Costantino: “Si tratta di una importantissima presa di posizione che dovrebbe porre fine ai tentativi dell’Enpam di far gravare, anche per via giudiziale, questi contributi su fondazioni, associazioni ed enti religiosi”
Ha creato forti dubbi la decisione dell’Enpam di introdurre a partire da quest’anno, un nuovo contributo a carico dei medici collaboratori autonomi di società accreditate, pari al 4% del fatturato annuo prodotto dalle stesse società, per prestazioni specialistiche SSN al netto della quota di abbattimento. La delibera n. 64/2022 dell’Ente, infatti, richiama esplicitamente i principi della l. 243/2004 e ripropone così tutti i problemi sorti a seguito dell’entrata in vigore del contributo del 2% in favore del Fondo degli specialisti esterni dell’Enpam.
Per questo motivo, l’Aris, con nota del 21 novembre 2023 a firma dell’avv. Giovanni Costantino, ha interrogato direttamente il Ministero del Lavoro chiedendogli di chiarire se il nuovo contributo, così come il precedente del 2%, sia riferito solo agli enti societari, con esclusione quindi del settore no-profit, e se debba essere calcolato sul corrispettivo percepito dal professionista o sul fatturato aziendale derivante dalle prestazioni.
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“Dopo quasi vent’anni, il Ministero del lavoro sembra finalmente mettere la parola fine alle richieste contributive dell’Enpam nei confronti degli enti no-profit“. Così Giovanni Costantino commenta la risposta inviata all’ARIS con cui il Dicastero del Welfare ha precisato a chiare lettere che non trovano applicazione nei confronti degli enti no-profit sia il contributo Enpam del 2%, introdotto dall’art. 1 co. 39 della l. 243/2004, che quello ulteriore del 4%, previsto dalla recente delibera dell’Ente n. 64/2022, essendo rivolti solo alle realtà costituite in forma societaria.
“Si tratta di una importantissima presa di posizione – prosegue il giuslavorista – che dovrebbe porre fine ai tentativi dell’Enpam di far gravare, anche per via giudiziale, questi contributi su fondazioni, associazioni ed enti religiosi”. In conclusione, il capo delegazione ARIS esprime la propria personale “soddisfazione per l’importante risultato, auspicando che ora il Ministero intervenga anche sull’ulteriore questione posta alla sua attenzione, relativa alla corretta determinazione della base imponibile del contributo a carico dei professionisti operanti presso le società accreditate con il SSN“.
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