Nel comunicato stampa del 18 aprile 2023, il presidente di ANC, Marco Cuchel, ha richiesto di prolungare il termine del 30 aprile relativo alla rottamazione quater e di sanare la disparità tra i contribuenti che hanno potuto aderire alla rottamazione ter e quelli che hanno aderito al saldo e stralcio destinato alle persone fisiche in difficoltà economiche.
Differimento del termine
Molti contribuenti che procedono all’inserimento e alla trasmissione delle pratiche di rottamazione in scadenza il 30 aprile non riescono a operare sul sito dell’Agenzia Entrate Riscossione a causa di gravi disservizi che impediscono di visualizzare le cartelle e portare a conclusione la procedura. Il sistema propone come rottamabili cartelle già pagate o oggetto di sgravio oppure non risulta la cartella per cui si vuole inviare la domanda. Collegandosi in tempi diversi, la situazione del contribuente appare sempre differente, e in questo modo sarà impossibile riuscire a rispettare la scadenza del 30 aprile, anche in considerazione delle difficoltà di accesso al sito riscontrate.
ANC sta ricevendo molte segnalazioni a riguardo e per questo richiede con urgenza un provvedimento che prolunghi il termine di scadenza, per permettere a tutti di usufruire del beneficio e non rischiare che qualcuno sia escluso a causa dell’inefficienza del sistema di AdR. Si sottolinea, infine, che l’Agenzia non ha rispettato il termine del 31 marzo per la cancellazione delle cartelle sotto € 1.000 e si è data ulteriori 30 giorni di tempo, ponendo così i contribuenti in una situazione di confusione nel trovare ancora cartelle che invece non dovrebbero apparire.
Sanatoria delle disparità
I contribuenti diversi da quelli meno abbienti avevano potuto aderire solamente alla definizione agevolata c.d. rottamazione ter (art. 3 DL 119/2018) e non anche alla definizione per estinzione dei debiti (di cui all’art. 1 c. 184-185 L. 145/2018) riservata alle persone fisiche in situazione di grave e comprovata difficoltà economica (saldo e stralcio), che potevano sanare la loro posizione versando il 35% della quota capitale. Ora con la rottamazione quater i primi vengono rimessi in bonis, anche se non avevano onorato numerose rate delle diverse scadenze, addirittura con un piccolo vantaggio rispetto alla precedente misura e con 5 anni di tempo per onorare il tutto. Anche i soggetti che avevano potuto accedere al saldo e stralcio, pagando in linea capitale il 35% su 100, ora vengono rimessi anch’essi in bonis, tuttavia se non hanno onorato anche la sola rata di luglio 2022 decadono dal beneficio.
Anche per questo motivo, secondo ANC, si dovrebbe attuare il differimento del termine della presentazione della nuova domanda della rottamazione – quater, che permetterebbe anche al Governo di avere il tempo necessario per sanare l’ingiusta discriminazione.
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