Cos’è il credito d’imposta e in che modo può aiutarti a far crescere la tua azienda? Ad oggi, quando si parla di innovazione e aumento della produttività all’interno della propria impresa, spesso si sente discutere del credito d’imposta e Zes unica.
Catalizzare investimenti, incrementare l’occupazione, creare un ecosistema favorevole allo sviluppo. Questo il principale obiettivo della Zes unica per il Mezzogiorno presentata nel pomeriggio a Siracusa nella sede di Confindustria, in occasione del seminario organizzato dal Gruppo Tecnico: Credito, Finanza, Fisco dal titolo «Credito d’imposta Zes – procedura di accesso e Misura 5.0».
Questa agevolazione fiscale è stata introdotta ormai da diversi anni da parte del Governo e tuttora contribuisce a sostenere aziende che vogliono digitalizzare i propri processi, accrescere la propria produttività e risparmiare sui propri costi.
Nel salone gremitissimo di partecipanti, e non solo associati, si sono affrontate le varie disposizioni applicative per l’attribuzione del credito d’imposta per gli investimenti nella Zona economica speciale per il Mezzogiorno – ZES unica di cui all’art. 16 del decreto-legge 19 settembre 2023, n. 124, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 novembre 2023, n. 162, stabilisce che possono accedere al credito d’imposta tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica e dal regime contabile adottato, già operative o che si insediano nella ZES unica, in relazione all’acquisizione dei beni strumentali destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, nonché nelle zone assistite della regione Abruzzo, come individuate dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027.
Dopo i saluti di Maria Pia Prestigiacomo, vice presidente di Confindustria Siracusa con delega al credito, finanza, fisco e infrastrutture territoriali, ha introdotto i lavori Giovanni Musso, coordinatore del Gruppo Tecnico e presidente della sezione Imprese Metalmeccaniche di Confindustria Siracusa.
Il Piano strategico della ZES unica ha durata triennale e definisce, anche in coerenza con il PNRR, la politica di sviluppo della ZES unica, individuando, anche in modo differenziato per le regioni che ne fanno parte, i settori da promuovere e quelli da rafforzare, gli investimenti e gli interventi prioritari per lo sviluppo della ZES unica e le modalità di attuazione.
Piccole imprese (fino ai 50 milioni di investimento) previsto in Siìcilia il 60%; per le Medie imprese (fino ai 50 milioni di investimento) è previsto il 50% e infine per le Grandi imprese (e PMI oltre i 50 milioni di investimento) è previsto 40%. Il credito d’imposta è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni acquistati o, in caso di investimenti immobiliari, realizzati dal 1° gennaio 2024 al 15 novembre 2024 nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, di 100 milioni di euro. Non sono agevolabili i progetti di investimento di importo inferiore a 200.000 euro.
«Il credito d’imposta nasce come strumento per incentivare la crescita economica e la competitività delle imprese italiane attraverso il sostegno di investimenti e la promozione dell’innovazione tecnologica. Non a caso, il credito d’imposta può essere riconosciuto per diverse tipologie di spese come quelle per la ricerca e lo sviluppo, la formazione professionale, gli investimenti in beni strumentali, e molte altre con finalità di tipo economico e sociale», ha evidenziato specialista in finanza agevolata e pubblicista del Sole 24 ore.
Nello scenario della Zes unica non può mancare l’apporto del sistema creditizio, come ha sottolineato Sebastiano Sartorio, direttore Area Impresa Sicilia di Intesa Sanpaolo che ha di recente messo in campo accordi e risorse finanziarie ad hoc per sostenere gli investimenti nella Zes unica, il credito d’imposta funziona a tutti gli effetti come una detrazione fiscale.
«Nello specifico, esso permette alle imprese di recuperare parte delle spese sostenute per alcune attività ritenute strategiche per il proprio sviluppo. In particolare, il credito d’imposta può essere previsto per spese nelle seguenti categorie:
- Ricerca e sviluppo, come per attività di ricerca e sviluppo tecnologico, innovazione e sperimentazione di nuovi prodotti o servizi;
- Formazione dei dipendenti, con l’obiettivo di migliorare le competenze e le qualifiche dei lavoratori;
- Investimenti in beni strumentali, quali macchinari, attrezzature e altri strumenti per la produzione di prodotti e servizi;
- Sostenibilità ambientale, per tecnologie e soluzioni a basso impatto ambientale, come ad esempio per il miglioramento dell’efficienza energetica, la riduzione delle emissioni inquinanti e il riciclo dei rifiuti;
- Occupazione giovanile, per le imprese che assumono giovani lavoratori, al fine di favorire il loro inserimento nel mondo del lavoro;
- Export, ovvero per le imprese che effettuano attività di esportazione di beni e servizi, con l’obiettivo di sostenere il loro sviluppo all’interno dei mercati esteri.
«Per usufruire del credito d’imposta l’impresa deve documentare adeguatamente tutte le spese per le quali esso è previsto. L’agevolazione viene dunque riconosciuta automaticamente in sede di dichiarazione dei redditi e può essere utilizzata per ridurre l’imposta dovuta allo Stato», ha concluso Sebastiano Sartorio».
Giovanni Musso, coordinatore del Gruppo Tecnico e presidente della sezione Imprese Metalmeccaniche di Confindustria Siracusa è stato molto eloquente: «Oggi abbiamo disquisito della Zes unica, del credito d’imposta, che possono godere le imprese che sono all’interno della Zes unica, che ingloba le 8 Zes che c’erano precedentemente, i tempi sono molto stretti per presentare le domande per godere delle agevolazione, quindi le aziende sono un po’ in difficoltà nel focalizzare quali tipi di investimenti possono mettere a fuoco, tenuto conto che le domande vanno presentate dal 12 giugno al 12 luglio e coprono investimenti effettuati dal 1 gennaio 2024 fino a novembre, quindi c’è una certa ansia nel completare questi investimenti e quindi questi contributi stanziati potrebbero rimanere sulla carta.
– E’ stato evidenziato che questo meccanismo a pioggia per una Zes unica finirà per produrre un’agevolazione già dal 2024 per una percentuale nettamente inferiore a quella prevista dalla norma ed attesa dagli imprenditori al momento del loro investimento;
«Nella sostanza si, così come nella misura 5.0 di cui stiamo parlando perché lo Stato ha stanziato una notevole somma, ancora devono essere pubblicati i decreti attuativi. Se non escono i decreti attuativi le domande non si possono presentare, e quindi questi investimenti non possono essere realizzati così si corre il rischio di non utilizzare queste risorse pienamente mentre all’inizio quando furono stanziati pensavamo fossero poche;
– Abbiamo notato come nel corso del seminario sono emersi alcuni dubbi relativi ai fabbricati, sui pannelli solari;
«Si, sono emersi dei dubbi perché la legge non è chiara, lascia a grande interpretazione da parte delle aziende e quindi diciamo non riusciamo, ad esempio per quanto riguarda i pannelli fotovoltaici a capire se quelli montati sul tetto sono ammissibili o no quindi speriamo possano uscire delle circolari che possono chiarire e mettere le aziende ad investire sul sicuro».
Le domande da parte delle imprese potranno essere presentate dal 12 giugno prossimo sino al 12 luglio. Le risorse stanziate dal Governo nazionale sono pari a 1,8 miliardi di euro.
30 Maggio 2024 | 06:53
© RIPRODUZIONE RISERVATA
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui