Bonus acqua potabile: come richiedere l’agevolazione per gli impianti di filtraggio #finsubitoagevolazioni

Dal 1° febbraio al via la piattaforma per presentare la domanda per il bonus bollicine. L’agevolazione, nata con l’obiettivo di ridurre l’uso della plastica per l’acqua in bottiglia, prevede il riconoscimento di un credito d’imposta fino al 50% della spesa sostenuta. Chi ha fatto questi acquisti nel 2023 può presentare la domanda direttamente online dalla propria area riservata del sito delle Entrate fino al prossimo 28 febbraio. A disposizione 1,5 milioni di euro.

L’identikit del bonus

La legge di bilancio 2021 ha previsto una specifica agevolazione fiscale per razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica. Introdotto quindi un bonus, sotto forma di credito d’imposta, fino al  50% per delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare E290.

Ammessi all’agevolazione sia le persone fisiche per l’acqua di casa, che i professionisti, gli esercenti attività d’impresa e gli enti non commerciali per l’installazione degli impianti nei locali dedicati alla propria attività anche aperti al pubblico.

Il bonus può essere richiesto sia dal proprietario che dall’inquilino, a fronte di un contratto di locazione o di comodato regolarmente registrato.

L’importo massimo delle spese su cui calcolare l’agevolazione è fissato a 1.000 euro per le persone fisiche e a 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale. Per ottenere il bonus è obbligatorio il pagamento con strumenti tracciabili. La fattura (o lo scontrino) deve essere intestata a  chi  richiede l’agevolazione. Lo scontrino deve riportare il codice fiscale di chi ha effettuato l’acquisto.
 

Come presentare la domanda

La domanda va presentata dopo aver effettuato l’accesso direttamente dalla propria area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate, tramite Spid o carta d’identità elettronica. Si deve quindi entrare all’interno della sezione “Servizi” e quindi nella categoria “Agevolazioni”, nella quale si trova la voce “Credito di imposta per il miglioramento dell’acqua potabile”, per poter compilare il modello on line. Nel modello è necessario indicare i dati catastali dell’immobile sul quale è stato installato l’impianto, l’importo della spesa sostenuta e l’ammontare del bonus che si richiede, che non potrà superare il 50% del totale.

Non è previsto un click day, in quanto comunque il bonus sarà riconosciuto a tutti coloro che hanno presentato la domanda a prescindere dalla data di presentazione. L’importo spettante sarà definito sulla base all’ammontare del credito richiesto. Secondo il meccanismo previsto dalla legge, infatti, il credito d’imposta sarà calcolato in base alla percentuale ottenuta dal rapporto tra l’ammontare del fondo a disposizione e il totale delle richieste. L’Agenzia avrà un mese di tempo per fare i conti e quindi entro il 31 marzo sarà comunicato l’ammontare effettivo spettante.

Come utilizzare il  credito

Il bonus si dovrà utilizzare nella prossima dichiarazione dei redditi per ridurre le imposte. Nel caso in cui l’importo fosse superiore all’Irpef dovuta, sarà possibile scontare il credito anche nei prossimi anni,  fino al completo utilizzo della somma a disposizione. I titolari di partita Iva e le imprese, invece, possono utilizzare il bonus fin da subito in compensazione tramite modello F24.
 

No al bonus per il 2024

Il bonus, introdotto nel 2021 è stato in vigore per tre anni, ma  non è stato rinnovato per il 2024. Per l’anno in corso, dunque, non è prevista nessuna agevolazione ad hoc per gli impianti per il miglioramento dell’acqua potabile.