Definizione degli assetti organizzativi, amministrativi e contabili per prevenire la crisi d’impresa, con regole di comportamento ed il punto della Giurisprudenza in materia.
Questo il tema della Guida della Fondazione Nazionale dei Commercialisti del 7 luglio scorso, che fa il punto sulle nuove modalità di gestione aziendale alla luce della disciplina stabilita nel Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (D.Lgs. 14/2019), che interviene anche su alcune disposizioni del codice civile (cfr. l’art.2086).
In particolare, il documento di ricerca approfondisce nel dettaglio sia i diversi passaggi volti ad istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla nuova normativa, sia le modalità di rilevazione tempestiva della crisi d’impresa.
Dal punto di vista dell’organizzazione aziendale, viene posto l’accento sulla necessità, per l’impresa, di dotarsi di un organigramma efficace, che individui anche le diverse funzioni svolte. In questo ambito, vengono tracciate le linee guida sia per l’esercizio del potere decisionale, sia per la creazione di un adeguato flusso di informazioni tra i diversi livelli aziendali.
Viene, inoltre, approfondito l’aspetto relativo al modello di business dell’impresa in un’ottica prospettica, che consenta all’imprenditore di acquisire una vera e propria cultura della prevenzione della crisi d’impresa (a livello di decisione, di azione e di misurazione del rischio).
La Guida esamina, infine, agli aspetti contabili che fotografano la realtà aziendale, e indica la documentazione che l’imprenditore deve predisporre (bilancio di esercizio, bilancio gestionale e bilancio previsionale) per avere sempre sotto controllo la propria situazione reddituale, patrimoniale e finanziaria, in funzione anticrisi.
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