La «Griotto» è presente sul territorio dal 1904. Il titolare Oberti: «Noto un forte allontanamento dal mondo dei motori. L’auto non è più in cima ai desideri». Le vetture intestate agli under 25 sono scese sotto le 600 mila
In via le Chiuse 2 si fanno corsi e patenti da 120 anni. L’autoscuola Griotto, tra le più antiche d’Italia, ha aperto i battenti nel 1904 e ancora oggi è presente sul territorio. Nel corso di tutto questo tempo, però, sono cambiati i proprietari, i clienti e, sopratutto, l’età in cui i giovanissimi varcano la soglia dell’ufficio. Sei diciottenni su 10 ormai preferiscono non prendere la patente al compimento della maggiore età. Tutto il mondo dei motori, in particolare a Torino, ha perso appeal: l’auto non è più il sogno di un neo maggiorenne e il primo foglio rosa arriva solo dopo il ventesimo compleanno.
«La tendenza è quella, – spiega Walter Oberti, proprietario dell’autoscuola – in particolare se ci troviamo in luoghi molto serviti dai mezzi publici. Tendenzialmente in città è così: ragazzi e ragazze usano i pullman, è tutto più comodo, le auto costano care, la gente non ha questa urgenza di prendere la patente di guida, non c’è la frenesia che c’era una volta, quando io ero giovane».
Oberti non ne fa una questione economica ma di utilità pratica del mezzo e di passione.
«I costi c’entrano poco perché poi, ad un certo punto, ragazzi e ragazze arrivano, più tardi ma arrivano. – prosegue il proprietario dell’autoscuola – Il tema è che tra i giovani, oggi, è aumentato sensibilmente il numero di quelli che studiano. Non è più come una volta quando a 18 anni ti serviva l’auto per andare a lavoro, sono cambiate molte cose».
Una tendenza confermata anche da altre scuole guida presenti in città: «I 18enni che vengono a fare il corso – raccontano dall’Autoscuola di Vanchiglia – ormai sono pochi, non hanno la necessità di farlo».
Oltre alle sensazioni degli addetti ai lavori, poi, ci sono i dati. Si è assistito ad una forte riduzione di mezzi intestati ai giovani. Nello specifico, nel periodo tra il 2012 ed il 2022 il calo è stato del 33% e le vetture intestate ad under 25 sono scese sotto le 600 mila, in controtendenza rispetto alla crescita del parco auto circolante nello stesso periodo, pari all’8%. Una delle cause di questo crollo è il minor interesse nei confronti dell’auto, che non rappresenta più per i giovani un simbolo di emancipazione.
Dall’analisi effettuata dal portale Segugio.it si nota che su scala nazionale, mentre tra gli over 50 la percentuale di chi ha ottenuto la patente a 18 anni è del 72%, tra i giovani under 25 questa percentuale scende al 46%. Il divario si rafforza ulteriormente in alcune grandi città del Nord, tipo Milano e Torino, dove la percentuale di under 25 che conseguono la patente a 18 anni scende rispettivamente al 35% e 39%.
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