Come cambia la riqualificazione edilizia. Storia di resilienza e innovazione #finsubitoagevolazioni

“Tutte le storie vanno raccontate dall’inizio per comprenderne genesi e trama, e un giorno lo farò”. Scrive così, sul suo profilo Linkedin, Riccardo Tassi, fino a novembre 2022 presidente di Olidata e oggi presidente di Le Fonti Group Società Benefit.

Scrive in questo modo riferendosi alla vicenda che lo ha visto alla guida della storica azienda italiana di informatica (Olidata Spa appunto) e che, grazie alla sua tenacia, perseveranza ed etica professionale, ha saputo riportare sul mercato attraverso un percorso di risanamento e totale esdebitazione, dando prova di grande resilienza e capacità imprenditoriale.

Sono la stessa etica, la stessa tenacia e le stesse competenze manageriali di Riccardo Tassi a rispecchiarsi nelle caratteristiche che rendono unico Le Fonti Group, General Contractor attivo nel settore della riqualificazione immobiliare e dell’efficientamento energetico che punta a lasciare il segno nel settore immobiliare (e non solo).

Una fiducia guadagnata sul campo

Le Fonti Group opera come General Contractor nell’ambito dei bonus edilizi e della riqualificazione del patrimonio immobiliare.

È specializzato oltre che nell’efficientamento energetico anche in una serie di servizi di carattere innovativo che vanno dalla building automation alla cybersecurity e tutela dei dati personali, dal waste management alla gestione di comunità energetiche rinnovabili e alla gestione distribuita di energia.

“Come Le Fonti Group – ci ha spiegato il Presidente Riccardo Tassi in un’intervista esclusiva per LUMI4innovation – puntiamo a diventare un riferimento nel campo della riqualificazione edilizia. Perché ci differenziamo dagli altri? Perché non facciamo promesse irrealizzabili. E ci mettiamo la faccia, sempre. In questi anni, la fiducia ce la siamo guadagnata sul campo.”

Il punto di partenza per ogni ristrutturazione restano i bonus edilizi e il Pnrr che possono davvero fare la differenza per costruire in modo diverso. Ma accanto ai servizi di general contractor più tradizionali, l’esperienza nel campo delle nuove tecnologie e il supporto di esperti in alcuni ambiti specifici hanno portato Le Fonti Group a proporre soluzioni di smart building e transizione energetica in senso più ampio.

Cosa chiede il mercato della riqualificazione edilizia

Partiamo però da quello che chiede il mercato.

In un momento come quello attuale, con tutto quello che si sente dire su bonus e 110, ma anche sui rischi legati a possibili investimenti sbagliati, c’è tanta incertezza e tanta sfiducia. In buona sostanza resta difficile capire a chi affidarsi.

Nel tempo si è diffusa una certa diffidenza nei confronti della figura del general contractor. I motivi sono molteplici:

• Cattiva esperienza passata: molte persone hanno avuto esperienze negative con general contractor che non hanno soddisfatto le loro aspettative, hanno causato problemi durante l’esecuzione del progetto o addirittura sono fallite o scomparse durante i lavori.
• Problemi di comunicazione: la mancanza di una comunicazione chiara e tempestiva è uno dei motivi più comuni di frustrazione in molti progetti di ristrutturazione. La gestione di un progetto edile richiede infatti una comunicazione continua tra tutti gli attori in campo.
• Qualità dei lavori: come avvenuto in alcuni casi, alcuni soggetti hanno tagliato i costi o utilizzato materiali di scarsa qualità per massimizzare i profitti e i bonus. Portando però a risultati finali scadenti.
• Tempi di consegna: i ritardi nella consegna del progetto sono un problema comune nel settore delle costruzioni. Ma il vero problema è non avere informazioni e, ancora una volta, una comunicazione adeguata.
• Costi elevati: una preoccupazione comune è che avere un general contractor possa comportare costi più elevati rispetto alla gestione autonoma del progetto.
• Mancanza di controllo diretto: affidarsi a un general contractor significa consegnare il controllo del progetto a un’altra parte.
• Mancanza di trasparenza: in generale, si teme una mancanza di trasparenza nella gestione finanziaria del progetto. Preoccupazioni riguardanti una stima accurata dei costi, la rendicontazione delle spese e la gestione dei pagamenti possono indurre le persone a preferire un controllo diretto sulle operazioni finanziarie.

Come risponde Le Fonti Group alle richieste del mercato

Per contro, riuscire a individuare un interlocutore unico, competente e solido, in grado di dare risposte su tutto quello che gravita intorno a una ristrutturazione o riqualificazione può rappresentare un aspetto vincente. Che si tratti di condomini oppure di edifici storici di un centro comunale. Un soggetto affidabile, specializzato in grado di centralizzare tutte le informazioni e fornire visibilità su costi, tempi, soluzioni. Come Le Fonti Group che piò essere definito come un General Contractor sui generis. Si differenzia infatti per alcune caratteristiche che lo rendono unico sul panorama italiano e per la capacità di rispondere alle richieste del mercato e vincere la diffidenza.

