Lavori nell’area portuale di Brindisi fra il 2016 ed il 2017, chiesta la condanna dei vertici e dei tecnici dell’Autorità di sistema, nonché dei tecnici del Comune e di una ex sub commissaria prefettizia. Otto gli imputati, tutti sono stati ritenuti responsabili delle accuse contestate nelle 63 pagine del capo di imputazione, al termine della requisitoria tenuta ieri mattina dal pubblico ministero della Procura di Brindisi, Raffaele Casto.
I lavori: strade e varchi
Stiamo parlando del processo con rito abbreviato (dà diritto alla riduzione di un terzo della pena in caso di condanna e si svolge sui documenti prodotti da accusa e difesa) in corso davanti al giudice per l’udienza preliminare, Maurizio Saso, sugli abusi e le forzature contestate dall’accusa per i lavori riguardanti la strada di Punta le Terrare e la strada Sisri, l’ampliamento da due a quattro corsie di una strada già esistente, la presenza di una discarica di amianto e l’abbandono di materiale di demolizione nonché l’impiego di rifiuti inerti per realizzare la base portante delle strade. Ed ancora, la costruzione del ponte di Fiume Piccolo, di una tettoia, di 12 varchi del porto e della recinzione di via Del Mare. Infine un atto di conciliazione e transazione di un’ordinanza dirigenziale del Comune ed un parere tecnico.
Tredici casi riassunti in altrettanti capi di imputazione riguardanti le ipotesi di reato di esecuzione di opere su un bene culturale in assenza di autorizzazione, smaltimento e deposito incontrollato di rifiuti, frode nelle pubbliche forniture, abusi edilizi, gestione di una discarica non autorizzata, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale, lottizzazione abusiva, abuso di ufficio e pericolo di inondazione
Le richieste
Le condanne sono state chieste per il presidente dell’Authority, Ugo Patroni Griffi, 56 anni, di Noicattaro: 4 anni, 1 mese, 15 giorni 25mila euro di ammenda.
Il Consiglio di Stato: «Opere conformi»
Per le vicende contestate il pubblico ministero Casto aveva chiesto l’ammissione della prova contraria rispetto alla sentenza depositata dalla difese con cui il Consiglio di Stato ha stabilito la conformità urbanistica dei 12 varchi del porto e del piano generale delle opere portuali. Richiesta rigettata dal giudice Saso con un’ordinanza che consente al processo in abbreviato di proseguire in maniera snella a fronte della richiesta dell’accusa di ascoltare diversi testimoni ed il consulente tecnico. Per questo sono state fissate le date del 9 e 16 marzo per le arringhe degli avvocati difensori Amilcare Tana, Vittoriano Bruno, Vincenza Bianco, Vito Epifani, Marianna Laguercia, Simona Maniscalco, Massimo Ciullo, Anita Mangialetto, Giovanni Andriola, Luciano Marchianò, Rosario Almiento, Umberto Garrisi, Mauro Masiello ed Onofrio Sisto. Se il tempo a disposizione lo consentirà arriverà la sentenza, diversamente sarà fissata un’altra udienza.
In cinque con il rito ordinario
Hanno scelto il rito ordinario invece Salvatore Giuffrè, 73 anni, di Taranto, nelle vesti di segretario generale dell’Authority; Giuseppe Alemanno, 59 anni, di Lecce, nel ruolo di segretario generale del Comune di Brindisi; l’ingegnere Maria Pia Fischetto, 35 anni, di Brindisi; l’imprenditore Gaetano Giordano, 60 anni, di Torre Santa Susanna; e l’ingegnere Gianluca Fischetto, 47 anni, di Brindisi. Udienza il 15 febbraio 2023.
Per tutti vale la presunzione di non colpevolezza fino all’ultimo grado di giudizio.
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