Nell’ultimo appuntamento di Focus Verona Economia – Speciale Finanza, condotto da Matteo Scolari, si è discusso delle ultime novità nel mondo assicurativo. Tra i protagonisti della puntata, Andrea Battista, amministratore delegato di Net Insurance, ha offerto una panoramica sul futuro del settore e sui risultati della sua compagnia. Collegato da Roma, Battista ha illustrato come Net Insurance stia continuando a crescere e a innovare grazie a operazioni strategiche come la partnership con Poste Italiane e nuovi modelli di distribuzione.
Battista, iniziamo dal 2024, un anno interessante per Net Insurance. Come stanno andando questi primi mesi?
Il 2024 è stato finora molto positivo. Dopo aver completato l’operazione con Poste Italiane nel 2023, abbiamo potuto vedere gli effetti positivi di questa nuova struttura già nel primo semestre di quest’anno. La compagnia è cresciuta di oltre il 15%, un risultato nettamente superiore alla media del mercato assicurativo. Anche l’utile è più che raddoppiato rispetto allo scorso anno, grazie a dinamiche favorevoli. Insomma, possiamo dire che l’integrazione con Poste Vita sta portando ottimi risultati e crediamo che questo trend continuerà anche nel futuro.
Net Insurance è specializzata in diversi segmenti, tra cui la cessione del quinto. Come descriverebbe lo scenario assicurativo italiano in questo momento?
Lo scenario assicurativo in Italia, pur essendo caratterizzato da una certa incertezza economica generale, sta crescendo, soprattutto nel segmento della protezione. C’è un progressivo recupero della cosiddetta “sottoassicurazione”, che ha sempre contraddistinto il mercato italiano rispetto ad altri Paesi europei. Settori come la protezione sanitaria stanno registrando tassi di crescita significativi, spinti anche dalle difficoltà del sistema sanitario pubblico. Per quanto riguarda Net Insurance, la cessione del quinto continua a rappresentare oltre la metà dei nostri premi e siamo ora leader di mercato in questo segmento.
A proposito di innovazione, avete recentemente siglato un accordo con Wind. Ci può raccontare come sta andando questo progetto?
Certamente. Il progetto con Wind è un’iniziativa innovativa che ci ha permesso di entrare in un nuovo canale distributivo. Collaborando con Wind e il broker tecnologico tedesco iFox, abbiamo lanciato polizze assicurative vendute insieme ai servizi telefonici. In un anno, abbiamo già stipulato oltre 30.000 contratti. È un progetto interessante che potrebbe essere replicato anche in altri mercati.
Parliamo ora di altre operazioni importanti come CVT e Cat Nat. Qual è lo stato di avanzamento?
La CVT, o corpi di veicoli terrestri, è partita a luglio e riguarda la copertura assicurativa per i danni non legati alla responsabilità civile, come furto e incendio. È un ramo molto promettente e abbiamo deciso di concentrarci sulla distribuzione tramite i concessionari auto. Per quanto riguarda le polizze Cat Nat, stiamo lavorando per offrire coperture contro eventi naturali come terremoti e alluvioni. Attendiamo il decreto attuativo per rendere questa polizza obbligatoria per le imprese, un passaggio che potrebbe cambiare profondamente il mercato.
Infine, lei ha sempre dimostrato una forte propensione all’innovazione. Qual è il suo punto di vista sul futuro del settore assicurativo?
L’innovazione è fondamentale, soprattutto per compagnie di dimensioni più piccole che devono specializzarsi per competere con i grandi player. La digitalizzazione e l’intelligenza artificiale offriranno nuove opportunità per migliorare settori chiave come il pricing e la liquidazione dei sinistri. Non dobbiamo temere l’innovazione, ma accoglierla con ottimismo, bilanciando tradizione e modernità.
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