PAESTUM – Nel 1998 il sito archeologico di Paestum venne candidato a Patrimonio dell’Umanità UNESCO, selezionato e protetto come bene di particolare valore culturale, ambientale, paesaggistico per il pianeta.
Da qui Ugo Picarelli, Fondatore e Direttore della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico (BMTA), pose le basi per un evento di grande respiro. Passati 26 anni tale evento, unico al mondo, è un fondamentale momento di incontro a livello internazionale tra domanda e offerta per tutte le destinazioni turistico-archeologiche. Obiettivo della BMTA è promuovere non solo le bellezze del Mezzogiorno d’Italia ma anche le destinazioni di più continenti, iniziativa di scambi culturali e di sviluppo economico tra i popoli, antidoto concreto ai conflitti umani.
La 26ma edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico (BMTA) avrà luogo a Paestum dal 31 ottobre al 3 novembre 2024. L’evento sarà animato da ben oltre 110 conferenze con 600 relatori, tra esperti di turismo culturale, direttori di musei e parchi archeologici, archeologi, rappresentanti delle istituzioni italiane ed europee. Si apre con una conferenza sui fondi europei per il patrimonio e il turismo culturale, organizzata dal Parlamento Europeo e dalla Commissione Europea in collaborazione con l’Associazione Civita, con particolare attenzione alle opportunità offerte dai fondi europei per la valorizzazione dei nostri beni.
Grande attenzione anche all’archeologia pubblica, favorendo il coinvolgimento delle comunità locali nella gestione e nella tutela dei siti archeologici. Una mostra dedicata alle nuove tecnologie applicate all’archeologia si terrà presso il Museo Archeologico Nazionale: sotto il titolo “DiversaMente”, l’esposizione affronterà il tema dell’accessibilità museale, puntando a creare spazi inclusivi per tutti i tipi di pubblico. Tema quanto mai attuale, poiché il PNRR ha destinato 300 milioni di euro per rendere musei, biblioteche e archivi italiani più accessibili.
La cooperazione culturale come volano di sviluppo economico
Fondamentale spazio occupa la cooperazione culturale che in questo momento difficile per il pianeta, attraversato purtroppo da guerre, si pone come imprescindibile strumento di pace e di sviluppo economico tra i popoli. Partner ufficiale l’AICS Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, preposta all’attuazione della politica di cooperazione allo sviluppo definita dal Ministero degli Affari Esteri, nel salone con un’area di 70 mq.
L’AICS venerdì 1 novembre terrà la conferenza “Il patrimonio culturale nel Mediterraneo come fattore di sviluppo: le iniziative dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo” sui progetti a favore del patrimonio culturale in Tunisia, Marocco, Libano e Giordania, in quanto il valore e l’efficacia delle azioni in questi ambiti sono volano di crescita economica, benessere e sviluppo per i paesi destinatari, anche mediante la creazione di servizi turistici sostenibili e di qualità.
In merito alla presentazione del lavoro sul patrimonio culturale nel Mediterraneo come volano di sviluppo, relatori sono il Direttore di AICS Marco Riccardo Rusconi, Mounir Fantar Direttore Cooperazione, Programmazione, Pubblicazioni e Formazione Istituto Nazionale del Patrimonio della Tunisia, Narjes Riahi Direttore Riabilitazione e Rinnovamento Urbano della Municipalità di Tunisi, Mustapha Jlok Direttore Generale del Patrimonio Culturale Ministero della Cultura del Marocco, Georges Cherabie Esperto AICS Beirut, Human Saad Vice Direttore Generale delle Antichità del Ministero della Cultura della Siria, Luma Yas Jassim Direttore Generale del Museo di Baghdad in Iraq, Emad Hijazeen Direttore Generale Jordan Applied University College of Hospitality and Tourism Education, Fares Braizat Capo Autorità Regionale per lo sviluppo di Petra.
Nel pomeriggio del primo novembre, la Direzione Generale della Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Esteri organizzerà un incontro dedicato alle missioni archeologiche italiane in Iraq, Libia e Siria, con interventi di esperti come Paolo Matthiae, scopritore di Ebla. Nell’ambito del dialogo interculturale, con particolare attenzione merita il Premio Internazionale “Khaled al-Asaad”, istituito in memoria dell’archeologo siriano ucciso dall’Isis nel 2015. Questo riconoscimento celebra ogni anno la scoperta archeologica più rilevante a livello mondiale, confermando il ruolo della BMTA come promotrice del dialogo tra culture diverse.
Il Salone Espositivo di 5.000 mq accoglierà un’ampia gamma di espositori: dal Ministero della Cultura italiano ai principali parchi archeologici nazionali, come quelli di Pompei e del Colosseo, fino a musei internazionali come il Museo de Arqueología de Catalunya. Tra gli ospiti internazionali, spiccano le presenze di Cina, Siria, Tunisia e Vaticano, con la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra.
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