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“Starò alle costole del ministro”. L’onorevole di Forza Italia Piergiorgio Cortelazzo assicura il suo impegno per non lasciar finire nel dimenticatoio la Zls per il Polesine. Il parlamentare, e segretario polesano di Fi, risponde così all’appello lanciato nei giorni scorsi prima da Confindustria, dalla Camera di commercio e dall’assessore Marcato, e poi dai sindaci polesani, ossia di seguire da vicino l’evolversi della situazione perché, come aveva detto paolo Armenio, vicepresidente di Confindustria Veneto Est: “Il silenzio sceso sulla Zls è preoccupante”.

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Cortelazzo spiega che “Alcune settimane fa ci era stato detto che per l’istituzione della Zona logistica mancavano ancora alcuni pareri, poi con la sistemazione di tutta la parte amministrativa la copertura economica sarebbe venuta in automatico. Nei prossimi giorni vedrò il ministro Fitto, competente sulle Zes e Zls e chiederò a che punto siamo, di certo non lascerò passare la cosa, e presserò il ministro affinché la Zls per Venezia e il Polesine sia finalmente istituita”.

Analoga la rassicurazione che arriva dal senatore di FdI Bartolomeo Amidei: “Entro qualche giorno vedrò il ministro Fitto e lo solleciterò. So bene che prima di natale era stato detto che l’istituzione della Zls sarebbe arrivata a breve, invece stiamo ancora attendendo. Io comunque continuerà a tenere monitorata la situazione. La Zls per il territorio polesano è fondamentale, gran parte del suo futuro si gioca anche con questa Zona logistica semplificata”.

L’onorevole Alberto Stefani, della Lega, aggiunge che “E’ in fase di pubblicazione il Dpcm per garantire gli strumenti di regolazione delle Zls (articolo sotto). Ho da poco presentato una formale interrogazione parlamentare al ministro Fitto per sollecitare l’iter di pubblicazione del decreto che, tra l’altro, riguarderà anche le Zls di nuova istituzione”.

Intanto, il governo ha emanato il regolamento definitivo per la Zls italiane, che riguarda, quindi, anche la zona logistica di Venezia e del Polesine. Un regolamento che è un passo avanti, perché configura l’assetto della Zls, ma non si tratta ancora del definitivo via libera della Zls polesana, in quanto manca la copertura finanziaria.

La Presidenza del Consiglio dei ministri ha emanato il documento che definisce le modalità di istituzione delle Zls, la loro durata, i criteri per la loro identificazione e delimitazione, le misure di organizzazione e funzionamento. Una normativa che crea vantaggi nella snellezza procedurale e nella riduzione del peso fiscale per territori connessi alla rete dei grandi euro-corridoi commerciali e bisognosi di sostegno sotto forma d sgravi fiscali per i nuovi insediamenti. Un passo avanti, salutato con soddisfazione dagli esponenti dei territori che ancora attendevano il regolamento. In Polesine, però, si attende l’istituzione definitiva con copertura finanziaria, manca infatti il decreto attuativo per la Zls polesana.

Nel regolamento per la Zls è specificato il funzionamento della stessa, inoltre definisce la governance, formata da comitato di indirizzo e cabina di regia.

Il comitato di indirizzo è il soggetto per l’amministrazione della Zls ed è composto da Presidente della Regione (o su delegato), presidente dell’Autorità portuale, rappresentanti dei vari ministeri, dei consorzi di sviluppo industriale del Presidente della Provincia e, in qualità di uditori, dei sindaci dei territori interessati. Il comitato assicura gli strumenti che garantiscono l’insediamento e l’operatività delle aziende.

La cabina di regia ha compiti di coordinamento generale, è presieduta dal ministro per gli Affari europei, dal Presidente di Regione e dal presidente del comitato di indirizzo. Il provvedimento, datato 4 marzo 2024, è dunque l’ultimo step “tecnico” in vista dell’istituzione definitiva della Zls, che dovrà essere dotata di copertura economica.

La Zls Porto di Venezia – Rodigino riguarda le aree di Marghera e di alcune zone della provincia di Venezia; in Polesine i territori di Rovigo, Bergantino, Ceneselli, Polesella, Canaro, Occhiobello, Stienta, Gaiba, Ficarolo, Salara, Calto, Castelmassa, Castelnovo Bariano, Melara, Bosaro, Bagnolo di Po, Fiesso e Trecenta. Gli ultimi tre, però rientrano nell’area Zls (detta in modo semplificativo Zes) solo per quel che riguarda le procedure amministrative agevolate.



 

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