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Ecco le circolari omnibus con le istruzioni per la compilazione della dichiarazione dei redditi 2023 e le novità per l’apposizione del visto di conformità

Sta per avvicinarsi il periodo “caldo” della dichiarazione dei redditi, grazie a cui il contribuente può usufruire delle detrazioni fiscali previste dalla norma, quantificando il reddito dell’anno solare precedente e definendo le imposte correlate da versare. Per risponde alla normativa circa l’obbligo di emissione e ricezione della fattura elettronica attraverso il Sistema di Interscambio (SiD) in modo semplice, completo, professionale, ti suggerisco il software per la fattura elettronica che ti guida passo dopo passo dall’emissione all’archiviazione elettronica della fattura emessa.

La dichiarazione deve essere redatta su appositi modelli approvati annualmente (modello Unico e modello 730) e va presentata entro il 30 settembre dell’anno successivo a quello di riferimento se in forma telematica. I soggetti obbligati all’invio della dichiarazione dei redditi sono coloro che:

  • hanno conseguito redditi nell’anno 2022;
  • i titolari di partita IVA, anche nel caso in cui non abbiano conseguito alcun reddito.

A tal riguardo l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato, anche alla luce delle novità che caratterizzano la stagione dichiarativa, le 2 circolari omnibus del 19 giugno 2023, n. 14/E e n. 15/E, che contengono le istruzioni per contribuenti, Caf e professionisti abilitati, relativamente alle spese che danno diritto a deduzioni dal reddito, detrazioni d’imposta, crediti d’imposta e altri elementi rilevanti per la compilazione della dichiarazione dei redditi delle persone fisiche e per l’apposizione del visto di conformità per l’anno d’imposta 2022.

Dichiarazione dei redditi 2023: la guida alla compilazione

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato le 2 circolari nn. 14/E e 15/E del 19 giugno 2023 (Raccolta dei principali documenti di prassi relativi alle spese che danno diritto a deduzioni dal reddito, detrazioni d’imposta, crediti d’imposta e altri elementi rilevanti per la compilazione della dichiarazione dei redditi delle persone fisiche e per l’apposizione del visto di conformità per l’anno d’imposta 2022 – Parte prima e parte seconda) contenenti le indicazioni generali sulla dichiarazione dei redditi 2023 e l’elenco di tutte le agevolazioni fiscali per i contribuenti: un appuntamento che si ripete di anno in anno.

La circolare n. 14/E costituisce una trattazione sistematica delle disposizioni normative e delle indicazioni di prassi riguardanti ritenute, oneri detraibili ed erogazioni liberali, anche sotto il profilo degli obblighi di produzione documentale da parte del contribuente al Centro di assistenza fiscale (CAF) o al professionista abilitato e di conservazione da parte di questi ultimi per la successiva produzione all’Amministrazione finanziaria. In particolare, sono trattate le disposizioni sul visto di conformità, sui redditi e sulle ritenute certificati dai sostituti d’imposta e sugli oneri e spese per i quali spetta una detrazione dall’imposta lorda.

La circolare n. 15/E (parte seconda) costituisce una trattazione sistematica delle disposizioni normative e delle indicazioni di prassi riguardanti le deduzioni, le erogazioni liberali, le altre detrazioni e i crediti d’imposta.

Circolari del 19 giugno 2023: i contenuti

Le maxi circolari rappresentano una vera e propria guida alla predisposizione della dichiarazione dei redditi, con le indicazioni utili al contribuente, ai professionisti e alla stessa Amministrazione Finanziaria nel mare magnum delle agevolazioni fruibili in dichiarazione dei redditi; contengono, inoltre, l’elenco della documentazione, comprese le dichiarazioni sostitutive, che i contribuenti devono esibire e che i Caf o i professionisti abilitati devono verificare, al fine di apporre il visto di conformità, e conservare.

Si tratta, quindi, della consueta raccolta di istruzioni e documenti di prassi relativi alle spese che danno diritto a:

  • deduzioni dal reddito,
  • detrazioni d’imposta,
  • crediti d’imposta

e altri elementi rilevanti per la compilazione della dichiarazione dei redditi delle persone fisiche e per l’apposizione del visto di conformità per l’anno d’imposta 2022, alla luce delle più importanti novità normative ed interpretative intervenute, nonché delle risposte ai quesiti posti dai contribuenti in sede di interpello o di consulenza giuridica.

