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Scopri cosa cambierà dal 22 giugno in merito al pignoramento conto corrente.

Dal 22 giugno sono previste importanti novità in merito al pignoramento conto corrente, andiamo a scoprire quali sono. Scopri le ultime notizie su mutui e prestiti. Leggi su Telegram tutte le news sulla finanza personale. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito.

Pignoramento conto corrente: cos’è?

Il conto corrente è un prodotto finanziario che consente di effettuare tutta una serie di operazioni.

Viene utilizzato per depositare fondi, farsi accreditare lo stipendio o la pensione o effettuare e ricevere bonifici grazie all’Iban.

Il conto corrente viene utilizzato anche per il pagamento automatico delle bollette e, a seconda di quanto previsto dal contratto, dà il diritto ad avere una carta di debito/credito o un blocchetto degli assegni.

Ogni conto presenta dei costi di gestione, nella maggior parte dei casi abbastanza bassi, e a seconda del tipo di conto corrente che si apre si può avere il diritto di andare in rosso anche se, c’è da aggiungere, non è mai consigliabile avere un saldo negativo.

Nel frattempo scopri la pagina dedicata alla gestione dei debiti e a metodi per evitare il pignoramento.

Di solito non è necessario soddisfare troppi requisiti per aprirlo: potrebbe essere richiesto un deposito iniziale, il documento d’identità e il codice fiscale.

Bisognerà anche non essere protestati, ma anche in questo caso ci sono delle alternative, ne abbiamo parlato in questo articolo.

Il pignoramento, invece, è un atto giudiziario con il quale si effettua l’espropriazione forzata di uno o più beni e ha una durata nel tempo variabile. A dare il via all’azione è la sentenza di un tribunale a seguito del mancato pagamento di debiti verso privati o enti pubblici.

Il pignoramento può essere diretto, con il trasferimento al creditore della proprietà del bene pignorato, o indiretto, cioè attraverso un’asta nella quale vengono venduti i beni e il ricavato, successivamente, trasferito a chi ne ha diritto.

Riguarda sia beni immobiliari, anche la prima casa, i beni mobiliari, come l’auto o elettrodomestici, e i beni presso terzi, bloccando tutto o una parte del denaro presente sul conto corrente.

Prima di passare a vedere cosa cambierà dal 22 giugno, sappi che puoi chiedere un prestito anche se sei protestato.

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Pignoramento conto corrente: cosa cambia dal 22 giugno

Dal 22 giugno ci saranno delle buone notizie per chi ha dei debiti.

Infatti sono previsti degli inasprimenti nelle procedure per richiedere il pignoramento conto corrente.

Tra i nuovi obblighi che dovrà compiere il creditore ci saranno

  • indicare i propri dati anagrafici con codice fiscale e indirizzo PEC;
  • indicare i dati anagrafici con codice fiscale e indirizzo PEC del legale incaricato dal creditore;
  • indicare la natura del credito oggetto della richiesta di pignoramento;
  • indicare i dati anagrafici e il codice fiscale del debitore;
  • l’intimazione al terzo, cioè alla banca, di non disporne delle somme oggetto della richiesta di pignoramento senza ordine del giudice;
  • la citazione al debitore di comparire davanti al Tribunale competente in materia;
  • l’indicazione completa della data di convocazione dell’udienza di comparizione;
  • l’invito al debitore di precisare l’elezione di domicilio presso cui inviare le comunicazioni.

Se anche uno di questi dati non è presente nella comunicazione di pignoramento conto corrente, l’atto non è valido e quindi il creditore non potrà procedere.

Queste indicazioni andranno comunicate sia al debitore, sia al datore di lavoro sia alla banca dov’è presente il conto corrente.

Pignoramento conto corrente, dal 22 giugno costerà di più
Pignoramento conto corrente, dal 22 giugno costerà di più.

Come già detto queste nuove norme sono valide dal 22 giugno ma occorrerà aspettare 180 giorni perché diventino effettive.

Ultima nota: tutto ciò ha a che fare con i debiti cumulati sia con la Pubblica Amministrazione sia verso privati.

Prima di chiudere, leggi anche come ci si può difendere dal pignoramento.

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