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Cosa prevede il Decreto Salva Casa 2024? Cambia l’altezza minima per l’abitabilità, più facile il cambio di destinazione d’uso, permessi e tutte le novità

17-07-2024


Dopo l’approvazione della commissione Ambiente, il decreto Salva Casa 2024 è giunto alla Camera oggi 17 luglio. Tra le novità più importanti spiccano le regole sulle mini-abitazioni hanno ricevuto il via libera, suscitando critiche da parte dell’opposizione. Cambiano, quindi, l’altezza minima per l’abitabilità e le dimensioni generali che definiscono le abitazioni.

In dettaglio, sono stati rivisti i criteri per rendere un immobile abitabile, sia per singoli che per coppie. Inoltre, è stato semplificato il processo per il cambio di destinazione d’uso degli immobili. Tuttavia, la partita è ancora aperta perché l’opposizione e in particolare il Partito Democratico critica queste modifiche, denunciando una “totale deregolamentazione”. Vediamo le principali novità sul Salva Casa.

Le principali novità del Decreto Salva Casa 2024

La più importante novità riguarda il via libera all’abitabilità per le cosiddette “mini-abitazioni”, ironicamente ribattezzate dall’opposizione “case dei sette nani”.

Infatti, il decreto abbassa i requisiti minimi per l’abitabilità degli immobili. La superficie minima per i monolocali scende da 28 a 20 metri quadrati per una persona, mentre per due persone passa da 38 a 28 metri quadrati. Allo stesso tempo, l’altezza minima per l’abitabilità del soffitto passa da 2,70 a 2,40 metri​.

È stato anche semplificato il processo per il cambio di destinazione d’uso degli immobili, con la possibilità di effettuare il mutamento all’interno della stessa categoria funzionale senza necessità di opere, e con una procedura facilitata anche per cambiamenti con opere.

Ci sarà, poi, maggiore tolleranza sulle nuove costruzioni: fino al 6% per i mini appartamenti con superficie inferiore ai 60 metri quadrati e altre percentuali per diverse categorie di superficie​.

Largo anche alla possibilità di installare vetrate panoramiche amovibili e strutture di protezione dal sole, come tende a pergola, senza necessità di autorizzazioni edilizie.

Approvato l’emendamento Sblocca Incompiute

Oggi è stato approvato un emendamento cruciale al decreto Salva Casa, noto come “Sblocca Incompiute”, che permette ai Comuni di destinare le somme derivanti dalla regolarizzazione delle difformità urbanistiche e dall’alienazione di immobili abusivi al completamento o alla demolizione delle opere pubbliche incompiute. Questa misura rappresenta una svolta significativa per molte amministrazioni locali, spesso bloccate da lungaggini burocratiche e carenze di fondi.

Con l’approvazione dell’emendamento, i Comuni potranno utilizzare queste risorse per risolvere situazioni stagnanti riguardanti infrastrutture non completate, migliorando così la qualità della vita delle comunità locali. Le opere pubbliche incompiute, spesso viste come “ferite” nel tessuto urbano, potranno finalmente essere completate o rimosse, favorendo il decoro urbano e la funzionalità delle città.

L’emendamento prevede inoltre la destinazione di una parte dei fondi alla rigenerazione e riqualificazione urbana, recuperando aree degradate e promuovendo iniziative economiche, sociali e culturali. Tullio Ferrante, sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture con delega alle opere incompiute, ha dichiarato che questa norma consentirà di risolvere problemi storici e di rilanciare numerosi territori in difficoltà

Decreto Salva Casa 2024: l’iter e il futuro delle abitazioni in Italia, come saranno

Il testo, dopo il passaggio alla Camera, proseguirà il suo iter al Senato, dove saranno discusse eventuali ulteriori modifiche prima dell’approvazione definitiva. Probabilmente ci saranno ulteriori modifiche, anche perché la nuova normativa ha provocato diverse polemiche tra l’opposizione.

Mentre il vicepremier Matteo Salvini ha espresso soddisfazione, sottolineando come le nuove norme favoriranno l’abitabilità di mini-case, andando incontro alle necessità di studenti e lavoratori e riducendo il consumo di suolo, l’opposizione ha espresso diverse critiche. Non rimane che attendere eventuali novità.

Cosa succede con le nuove regole del Decreto Salva Casa?

Per il momento, il Decreto è nel pieno dell’iter e non rimane che attendere; nel caso il Decreto Salva Casa diventasse realtà un privato potrà:

  • Rendere abitabili le mini-abitazioni, trasformando piccoli locali in vere e proprie case a norma di Legge
  • Effettuare il cambio di destinazione d’uso degli immobili con più semplicità, permettendo una maggiore flessibilità nell’utilizzo delle proprietà per diverse finalità, sia residenziali che commerciali
  • Durante ristrutturazioni o nuove costruzioni, un privato potrà usufruire delle nuove tolleranze costruttive, che consentono discrepanze fino al 6% per immobili di superficie inferiore ai 60 metri quadrati, agevolando così la conformità alle norme edilizie
  • Adeguare sottotetti a fini abitativi e installare strutture come vetrate panoramiche e tende bioclimatiche, senza necessità di permessi edilizi complessi.

Non rimane che attendere eventuali novità e nel frattempo affidarsi a un esperto per effettuare gli interventi edilizi necessari presso la propria abitazione.

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