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Ci vorranno alcuni giorni per avere il quadro indicativo dei danni che l’agricoltura, le imprese e le altre attività produttive hanno subito a causa delle tre forti ondate di maltempo che hanno colpito il Friuli Venezia Giulia. In ogni caso si superano i 150 milioni di euro anche a fronte del fatto che l’agricoltura è ginocchio sul fonte dei vari raccolti, ma sono stati spazzati via anche i tetti dei capannoni e distrutti i parte dei mezzi meccanici. Stesso discorso anche per quanto riguarda le imprese e le fabbriche. Danneggiati capannoni industriali, piove all’intero di parecchie attività produttive e la violenza della grandine ha bucato i tetti di diverse fabbriche. Insomma, un macello.
Confindustria
«In considerazione degli eventi atmosferici estremi avvenuti nelle ultime ore che hanno colpito molte imprese del territorio, Confindustria Alto Adriatico ha invitato i propri associati, tramite lettera rossa inviata dal presidente, a contattare i servizi dell’associazione all’indirizzo segreteria. dg@confindustriaaltoadriatico.it «Non solo per l’eventuale applicazione della cassa integrazione ordinaria – ha spiegato Michelangelo Agrusti – ma anche per segnalare l’entità e la gravità dei danni subiti per consentirci di intraprendere le iniziative più opportune nelle sedi competenti. Nei prossimi giorni – ha concluso – saremo più precisi nell’elencare l’esatta entità dei danni subiti dai nostri associati».
Coldiretti
«In provincia di Pordenone, così come in quella di Udine – spiega il direttore Antonio Bertolla – ci sono aziende che non solo hanno perso il 70 – 80 del raccolto, ma hanno subito anche parecchi danni ai capannoni e alle macchine operatrici.
Cia Fvg
«Gli eventi meteoclimatici sono stati catastrofici per l’agricoltura». È la considerazione a caldo, dei presidenti di Cia Fvg – Agricoltori Italiani, Franco Clementin e Franc Fabec, presidente della Kmecka Zveza. «I fenomeni hanno colpito in maniera estesa l’intero territorio e in numerose aziende vitivinicole e ceralicole è stato distrutto fino al 70% dei raccolti, con punte dell’80% . Si segnalano, inoltre, ingenti danni alle infrastrutture aziendali. Rileviamo che tutto questo compromette gravemente la capacità produttiva nonché, nei casi più gravi, la sopravvivenza stessa delle aziende agricole e, dunque, rivolgiamo alcune richieste all’amministrazione regionale e un incontro urgente con l’assessore Stefano Zannier». I due presidenti richiedono ai competenti organi la «dichiarazione dello stato di calamità sui territori colpiti, procedere nella quantificazione dei danni semplificando la raccolta delle informazioni peritali; adottare uno stanziamento straordinario al fine di soccorrere economicamente le imprese colpite e permettere la continuità aziendale. In più convocare gli istituti bancari operanti sul territorio regionale al fine di farli partecipi della grave situazione complessiva e richiedere al Governo nazionale l’adozione, tramite Decreto, di una moratoria sul pagamento dei prestiti e mutui per le aziende agricole insediate nelle zone interessate dai fenomeni temporaleschi».
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