Con la legge di Bilancio, il Governo Meloni ha introdotto diverse misure che permettono di regolare la propria posizione con il Fisco, pagando meno di quanto dovuto, come nel caso della Rottamazione che è arrivata alla sua quarta edizione e le altre agevolazioni che permettono di sanare situazioni pendenti anche davanti al tribunale. In particolare, è stato riproposto il così detto saldo e stralcio cioè, per dirlo in termini semplici, un condono delle cartelle di importo massimo pari a mille euro. Vediamo insieme chi ne ha diritto e come fare per ottenerlo.
Quali cartelle vengono annullate
Il provvedimento contenuto in manovra prevede quindi lo stralcio totale delle cartelle esattoriali di valore fino a mille euro. Lo stralcio comporta la cancellazione totale del debito, senza pagare nulla.
Il limite dei mille euro si calcola sommando il capitale dovuto, le sanzioni e gli interessi per ritardata iscrizione a ruolo per ogni singolo debito tributario. Rientrano nello stralcio anche eventuali debiti residui delle rottamazioni precedenti che rispettino i requisiti appena visti per i quali, al superamento della soglia dei 1.000 euro è possibile accedere alla rottamazione quater.
Le cartelle che accedono al condono devono esser state consegnate all’Agenzia delle entrate Riscossione (o altro agente della riscossione) dal 1° gennaio 2000 ed entro il 31 dicembre 2015.
Quando vengono annullate le cartelle
Le cartelle saranno annullate alla data del 30 aprile 2023, quindi il controllo della propria posizione sul portale dell’Agenzia delle entrate Riscossione, accedendo all’area riservata con la SPID, la CIE o la CNS, sarà possibile oltre questa data.
Non occorre fare nulla, Agenzia entrate Riscossione provvede direttamente alla cancellazione dei debiti. Infatti, l’Agenzia delle entrate Riscossione invia all’Agenzia delle entrate l’elenco dei codici fiscali delle persone che potrebbero rientrare nel condono.
L’Agenzia non invia comunicazioni ai contribuenti, per verificare la tua posizione, dopo il 30 aprile 2023, devi accedere alla tua area riservata del sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it utilizzando Spid, Carta d’identità elettronica o la carta nazionale dei servizi.
Purtroppo, è bene ricordare che, chi ha regolarmente pagato non ha diritto ad alcun rimborso.
Le cartelle degli Enti locali
Gli enti diversi dalle amministrazioni statali, le agenzie fiscali e gli enti pubblici previdenziali possono decidere in autonomia entro il 31 marzo 2023 se aderire al condono delle cartelle di loro competenza. In particolare, parliamo di Enti locali e istituti di previdenza privata come le Casse professionali, che possono deliberare entro il 31 marzo la non applicazione dello stralcio totale o parziale dei debiti di loro competenza.
Pertanto, se si è destinatari di una cartella che rispetta i requisiti visti in precedenza ma che, ad esempio, riguarda una multa per violazione del codice della strada, bisogna verificare quale sia la decisione del Comune di competenza in merito all’adesione o meno al saldo e stralcio.
Attenzione perché, anche in caso di adesione da parte di questi enti, le cartelle vengono annullate solo per la parte dovuta per interessi di ritardata iscrizione a ruolo, sanzioni e interessi di mora, pertanto, la cartella non viene eliminata dal tutto, rimane dovuta la somma iniziale più le spese di rimborso per le procedure esecutive e di notificazione della cartella.
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