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La Nuova Zelanda non è l’unica nazione che spinge per ridurre il tabagismo. La Svezia, la Svizzera, l’Irlanda e la Spagna sarebbero i “buoni allievi” in Europa nella lotta contro il tabacco

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La Nuova Zelanda non è l’unica nazione che spinge per ridurre il tabagismo. La Svezia, la Svizzera, l’Irlanda e la Spagna sarebbero i “buoni allievi” in Europa nella lotta contro il tabacco.

La Nuova Zelanda ha approvato il 13 dicembre una legge che stabilisce che le sigarette non potranno mai più essere vendute a nessuna persona nata il o dopo il 1º gennaio 2009.

Chi proverà a comprare un pacchetto di sigarette tra 50 anni avrà bisogno di un documento per dimostrare di avere più di 63 anni. Ma il governo neozelandese spera di eliminare il consumo di tabacco entro il 2025.

La Nuova Zelanda, però, non è l’unico Paese ad agire a favore di un futuro senza fumo. A novembre è stato pubblicato il rapporto “Effective Anti-smoking Policies Global Index” realizzato da “We Are Innovation”, una rete di oltre 30 think tank e Ong situati in Europa, Stati Uniti e Sud America. L’organismo “We Are Innovation” ha analizzato le politiche contro il tabacco di 59 Paesi. Secondo lo studio, tra i Paesi europei che attuano delle azioni efficaci contro il fumo, ci sarebbero la Svezia, la Svizzera, l’Irlanda e la Spagna.

Svezia

La Svezia ha raggiunto il tasso di fumatori più basso d’Europa ed è sulla buona strada per diventare ufficialmente “smoke-free”.

I fumatori in Svezia sono diminuiti del 35% dal 1980 fino ad arrivare al 6% oggi, un’impresa unica al mondo. Nel 2019 è stato vietato di fumare nei posti a sedere all’aperto di bar e ristoranti e anche in luoghi pubblici come parchi giochi, fermate degli autobus e stazioni ferroviarie.

Svizzera

Il 13 febbraio 2022 è stata approvata in Svizzera l’iniziativa popolare “No Tobacco Ads for Children and Young Adults” (No alla pubblicità sul tabacco per i bambini e i giovani). I cittadini hanno chiesto di proibire le pubblicità sul tabacco ovunque siano visibili a giovani e bambini – come nei media, sui cartelloni pubblicitari, su Internet, nei cinema, in edicola e in occasione di eventi pubblici. Con un referendum e un’approvazione al 56,61%, l’iniziativa è diventata legge.

Irlanda

Il 3 ottobre 2013 l’ex ministro della Salute irlandese, James Reilly TD, ha lanciato la politica “Tobacco free Ireland”, che si poneva come obiettivo il raggiungimento di un tasso di fumatori inferiore al 5% della popolazione irlandese entro il 2025.

Secondo l’ultimo rapporto sul “Tobacco free Ireland”, numerosi progressi sono stati compiuti nel 2021. L’IVA sui tabacchi è stata aumentata di 50 centesimi e la maggior parte delle marche di sigarette ora costa più di 15 euro. Nel 2021, più di 7.000 ispezioni sono state effettuate dal Servizio Sanitario Ambientale (HSE) per monitorare la conformità dei rivenditori. E il governo irlandese ha formato il personale ospedaliero alla dipendenza al tabacco.

Spagna

La Spagna vorrebbe ridurre del 30% il consumo di tabacco entro il 2025. Nel Paese è vietato fumare anche negli spazi esterni di parchi giochi, scuole e ospedali. Nel 2021 il fumo è stato vietato sulle spiagge e chi non rispetta il divieto è punito con una multa di 30 euro. Il governo discute, inoltre, la possibilità d’imporre in tutto il Paese l’interdizione di fumare nei posti a sedere all’aperto di bar e ristoranti, le “terrazas”. Già sei amministrazioni spagnole, – le Isole Baleari, le Isole Canarie, la Cantabria, la Comunità Valenciana, le Asturie e l’Aragona -, applicano questa regola.

E in Italia?

Il 21 novembre è stata approvata la bozza della legge di bilancio 2023 che prevede l’aumento della tassazione delle sigarette, ma non in modo significativo. Si tratta di un aumento pari a 15-20 centesimi a pacchetto. L’accisa sulle sigarette in Italia è tra le più basse in Europa.

L’Ue

La Commissione europea ha lanciato il progetto “Tobacco-free generation” nel 2010, che mira a ridurre il numero di fumatori a meno del 5% entro il 2040. Alla fine di novembre, la Commissione europea ha presentato dei piani preliminari per un aumento delle tasse sul tabacco. Ma la strada verso un futuro senza sigarette sembra ancora lunga per i Paesi europei. Secondo gli ultimi dati di Eurostat, il 18,4% delle persone che hanno più di 15 anni e vivono nell’Ue fuma ogni giorno.

 

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