Solo pochi anni fa, nel 2020, i mutui verdi rappresentavano appena il 3% del totale, ma sono cresciuti al 6,5% nel 2023 e hanno raggiunto una quota del 10% nel 2024, con un picco massimo del 16% registrato lo scorso agosto. Questo scenario, delineato dall’Osservatorio di Qualis Credit Risk, evidenzia una crescita dovuta sia alla maggiore attenzione verso la sostenibilità ambientale sia all’impegno delle banche nell’adattare le proprie strategie agli obiettivi dello European Green Deal, il piano strategico che mira a favorire la transizione ecologica nell’Unione Europea.
“Secondo gli obiettivi della Direttiva Europea Case Green, entro il 2033 in Italia sarà necessario riqualificare il 42% degli immobili, per un costo totale tra i 260 e i 320 miliardi di euro, con il mercato del credito che dovrà contribuire con circa la metà di tali somme” dichiara Vittorio Bruno, Head of Commercial and Underwriting di Qualis Credit Risk. “Risulta quindi ancora più significativo come il mercato del credito rappresenti il ruolo di leva strategica per supportare la transizione ecologica del mondo immobiliare”.
Case green, tassi vantaggiosi e risparmio energetico
L’espansione dei mutui green è indice di una crescente adozione di questo strumento, pensato per incentivare l’acquisto di abitazioni ad alta efficienza energetica (classe A e B) e le ristrutturazioni che migliorano le performance energetiche di almeno il 30%, ovvero comportano un “salto” di due classi. Secondo Qualis, le abitazioni “green” rappresentano un investimento solido e strategico, ideale per mantenere o incrementare nel tempo il valore dell’immobile.
I prezzi delle case green
Nonostante un prezzo medio iniziale più elevato, pari a circa 191,8 mila euro (ovvero 59 mila euro in più rispetto agli immobili tradizionali), l’investimento risulta vantaggioso nel lungo periodo grazie ai tassi favorevoli: un calo di 47 punti base nel 2024 comporta un risparmio di circa 18.000 euro sui 30 anni tipici di un mutuo green. Oltre ai vantaggi economici, i minori consumi energetici generano un risparmio annuo di circa 1.067 euro, per un totale di 32.000 euro sui trent’anni. Anche il valore di rivendita è destinato a rimanere più elevato rispetto a quello degli immobili non green.
Case green, case da giovani
La ricerca mostra inoltre che chi sceglie un mutuo green è mediamente più giovane di 3,6 anni rispetto a chi opta per un mutuo tradizionale (età media di 35,4 anni contro 39), e che quasi il 49% dei mutuatari rientra nella fascia d’età tra i 30 e i 40 anni. Oltre il 56,7% di questi mutui è richiesto da due persone, indicando che si tratta di un progetto di coppia o familiare a lungo termine. A livello territoriale, i mutui green sono maggiormente diffusi nel nord Italia, ma la domanda è in crescita anche in altre aree, con Lombardia, Lazio, Veneto e Sardegna tra le regioni più attive nel 2024.
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