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Un finanziamento da 20 mila euro fino a 1,5 milioni, senza garanzia personale, con risposta in 3 giorni. Questa l’idea dietro a Credimi Subito, finanziamento digitale dedicato alle ditte individuali, con un fatturato di minimo 100 mila euro e con almeno due anni di età. A lanciare il nuovo strumento è Credimi, azienda fintech specializzata nei finanziamenti digitali per le imprese in Europa, che promette «la risposta di fattibilità immediata» con preventivo in 3 giorni lavorativi. La velocità è assicurata dalla tecnologia proprietaria di raccolta dati e rating che riesce ad analizzare più variabili: dall’andamento dell’attività commerciale ed economica, alla storia della società e dell’imprenditore, passando per l’andamento di tutti i finanziamenti in essere (inclusi quelli presenti in Centrale Rischi).

Lo strumento

Il finanziamento ha una durata di 5 anni di cui 1 di preammortamento, si richiede online inserendola Partita Iva e l’ultima dichiarazione fiscale. L’importo richiedibile (massimo il 25% del fatturato della Ditta) va da 25 mila euro a 1.5 milioni, senza garanzie personali, mentre è attivata a cura di Credimi la garanzia dello stato tramite il Fondo Centrale. Le imprese potranno anche beneficiare del supporto telefonico di un professionista. «Per Credimi — spiega Ignazio Rocco, ceo e Co-founder della società — il lancio di un finanziamento dedicato delle ditte individuali è una tappa fondamentale del percorso che abbiamo intrapreso per essere sempre più un punto di riferimento per le piccole, piccolissime e micro-imprese, non solo per quel che riguarda l’accesso al credito, ma anche in termini di supporto concreto, affiancandole con servizi e innovazioni importanti per la loro crescita, basati su dati e tecnologia».

Le pmi

L’ 81% dei 3 milioni di ditte individuali è concentrato in 10 regioni tra cui spiccano Lombardia (13%), Campania (10%) e Lazio (8.4%). Come evidenzia l’Osservatorio Piccole Imprese Italiane — lanciato da Credimi e realizzato da Nextplora, agenzia di Insight Management — le ditte individuali hanno subito un calo di fatturato più rilevante rispetto alla media delle Pmi, ma che tuttavia hanno fatto minor ricorso ai prestiti garantiti del governo. Il 72% delle ditte individuali prevede di richiedere un finanziamento e il 51% lo farà entro il 2021. Delle aziende che si finanzieranno, il 76% chiederà un ammontare superiore a 25mila euro. Tra gli impieghi al primo posto c’è il ripristino della liquidità (seguito da pagamento dei fornitori e acquisto di strumenti e software), infatti ben il 28% di queste aziende pensa di ricorrere alla finanza in anticipo per far fronte a quello che potrà accadere.

Tuttavia, si rileva anche che il 25% delle ditte individuali sta riducendo gli investimenti al fine di avere cassa per gestire gli imprevisti, ragione forse dell’innalzamento del risparmio sui conti correnti delle imprese registrato dalla Bce nel 2020. «Nel corso del 2020 sono stati distribuiti alle imprese 120 miliardi di euro tramite il Fondo di Garanzia e, se è vero che una parte di questi capitali sono stati usati, una parte è ancora presente nei conti correnti delle società in attesa di essere investiti. È proprio nel percorso di investimento di queste risorse che le imprese più piccole vanno supportate. Credo che il FinTech farà la differenza e Credimi è in prima linea sul fronte di questa ripartenza», conclude Rocco.

 

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