Sassari Non più solo spettatrice, ma protagonista. La Sardegna non si accontenta di guardare le altre regioni d’Italia diventare destinazioni da Capodanno. E trasforma la notte di San Silvestro nel Ferragosto in maglione. Da nord a sud è una corsa ad accaparrarsi l’artista acchiappa-spettatori, con i comuni che non badano a spese, investendo parecchie centinaia di migliaia di euro di fondi pubblici. Scelte che dividono i cittadini tra i fan del Capodanno di lusso a tutti i costi e quelli che ritengono che spendere cosi tanti soldi per un evento destinato ad attrarre solo una piccola fetta di turisti dalla penisola sia una scelta poco etica. Perché ovviamente, senza una politica dei trasporti, aerea e marittimi, che invogli i vacanzieri a raggiungere la Sardegna a prezzi competitivi, la quota di vacanzieri intercettabile per Capodanno non potrà che restare limitata. Come in passato.
Grande evento a tutti i costi
Olbia non intende cambiare linea. Ha anticipato tutti annunciando i Pinguini tattici nucleari per il 31 dicembre. Cagliari punta su un Capodanno diffuso ma senza rinunciare a un artista di spessore. Che però ancora resta top secret. Gli occhi restano puntati su Alghero che, ha fatto scuola per anni con il suo Cap d’Any. Molte indiscrezioni, nessuna conferma. Ma non è da sottovalutare nemmeno Castelsardo che vanta una lunga tradizione di concerti di fine anno.
Concerti numeri e polemiche
Il 2023 è stato sicuramente un anno di live di San Silvestro con un alto livello di artisti. Olbia aveva fatto il pienone al molo Brin con la doppietta Zucchero e Salmo. Si è parlato di 40mila persone. Cagliari aveva puntato su Marco Mengoni, con lo strascico di polemiche per aver relegato il concerto al quartiere fieristico, per motivi di sicurezza e logistica aveva chiarito il Comune. Ma tagliando fuori, di fatto la città. Alghero, che per prima in Sardegna ha indossato la corona di regina del Cap d’Any aveva puntato su Ligabue. Sassari aveva risposto con Francesco Renga e Nek, ma a contendere lo scettro 2024 si era messo anche Castelsardo con Mahmood e Nuoro con Noemi.
Un brindisi milionario
Sul piatto della notte di San Silvestro cifre da capogiro. Partiamo da Olbia che lo scorso anno aveva messo sul piatto quasi 900mila euro per la festa di addio al 2023. Di questi circa mezzo milione per Zucchero e Salmo. Il resto per sicurezza e fuochi d’artificio. Cagliari un milione di euro lo aveva investito per tutti i festeggiamenti natalizi e il Capodanno. Il comune del capoluogo aveva affidato 250mila a una società privata, che aveva coperto l’organizzazione e la produzione degli spettacoli di Mengoni. L’ente aveva sostenuto le spese per garantire la sicurezza dell’evento. Alghero aveva investito un milione di euro puntando su Ligabue, investimento coperto al 50% da contributo regionale, sponsor, vendita di spazi.
Regione generosa
La Regione aveva fatto la sua parte mettendo sul piatto 600mila euro per grandi eventi di fine anno. A Olbia, che aveva chiesto 200mila euro a fronte di un costo evento di 841mila euro, erano stati assegnati 158.403,64 euro. Sassari che aveva chiesto un contributo di 200mila euro aveva ottenuto 91.637,72 euro. Alghero era stata beneficiaria di 200mila euro, pari alla cifra richiesta e Cagliari aveva ottenuto 146.557,59 a fronte di 200mila richiesti.
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