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Con Circ. 17 novembre 2023 n. 92, l’INPS riepiloga la gestione degli adempimenti non prescritti a causa dell’inapplicabilità, fino al 31 dicembre 2023, dei termini di prescrizione delle contribuzioni di previdenza e di assistenza sociale obbligatoria dovute dalle PA alla Gestione dipendenti pubblici per i periodi retributivi fino al 31 dicembre 2018 e delle contribuzioni di previdenza e di assistenza sociale obbligatoria dovute alla Gestione separata.

Chi sono i soggetti beneficiari?

Le PA di seguito elencate:

1. le Amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative. Sono da comprendere nell’ambito degli istituti e scuole di ogni ordine e grado le Accademie e i Conservatori statali;

2. le aziende e le Amministrazioni dello Stato a ordinamento autonomo;

3. le Regioni, le Province, i Comuni, le Unioni dei Comuni, le Comunità montane e loro consorzi e associazioni;

4. le istituzioni universitarie;

5. gli Istituti autonomi case popolari;

6. le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni;

7. gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali;

8. le Amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale;

9. l’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni (ARAN);

10. le Agenzie di cui al D.Lgs. 300/99;

11. le aziende sanitarie locali, le aziende sanitarie ospedaliere e le diverse strutture sanitarie istituite dalle Regioni con legge regionale nell’ambito dei compiti di organizzazione del Servizio sanitario nazionale attribuiti alle medesime;

12. gli istituti pubblici di assistenza e beneficenza (IPAB), le aziende pubbliche di servizi alla persona (ASP) istituite dalle Regioni a seguito del processo che ha condotto alla trasformazione delle ex IPAB in ASP o in persone giuridiche di diritto privato senza scopo di lucro;

13. la Banca d’Italia, la CONSOB e, in linea generale, le Autorità indipendenti, che sono qualificate Amministrazioni pubbliche;

14. le Università non statali legalmente riconosciute qualificate enti pubblici non economici dalla giurisprudenza amministrativa e ordinaria.

Gestione dipendenti pubblici

Per le sole PA elencate è stata prevista l’inapplicabilità, fino al 31 dicembre 2023, dei termini di prescrizione delle contribuzioni per le Gestioni previdenziali esclusive, tra le quali anche la contribuzione per i fondi per i trattamenti di previdenza amministrati dall’INPS, per i periodi retributivi dal 31 dicembre 2017 fino al 31 dicembre 2018.

Pertanto, le PA potranno continuare a regolarizzare fino al 31 dicembre 2023, con le modalità in uso nella Gestione dipendenti pubblici, le posizioni assicurative, per i periodi retributivi fino al 31 dicembre 2018.

Attenzione: si ricorda che la valorizzazione della posizione assicurativa dei lavoratori può avvenire attraverso il flusso UniEmens – ListaPosPA e, fino al termine del corrente anno, tramite l’applicativo “nuova Passweb” limitatamente ai periodi fino al 30 settembre 2012 (fino al 31 dicembre 2013 per i soli iscritti alla CTPS per i quali il MEF è sostituto d’imposta).

Tali comunicazioni, se effettuate entro il termine del 31 dicembre 2023 e contenenti tutti gli elementi necessari per la quantificazione della contribuzione dovuta, determinano l’interruzione della prescrizione.

Gestione separata

In considerazione dell’inapplicabilità fino al 31 dicembre 2023 dei termini di prescrizione, le PA sono tenute a inviare le eventuali denunce dei compensi corrisposti non ancora trasmesse e a effettuare il pagamento della contribuzione dovuta e non versata alla Gestione separata, indipendentemente dal periodo di competenza.

In particolare, si fa riferimento alle denunce e ai versamenti relativi ai compensi effettivamente erogati ai soggetti con i quali sono stati instaurati rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, ai titolari di rapporti occasionali autonomi o ai titolari di dottorati e borse di studio, o alle indennità corrisposte per la partecipazione a collegi e commissioni.

Attenzione: le denunce individuali dei compensi corrisposti, laddove trasmesse entro il termine del 31 dicembre 2023, e le comunicazioni di debito inviate dall’Istituto, determinano l’interruzione della prescrizione.

Dal 1° gennaio 2024:

  • in assenza di denunce individuali dei compensi erogati o di altri validi atti interruttivi intervenuti entro il 31 dicembre 2023, non si potrà procedere con la regolarizzazione di contribuzione afferente a periodi prescritti;
  • per i periodi per i quali siano stati erogati e denunciati compensi per le attività di collaborazione coordinata e continuativa e redditi similari senza versamento della relativa contribuzione nella Gestione separata da parte delle PA, in assenza di atti interruttivi della prescrizione, sarà possibile esercitare la facoltà di costituzione della rendita vitalizia.

Fonte: Circ. INPS 17 novembre 2023 n. 92

 

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