Roma, 30 ottobre 2024 – La Toscana si conferma tra le principali regioni italiane per l’integrazione della popolazione straniera, con 429.864 residenti migranti nel 2023, un aumento del 3,5% rispetto all’anno precedente. La quota di stranieri in Toscana si attesta all’11,7%, superando di quasi tre punti la media nazionale. Le province con le maggiori percentuali sono Prato (22,4%) e Firenze (13,4%), con le comunità rumena, cinese, albanese, marocchina e senegalese tra le più rappresentate.
Migranti, in Toscana crescono gli imprenditori stranieri
Nonostante la crescita della popolazione straniera, i dati economici mostrano tendenze contrastanti: nel 2023 si è registrato un calo del 12,6% all’11,9% nella presenza di occupati stranieri sul totale regionale, con una riduzione di circa 9.000 lavoratori rispetto al 2022. Tuttavia, le imprese “immigrate” hanno visto una crescita del 2,7% nell’ultimo anno, toccando quota 62.775, e un aumento dell’11,6% rispetto al 2018. La Toscana rappresenta il 9,5% delle imprese immigrate italiane, con Prato in testa (33,2%) e Firenze seconda (18,7%). Secondo Francesco Paletti, curatore del Dossier, il paradosso della diminuzione dei lavoratori stranieri a fronte dell’aumento delle imprese straniere è legato alla presenza di lavoro sommerso in alcune aziende straniere e alla crisi di settori come quello della moda, che ha portato a licenziamenti. La segretaria della Cgil Toscana, Gessica Beneforti, sottolinea anche l’impatto del decreto Cutro, che con procedure più complesse rende più difficile l’ingresso regolare nel mercato del lavoro.
In ambito scolastico, l’anno scolastico 2022/23 ha visto una lieve ripresa degli studenti stranieri (+1,8%), che passano da 71.474 a 72.769, tornando ai livelli pre-pandemia. Diminuiscono invece i nati in Italia da genitori stranieri (-0,8%), segnale di un calo delle cosiddette seconde generazioni, che rappresentano comunque il 15,1% degli alunni toscani. Anche l’accoglienza ha visto un aumento significativo, con un +37,6% degli ospiti nei centri di accoglienza toscani rispetto al 2022, arrivando a 9.788 persone. La Regione, per bocca dell’assessore all’immigrazione, continua a ribadire la propria contrarietà all’istituzione di un Centro per il rimpatrio (Cpr) in Toscana, puntando invece sui percorsi di integrazione come alternativa concreta per una convivenza sociale costruttiva.
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