Tra gli aspetti a valore aggiunto di Le Fonti Group troviamo:

1. Trasparenza:

Muovendosi nel perimetro di una società quotata in Borsa, trasparenza e comunicazione verso committenti e stakeholders fanno parte dell’attività quotidiana dell’azienda. Massima chiarezza quindi su tempi, costi e su ogni attività svolta. Nonché sulla possibilità o meno di accedere ai crediti. Un aspetto non trascurabile di questi tempi.

“Il 110 è una legge che è nata male – ha detto Tassi – perché non puoi promettere a un cittadino che gli sarà dato di più di quello che avrà speso. Ha creato meccanismi assurdi e speculazioni nel mercato. Oggi, però, tutto questo si è ridimensionato tanto che abbiamo visto proroghe. Pensiamo che i finanziamenti, se gestiti correttamente e in massima trasparenza, possano diventare degli elementi qualificati. Noi abbiamo portato dei contributi veri, reali a chi ha scelto di lavorare con noi.
Vediamo una grande opportunità anche nella direttiva delle case green, che prevede che entro il 2030 gli edifici residenziali raggiungano almeno la classe di prestazione energetica E”.

2. Metodologie certificate:

Come ci ha spiegato Riccardo Tassi, Le Fonti Group ha introdotto 2 step di controllo sia dal punto fiscale sia sul fronte immobiliare impiantistico con processi ogni volta certificati da Ernst & Young. A garanzia di un lavoro ben svolto.

“Oggi quello del general contractor è un mestiere che è rimasto in mano a pochi – ci ha detto Tassi – Noi cerchiamo di fare bene, anche perché sappiamo di vere delle responsabilità rispetto ai nostri committenti. Anche per questo abbiamo scelto di far certificare il lavoro da noi svolto da Ernst & Young”.

3. Solidità:

L’autorevolezza e la solidità di un’azienda presente nel settore e con molti casi di successo alle spalle. Un’azienda con una sua storia, una sua rappresentatività e dei volti riconoscibili di chi ci “mette la faccia” ogni giorno. La presidenza per quasi 10 anni di una quotata dà inoltre una credibilità di un certo tipo.

“Mi preme evidenziare la qualità del management: da mio figlio Filippo al responsabile del progetto “Bonus Edilizi” Dr. Domenico Careddu e dell’intero team”, ha aggiunto Tassi.

4. Servizi innovativi a valore aggiunto:

Grazie a partnership dedicate e a competenze specialistiche nelle nuove tecnologie, il General Contractor propone soluzioni di valore nella digitalizzazione, nell’energy transition e nella building automation.

“Si parla di temi che sono lontani dal percepito delle persone. Spesso, i condomini non capiscono il vero vantaggio di avere soluzioni innovative – ci ha raccontato il Presidente della società –. Basti pensare che in un condominio, in media, soltanto il 5% sa che tipo di interventi si stanno facendo a fronte dei bonus ricevuti (cappotto, serramenti ecc). Quasi sempre questi bonus vengono subìti. Oggi, invece, si apre il tema delle case green che avrà anche un supporto agevolativo da parte dell’Ue, ma che coinvolgerà investimenti anche da parte delle persone. Di conseguenza, le attività in più verranno meglio considerate.”

E parlando di servizi innovativi si spazia a soluzioni di sicurezza fino ad arrivare a dispositivi per il monitoraggio dei consumi e alla manutenzione predittiva applicata agli elettrodomestici delle abitazioni.

“L’elemento chiave è il dato – ha spiegato Tassi – un dato che però va innanzitutto tutelato e archiviato correttamente. È così che ci siamo spinti su soluzioni che possano rispondere anche a questa esigenza. Vogliamo tranquillizzare i condomini sul fatto che nessuno potrà vedere quello che si sta facendo all’interno di ogni appartamento”.

Digitalizzazione e tutela del dato anche nel condominio

Proprio la tutela e l’archiviazione dei dati sono al centro di una recente collaborazione tra Le Fonti Group e il CTT Centro di Trasferimento Tecnologico ART.

La partnership, che vede come direttore scientifico il Prof. Gerardo Iovane dell’Università di Salerno, si pone l’obiettivo di sviluppare e commercializzare una tecnologia innovativa di protezione dei dati e sicurezza dell’informazione – chiamata MuReQua Storage Component o MSC – basata su alcuni aspetti che la rendono unica nell’ambito della cybersecurity nello scenario internazionale, come la frammentazione dei contenuti e la loro cifratura.

Servizi innovativi e solidi valori

In sintesi, in Le Fonti Group coesistono più anime che corrispondono a diverse specializzazioni e servizi innovativi. Nel Gruppo, troviamo, oltre a Olidata, anche Sferanet, specializzata in soluzioni end-to-end di digitalizzazione e nuove tecnologie.

Mentre oltre alla collaborazione con il CTT sulla tutela dei dati, è attiva una partnership con Hexagon sul fronte del waste management e delle nuove tecnologie AI e IoT applicate alla smart city.

Tutte queste sfaccettature hanno basi solide e solidi valori cui ispirarsi.
Valori di etica e integrità di cui Riccardo Tassi è volto e portavoce.
Per il resto, saranno i fatti a parlare…