidente Rosso (imprenditore nel campo della moda) è potuto ripartire dalla serie C e riconquistare la B nel 2020. Nelle ultime tre stagioni il chiodo fisso rimane il ritorno in cadetteria, dopo la retrocessione avvenuta nel 2022. Nella scorsa annata il Vicenza si è classificato terzo, qualificandosi per i playoff. Ma tra sogno e realtà si è inteposta la sorprendente Carrarese che, dopo aver pareggiaro al Menti (0-0), è riuscita a coronare una storica impresa superando allo Stadio dei Marmi i biancorossi per 1-0, grazie a un gol di Finotto. Anche in questa annata il Vicenza non nasconde le proprie mire. Il primo posto, appannaggio del Padova, è ora distante sette punti, e i biancorossi, a quota 25, cominciano a preoccuparsi un po’. Ma il campionato è ancora lungo e promette colpi di scena. Nel turno infrasettimanale la squadra di mister Vecchi non è andata oltre lo 0-0 al Piola di Novara. Le speranze di vittoria si sono infrante contro il palo colpito da Carraro al 76′. Questi gli undici iniziali: Confente; Cuomo, Leverbe, Sandon; Talarico, Carraro, Della Latta, Costa;  Della Morte; Rauti, Morra. Il Lanerossi Vicenza, che è in serie positiva da quattro turni, vanta il terzo miglior attacco dei girone (16) e una difesa piuttosto solida (sette gol).  Le sedici reti sono state realizzate da nove giocatori  diversi. Goleador è la punta centrale Claudio Morra, ex Virtus Entella (quattro centri), seguito da Zamparo, Della Latta, Rauti, Della Morte, quota due e da Leverbe, Costa, Carraro, Talarico, tutti con una rete all’attivo. In casa i biancorossi sono imbattuti (quattro vittorie, due pareggi).

ULTIME DAI CAMPI

Out, nel Lecco, il lungodegente Marrone a cui si è aggiunto Gunduz per una distorsione al ginocchio destro. Nel Vicenza, assenti per infortunio l’attaccante italo-argentino Franco Ferrari e il brasiliano Ronaldo.  Problemi di natura muscolare per De Col e Rossi. In dubbio Cuomo, uscito  anzitempo a Novara. La partita Vicenza-Lecco sarà trasmessa in chiaro da Rai Sport.
DIREZIONE ARBITRALE
Gabriele Sacchi di Macerata, assistito da Ferdinando Pizzoni di Frattamaggiore e Matteo Cardona di Catania. Quarto ufficiale di gara Vittorio Emanuele Teghille di Collegno.
LE ALTRE PARTITE 
Oggi: Giana Erminio-Arzignano Valchiampo, Novara-Caldiero Terme, Renate-Lumezzane, Virtus Verona-Pro Vercelli, Alcione Milano-Trento. Domani: AlbinoLeffe-Union Clodiense, Pergolettese-Padova, Pro Patria-Triestina, Feralpisalò-Atalanta U23. 
CLASSIFICA
Padova 32, Vicenza 25, Alcione e Feralpisalò 22, Atalanta U23 20, Trento e Renate 19, Lecco e Lumezzane 18, Virtus Verona e Novara 17, Caldiero e AlbinoLeffe 14, Pro Patria 13, Giana e Pergolettese 12, Pro Vercelli 11. Arzignano V. 10, U.Clodiense 7, Triestina 5.


R.F.



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