Il recente incremento dei tassi medi su mutui che, ad ottobre, hanno registrato un aumento del 4,37% rispetto al 4,21% di settembre 2023 (come segnalato anche dall’ABI – Associazione Bancaria Italiana), sta sicuramente influenzando il mercato immobiliare.
Il caro mutui sembra gravare particolarmente sulle generazioni più giovani che, con l’aumento dei prezzi, il rincaro dei tassi e redditi più bassi, preferiscono allungare la durata della rata.
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Perché si sceglie il mutuo a 40 anni
La scelta di un mutuo con durata a 40 anni consentirebbe di acquistare, a parità di rata, delle abitazioni più grandi o di comprarle in zone con costi che, altrimenti, sarebbero troppo elevati.
A confermarlo è anche la piattaforma Telemutuo, che ha segnalato un ritorno alla proposta di mutui con scadenza molto più lunghe, anche da parte degli istituti di credito (pratica inusuale in tempi di tassi zero).
Allungando a 40 anni il debito nei confronti delle banche, i giovani sperano di migliorare anche la propria situazione retributiva nel tempo.
Dunque, una durata più lunga permetterebbe non soltanto di abbattere il costo della rata, ma anche di contenerla a meno di un terzo del reddito netto mensile.
Cosa ci dicono gli ultimi dati
In realtà, l’acquisto della prima casa per la fascia della popolazione sotto i 36 anni ha già delle agevolazioni.
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L’importo medio ammonta a 150.000 euro, tuttavia, non tutte le pratiche vanno a buon fine, specialmente se si opta per una durata della rata molto lunga.
Come accennato in precedenza, infatti, negli ultimi mesi i tassi di interesse sono ulteriormente cresciuti rispetto al mese precedente e a ottobre 2022 (in cui il tasso medio si aggirava intorno al 2,75%).
Inoltre, nell’ultimo anno, i tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea sono aumentati fino al 4,50%.
Tutto ciò, ha influito negativamente anche sul mercato immobiliare italiano e sulla compravendita delle case, oltre che sulla richiesta di mutuo.
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