Gli italiani sono un popolo di grandi risparmiatori, abituati a mettere sotto il materasso (e questo è già un problema) quanto strappato al costo della vita. Tuttavia oggi sono sempre meno quelli che riescono a risparmiare. La banca digitale N26 ha condotto, in collaborazione con YouGov, uno studio su 6.300 persone in Italia, Francia, Spagna, Austria e Germania, da cui è risultato che le famiglie italiane sono quelle più inclini al risparmio. Tuttavia oggi solo un italiano su tre riesce effettivamente a mettere via qualcosa.
Le spese ordinarie tolgono spazio al risparmio
Affitto della casa o mutuo, bollette del gas e della luce, spese alimentari e per abbigliamento, spese mediche. Sono queste le principali motivazioni di spesa che ogni mese impegnano la testa degli italiani, secondo l’84% dei rispondenti al sondaggio condotto da YouGov per N26. Anche il risparmio ha però una sua importanza, visto che rappresenta il pensiero immediatamente seguente per il 63% dei partecipanti. Negli altri Paesi oggetto dell’indagine la percentuale scende al 57%.
Si conferma quindi l’immagine degli italiani risparmiatori, pur in un clima di incertezza economica, o forse proprio per quello. Il 33% dei rispondenti ha infatti dichiarato di aver registrato un peggioramento della propria situazione finanziaria nel corso del 2024. Solo il 30% degli italiani, inoltre, si ritiene adeguatamente preparato a gestire emergenze finanziarie, un dato che riflette la vulnerabilità economica della popolazione rispetto alla media europea.
Attenzione, tuttavia, alla vicinanza delle spese per divertimento, viaggi e svago che tallonano il risparmio nei pensieri degli italiani. Sono la terza scelta nella ripartizione mensile del proprio bilancio per il 61% dei rispondenti, mentre per austriaci e tedeschi sono la seconda.
Lo scenario cambia se dalle intenzioni si passa alla realtà. È qui che vengono fuori tutte le difficoltà degli italiani nel mettere in atto il desiderio di risparmiare. Infatti, nonostante la forte inclinazione a mettere via qualcosa, un italiano su tre afferma di non avere abbastanza risorse per accumulare risparmi consistenti. Questo aspetto rende l’Italia il paese con la percentuale più bassa di effettivi risparmiatori tra quelli presi in esame. Solo il 30% degli italiani si ritiene adeguatamente preparato a gestire emergenze finanziarie, un dato che riflette la vulnerabilità economica della popolazione rispetto alla media europea.
Italiani lontani da finanza ed economia
Un ulteriore tessera del puzzle viene aggiunta dalle domande della ricerca sulla preparazione finanziaria degli italiani. È il terzo scalino in discesa della bocciatura. Si parte bene, con un elevato desiderio di risparmio, si retrocede con una capacità di risparmio limitata dalla congiuntura economica, ci si blocca completamente quando dalle intenzioni bisogna passare ai fatti e approfondire la materia del risparmio.
Il sondaggio condotto da N26 ha evidenziato un livello preoccupante di sfiducia nella gestione delle finanze personali. Solo il 47% degli italiani si dichiara sicuro delle proprie capacità finanziarie, e appena il 33% ha obiettivi finanziari chiari.
La classifica iniziale, che vedeva gli italiani primi per capacità di risparmiare, pur tra mille difficoltà, ora li vede ultimi tra i Paesi analizzati in termini di fiducia e consapevolezza finanziaria. In molti denunciano addirittura ansia e stress quando si tratta di gestire le proprie finanze.
La conseguenza è che solo il 16% si tiene aggiornato sulle strategie che possono incrementare il suo patrimonio contro il 21% della media degli altri Paesi. Ancora meno sono coloro che pianificano, parola quasi sconosciuta nella nazione dell’improvvisazione. L’abitudine ha pianificare è solo dell’8% degli intervistati che hanno dichiarato di stabilire obiettivi finanziari concreti. Solo il 9% di questi ultimi, infine, li traduce in piani concreti.
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