“La scuola superiore ‘deve’ fare formazione alla cultura della sicurezza. I nostri studenti saranno domani dei lavoratori ed è molto importante che nel loro bagaglio educativo la sicurezza sul lavoro abbia uno spazio preciso”.
Così la dirigente scolastica del’Istituto “Meneghini” di Edolo, Raffaella Zanardini, ha spiegato ai suoi studenti la scelta della scuola di ospitare la mostra mostra “IO ERO – Memorie di vite spezzate”, realizzata dalla CISL bresciana nell’ambito della campagna di sensibilizzazione ai temi della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
“A partire dalla terza superiore – ha aggiunto – i nostri giovani hanno l’opportunità di entrare in contatto con il mondo del lavoro attraverso convenzioni che realizziamo con diverse aziende, convenzioni che devono innescare consapevolezza al tema che la mostra ci pone con forza”.
Per tutta la settimana le diverse classi dell’istituto si alterneranno nella visita alla mostra; alla giornata d’apertura era presente anche del sindaco di Edolo, Luca Masneri, che ha ringraziato la scuola e la CISL per l’iniziativa sottolineandone il valore e l’importanza per la sensibilizzazione dei giovani al tema della sicurezza sul lavoro.
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Come avviene in tutte le scuole che hanno accolto la mostra (fino ad oggi: la sede di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Brescia; IIS Primo Levi di Sarezzo; IIS Piero Sraffa di Brescia) anche ad Edolo era presente la Segreteria della CISL provinciale, gli operatori dello Sportello Sicurezza di CISL Brescia e due lavoratori, vittime di infortuni sul lavoro, che hanno portato la loro testimonianza.
Prossime tappe della mostra saranno Chiari (IIS Luigi Einaudi), ancora Brescia (IIS Benedetto Castelli e IIS Andrea Mantegna) e Desenzano (IIS Luigi Bazoli – Marco Polo).
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