“Siamo nati tra la fine del 2016 e gli inizi del 2017 con un obiettivo preciso: far conoscere il più possibile la legge 3 del 2012 sul sovraindebitamento e aiutare le persone in difficoltà a trovare una via d’uscita dai loro problemi”. Quando parla di eccesso di debiti Gianmario Bertollo sa bene a cosa si riferisce “perché si tratta di una situazione difficile in cui io stesso mi sono trovato. Uscirne però è possibile, grazie appunto alla legge 3/2012, detta non a caso ‘Salva suicidi’. Per questo ho deciso di fondare il portale Legge3.it, di cui attualmente sono presidente”.
Cosa fate esattamente?
In concreto aiutiamo le persone ad avviare e seguire le pratiche necessarie per attivare le procedure previste dalla legge sul sovraindebitamento. Si tratta di norme che, a sette anni dall’emanazione, sono ancora poco conosciute e utilizzate, anche perché di non facile interpretazione per i non addetti ai lavori. Questo fa sì che l’80 per cento circa delle richieste presentate ai tribunali venga respinto. Per evitare questo è necessario farsi seguire da professionisti competenti e preparati. E qui, appunto, entriamo in gioco noi.
Dove operate?
Siamo presenti in tutte le regioni italiane, con una rete di studi legali che sono in partnership con noi.
Quanti casi avete seguito fino ad oggi?
Legge3.it riceve circa un migliaio di richieste di informazioni al mese. Noi forniamo una prima consulenza gratuita, dopodiché chi desidera essere seguito ci conferisce un mandato. Fino ad oggi abbiamo assistito circa 400 persone. Possiamo dire con un certo orgoglio che il 100 pe cento delle pratiche che abbiamo seguito è andato a buon fine.
Qual è il costo del vostro servizio?
Il costo è proporzionato al lavoro da svolgere. Dopo un primo colloquio per conoscere il caso viene fatta una valutazione degli interventi necessari e in seguito viene presentato un preventivo al cliente, che può scegliere se conferire o meno il mandato.
Qualunque persona indebitata può fare ricorso alla legge 3/2012?
In teoria sì, ma è molto importante sottolineare che non si tratta di una legge miracolosa e che non offre un escamotage per annullare in un sol colpo tutti i propri debiti. Piuttosto rappresenta uno strumento tramite il quale si può trovare una soluzione ai problemi di eccessivo indebitamento. Questo vuol dire che una persona sovraindebitata può appellarsi alla legge per trovare un sistema per restituire in modo ragionevole e sostenibile quanto dovuto, in proporzione alle proprie effettive disponibilità. La legge prevede 3 soluzioni: un accordo con i creditori, in base alle proprie possibilità; un “piano del consumatore”, proposto direttamente dalla persona al tribunale; la liquidazione del patrimonio per ripagare i debiti. Si tratta di possibilità riservate a chi non può accedere alle procedure concorsuali e a chi si è sempre comportato in maniera corretta, senza ad esempio tentare di intestare beni a parenti o amici per distrarli dal proprio patrimonio. In queste circostanze le persone possono lasciarsi alle spalle i gravi e drammatici problemi collegati al sovraindebitamento, una situazione estremamente drammatica, che costringe a nascondersi, a ricorrere al credito irregolare, a lavorare in nero, e che talvolta porta a gesti estremi. Troppo spesso si dimentica che non ci si trova di fronte a un problema individuale ma dell’intera collettività, perché una persona sovraindebitata smette di partecipare attivamente alla vita della comunità, mentre, viceversa, una volta liberati dai debiti si può riprendere a condurre un’esistenza dignitosa e produttiva per sé e per tutta la società. I casi che abbiamo seguito rappresentano la prova lampante che la legge 3/2012 offre vantaggi sia alle persone indebitate che ai creditori, che utilizzandola possono recuperare più di quello che ottengono attraverso pignoramenti, atti esecutivi e strumenti simili.
Avete progetti in cantiere?
Vorremmo riuscire a far sì che Legge3.it sia presente in tutte le province italiane entro la fine del 2020, per offrire un’assistenza sempre più capillare ai milioni di cittadini che sono in situazione di difficoltà e che possono provare ad uscirne facendo ricorso alla legge 3/2012.
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