Conviene rinegoziare il mutuo da tasso variabile a fisso? – Finsenas #finsubitoagevolazioni

Conviene rinegoziare il mutuo da tasso variabile a fisso?

La legge di Bilancio 2023 prevede che, nel rispetto di precise condizioni, ai titolari di un mutuo a tasso variabile, sia consentito di cambiarlo con un fisso.

Questa opportunità, in alcuni casi, può rappresentare una valida soluzione per le famiglie che affrontano un periodo nero causato dal rialzo dei tassi d’interesse da parte della BCE. Basti pensare che i tassi di un mutuo a tasso variabile sono aumentati in media di 180 euro dall’inizio dello scorso anno.

L’introduzione di questa norma per certi aspetti risulta essere una rivisitazione di quanto era stato definito nel 2012.

La rinegoziazione del mutuo a tasso variabile si può richiedere fino al termine del 2023, ma occorre rispettare alcune condizioni:

• la data di stipula del mutuo dev’essere precedente al 1° gennaio 2023;
• il reddito ISEE non deve superare i 35.000 euro nel momento in cui si procede con la richiesta;
• l’importo originario del mutuo non deve superare i 200.000 euro;
• non devono esserci ritardi nei pagamenti delle rate.

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Pur possedendo i requisiti sopra elencati, non è scontato che la banca conceda la rinegoziazione. In tal caso, bisogna valutare una surroga o la trasformazione del mutuo in un altro tipo di finanziamento.

Viene da sé che bisogna trovare una banca disposta ad offrire condizioni migliori di quelle stipulate con il contratto.

Di fatto la rinegoziazione del mutuo consente di passare dal tasso variabile a quello fisso per un tempo inferiore alla durata residua del finanziamento o l’allungamento del piano di rimborso di non oltre cinque anni. Questo secondo caso si verifica per coloro che hanno un mutuo con durata residua che non supera i 25 anni.

Ma conviene sempre passare dal mutuo a tasso variabile a quello fisso? In un’ottica di lungo periodo e per le famiglie che hanno un capitale residuo minimo, il beneficio risulta di scarsa importanza.

Altra considerazione deve farla chi ha contratto un mutuo da poco perché i tassi, anche se non subito, torneranno a scendere. Questo significa che passare ora al tasso fisso farebbe risparmiare nell’immediato, ma sottrarrebbe un eventuale beneficio futuro.

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