Vengono illustrate in maniera chiara e precisa:

  • le agevolazioni in famiglia, quali ad esempio deduzioni per gli assegni al coniuge separato, detrazioni per i familiari a carico, detrazioni per famiglie numerose, detrazioni per spese di istruzione;
  • le altre agevolazioni, come ad esempio detrazioni per tipologia di reddito, detrazioni per premi assicurativi, oneri contributivi e erogazioni liberali;
  • le agevolazioni sugli immobili, quali agevolazione prima casa, interessi passivi su mutui ipotecari, detrazioni a favore del locatario, credito d’imposta per il riacquisto della prima casa, agevolazioni in caso di locazione di immobili, agevolazioni in caso di successione e donazione.

In questo modo viene aggiornata la guida di luglio 2022, con l’introduzione delle principali novità previste per questa campagna dichiarativa relativa al periodo d’imposta 2022..

Da sottolineare che le due circolari NON trattano le detrazioni connesse agli interventi Superbonus, sismabonus, ecobonus, bonus facciate, bonus casa, bonus mobili, bonus barriere architettoniche, bonus colonnine di ricarica e bonus verde, che saranno opportunamente trattate in un altro documento di prassi.

Quali sono i documenti da presentare in dichiarazione?

Per la dichiarazione è necessario avere a disposizione alcuni documenti, tra cui:

  • la certificazione dei compensi percepiti (CUD o prospetto riepilogativo);
  • i documenti che attestano le spese sostenute che danno diritto a detrazioni o deduzioni (spese mediche, assicurazione dell’autovettura, interessi passivi sui mutui, spese scolastiche, carichi di famiglia, etc.).

Dichiarazione dei redditi 2023: le novità

Nelle circolari dell’Agenzia delle Entrate alcune delle novità di rilievo che caratterizzano la stagione della dichiarazione dei redditi 2023: la conservazione dei documenti per chi presenta il modello 730 precompilato, al trattamento integrativo e al nuovo bonus affitto per i giovani under 32, nonché l’apposizione del visto di conformità anche in relazione al Superbonus.

Novità sulla conservazione di fatture e scontrini

Il modello 730 e i relativi documenti devono essere conservati per un totale di cinque anni e, in relazione alla dichiarazione dei redditi 2023, sarà quindi necessario archiviare il tutto fino al 31 dicembre 2028; questa la regola generale, ma ci sono delle eccezioni: a partire dall’anno d’imposta 2022 sono stati alleggeriti gli obblighi di conservazione documentale per alcune specifiche fattispecie.

In particolare, il Fisco nei 2 documenti fornisce i seguenti chiarimenti relativi alla conservazione di fatture e scontrini alla luce delle modifiche introdotte dal D.L. n. 73/2022 (decreto Semplificazioni). A decorrere dall’anno d’imposta 2022:

  • in caso di dichiarazione precompilata presentata senza modifiche, è previsto l’esonero dalla conservazione della documentazione degli oneri comunicati dai soggetti terzi;
  • in caso di modifica della dichiarazione precompilata è necessario, invece, conservare la documentazione per tutti gli oneri.

Le novità sugli obblighi di conservazione documentale, a seguito delle modifiche introdotte dall’articolo 6 del decreto legge n. 73/2022, si estendono anche a CAF e professionisti chiamati ad apporre il visto di conformità sulle dichiarazioni dei redditi.

La circolare n. 14/E dell’Agenzia delle Entrate specifica tuttavia che l’esonero dall’esibizione per il contribuente e dalla conservazione per il CAF o il professionista abilitato riguarda esclusivamente la documentazione che attesta il sostenimento della spesa detraibile o deducibile comunicata dai soggetti terzi all’Agenzia delle entrate, l’ammontare della spesa sostenuta e la relativa modalità di pagamento; resta fermo che il contribuente è tenuto ad esibire (e il CAF o il professionista a conservare) la documentazione attestante la sussistenza delle condizioni soggettive che danno diritto alle detrazioni, alle deduzioni e alle agevolazioni.

Esonero conservazione per spese sanitarie

L’esonero dalla conservazione dei documenti, anche nel caso in cui la dichiarazione dei redditi precompilata sia presentata con modifiche, riguarda esclusivamente le spese sanitarie: non servirà presentare scontrini, ricevute o fatture, il contribuente potrà consegnare il prospetto dettagliato delle spese sanitarie riportate nella dichiarazione precompilata, disponibili nel Sistema Tessera Sanitaria, unitamente a una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà effettuata ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. n. 445 del 2000 con cui attesta che tale prospetto corrisponde a quello scaricato dal Sistema Tessera Sanitaria.

Solo in assenza di modifiche (ossia di corrispondenza tra documenti esibiti dal dichiarante e spese riportate nella precompilata) non c’è l’obbligo per l’intermediario di conservare la relativa documentazione; in caso contrario, è necessario acquisire dal contribuente e conservare i documenti di spesa delle sole spese modificate e, inoltre, CAF o professionista dovranno acquisire e conservare il prospetto delle spese sanitarie riportate nella precompilata, disponibili sul portale del Sistema Tessera Sanitaria, unitamente alla dichiarazione sostitutiva con cui il contribuente attesta che tale prospetto corrisponde a quello scaricato dal Sistema Tessera Sanitaria.

Novità su: trattamento integrativo, interessi passivi per i mutui e bonus affitti

Ulteriori novità riguardano il trattamento integrativo di 1.200 euro che dal 1° gennaio 2022 è riconosciuto ai lavoratori la cui importa sia superiore alle detrazioni per lavoro dipendente e in caso di reddito fino a 15.000 euro (ex bonus Renzi). In particolare, per i titolari di redditi compresi tra 15.001 e 28.000 euro sarà necessario verificare che la somma di alcune detrazioni sia di valore maggiore all’imposta lorda.

Per quanto riguarda, invece, le detrazioni sugli interessi passivi per i mutui ipotecari, si ha che nella dichiarazione dei redditi 2023 è necessario distinguere tra gli interessi relativi ai mutui per:

  • l’abitazione principale;
  • la costruzione o la ristrutturazione della stessa;
  • prestiti o mutui agrari.

Infine, in merito alla detrazione dell’affitto per i giovani under 32 (riconosciuta per i primi quattro anni dalla stipula del contratto e pari al 20% del canone di locazione fino ad un massimo di 2.000 euro e di valore non inferiore a 991,60 euro), si ha che:

  • gli importi devono essere rapportati al numero dei giorni nei quali l’immobile è stato adibito a residenza del locatario;
  • la detrazione spetta in caso di reddito complessivo non superiore a 15.493,71.

La detrazione trova applicazione anche con riferimento ai contratti in essere alla data del 31 dicembre 2021 e relativi sia all’intero immobile sia ad una porzione di esso, limitatamente alle annualità residue.

Novità sul visto di conformità in merito al Superbonus

Novità anche sul visto di conformità riguardo al Superbonus; i chiarimenti nella circolare n. 14/E. Il contribuente che intende fruire in dichiarazione delle detrazioni previste dall’art. 119 del D.L.. n. 34/2020 (decreto Rilancio), nel caso in cui non sussista l’obbligo di apposizione del visto di conformità sull’intera dichiarazione, per la trasmissione telematica della dichiarazione può avvalersi di un soggetto abilitato diverso da quello che ha rilasciato il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto al 110%. Inoltre, il contribuente avrà l’onere di conservare la documentazione riguardante il predetto visto, da esibire in caso di controllo da parte dell’Amministrazione finanziaria.

Novità per alloggi locati con contratti in regime convenzionale

Per quanto riguarda gli alloggi locati con contratti in regime convenzionale le Entrate precisano che, qualora non sia intervenuto un nuovo accordo territoriale, oppure non siano variate le caratteristiche dell’immobile locato (superficie, posto auto, balconi, terrazze, ascensore, eccetera), la stipula di un nuovo contratto non richiede il rilascio di una nuova attestazione, atteso che non sono considerate rilevanti le variazioni del conduttore o del canone di locazione, purché rimanga entro il limite stabilito dall’accordo territoriale indicato nell’attestazione stessa.

Per rispondere alla normativa circa l’obbligo di emissione e ricezione della fattura elettronica tra privati attraverso il Sistema di Interscambio (SiD) in modo semplice, completo, professionale, ti suggerisco il software fatturazione elettronica che ti guida passo dopo passo, dall’emissione della fattura alla conservazione sostitutiva, ed averle sempre archiviate sul tuo PC.

 

 

 

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