Il Comune di Bologna conferisce la cittadinanza onoraria all’economista Muhammad Yunus, inventore del microcredito e premio Nobel per la Pace nel 2006.
La cerimonia avrà luogo Mercoledì 8 luglio alle 12, nella sala del Consiglio comunale, riunito per l’occasione in seduta straordinaria. Sarà il Sindaco Virginio Merola ad accogliere Muhammad Yunus, alla presenza della Presidente della Camera dei Deputati Laura
Boldrini.
La Delibera per il conferimento, proposta dalla Presidenza del Consiglio di concerto con il Sindaco, era stata approvata all’unanimità in Consiglio comunale nella seduta dello scorso 3 novembre 2014.
Le motivazioni del riconoscimento, si legge nella delibera, risiede nel “riconoscimento nell’economista e banchiere bengalese, una delle figure più straordinarie del nostro tempo, ideatore e realizzatore del microcredito moderno, ovvero di un sistema di piccoli prestiti destinati ad imprenditori troppo poveri per ottenere credito dai circuiti bancari tradizionali, basato sulla fiducia nelle persone, che ha mostrato gli effetti distorsivi del mercato sulle condizioni di sviluppo della persona umana”.
Muhammad Yunus, nato a Chittagong il 28 giugno 1940, nel 1976 fondò la Grameen Bank, prima banca al mondo ad effettuare prestiti ai più poveri basandosi non già sulla solvibilità, bensì sulla fiducia. Da allora la Grameen Bank ha erogato più di 15 miliardi di dollari ad oltre 8 milioni di richiedenti, con percentuale di restituzione superiore al 97% ed il modello di microcredito è stato applicato in oltre 20 Paesi in via di sviluppo. Più del 90% dei prestiti della Grameen è destinato alle donne, considerando che i profitti realizzati dalle
donne siano più frequentemente destinati al sostentamento delle famiglie.
Numerosi sono i riconoscimenti e i premi internazionali assegnati a Yunus, primo fra tutti, nel 2006, insieme alla Grameen Bank, il Nobel per la pace, con la seguente motivazione: “Attraverso culture e civiltà, Yunus e la Grameen Bank hanno dimostrato che anche i più poveri fra i poveri possono lavorare per portare avanti il proprio sviluppo” e, più oltre, “per i loro sforzi diretti a promuovere lo sviluppo economico e sociale dal basso”.
L’Università di Bologna, nel 2004, gli conferì la Laurea Honoris Causa in Scienze della Formazione per il valore psicologico della sua attività economica e, nel 2010, su iniziativa del Presidente della Repubblica italiana, venne insignito della onorificenza di “Cavaliere di
gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana”.
Muhammad Yunus, ha affrontato, con le sue idee e le sue azioni, il problema gravissimo della povertà nel mondo e l’ha mostrato come conseguenza del sistema economico nel quale viviamo. Partendo dalla considerazione che ogni essere umano sia portatore di
risorse, minimali forse, ma sufficienti, perché con un supporto possano essere sviluppate, si è attivato per trovare il modo di mobilitarle, restituendo alle persone povere la dignità a cui ciascun essere umano ha diritto per il solo fatto di esistere.
E’ stato in grado di dare fiducia bancaria a persone completamente escluse da questa realtà, così mettendo in discussione alcune regole auree del sistema bancario. Il cosiddetto “sistema Yunus” ha provocato un cambiamento di mentalità all’interno della Banca Mondiale, tale da rendere il microcredito uno degli strumenti di finanziamento utilizzati in tutto il mondo per promuovere lo sviluppo economico e sociale.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui