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Cosa succede in caso di scarto nel 2023 e reinoltro nel 2024 della fattura elettronica per interventi Superbonus? Quale data fa fede a fini dell’accesso all’aliquota piena?

Con le risposte agli interpelli 103/2024 e 140/2024 l’Agenzia delle Entrate affronta – in tema di Superbonus – il caso in cui errori o problemi tecnici del sistema SDI legati alla fatturazione elettronica possono inficiare il rispetto dei tempi e l’accesso ai benefici fiscali previsti.

Nei due casi che prendiamo in esame, sono stati fissati due principi:

  • la data fa la differenza poiché il contribuente ha inviato la fattura (poi scartata) prima che scadessero i termini di legge per beneficiare del Superbonus al 110% con lo sconto integrale  in fattura.
  • lo scarto non pregiudica la tempestiva emissione del documento se il contribuente entro 5 giorni provvede a trasmettere al sistema di interscambio la versione corretta

In questi casi è sempre meglio, per essere sicuro di adempiere correttamente a tutte le procedure e non commettere errori, usare:

Superbonus e SDI: rimedio entro il termine consentito

Con la risposta all’interpello 140/2024, l’Agenzia delle Entrate ha esaminato la questione posta da un istante che a seguito dello scarto da parte del sistema Sdi di una fattura datata 28 dicembre 2023 e al nuovo invio effettuato nei tempi prescritti dalla normativa, chiede se può fruire dello sconto in fattura nella misura piena, pari al 110% prevista per l’anno 2023 o se doveva applicare la percentuale ridotta al 70%, fissata nel 2024.

In tema di Superbonus – ha risposto l’Agenzia – una fattura inviata al Sistema di interscambio, scartata dallo stesso sistema e inviata in versione corretta nei cinque giorni successivi, si può considerare tempestivamente emessa.

Inoltre, nel caso in cui l’emissione della fattura non è contestuale al pagamento dei servizi effettuati, per cui il documento indica due date una del pagamento e una di invio allo Sdi, se sono rispettati i termini di legge, ovvero 5 giorni dallo scarto, la fattura è corretta e il contribuente può fruire dello sconto in fattura.

In pratica, la nuova emissione non pregiudica la validità della data del primo invio al Sdi che rende applicabile il Superbonus nella misura piena, pari al 110 per cento.

L’Agenzia, quindi, condivide la tesi della società istante secondo cui la fattura si può considerare trasmessa al sistema entro il 31 dicembre 2023 e, di conseguenza, la società può fruire dello sconto nella misura del 110 per cento.

Cosa succede in caso di scarto e reinoltro della Fattura elettronica? Data e numero di emissione restano invariati?

Nela caso affrontato con la risposta all’interpello 103/2024, il 30 dicembre 2023 un contribuente ha inoltrato al sistema di interscambio, in sigla SDI una fattura riferita a lavori svolti (già comunicati all’ENEA tramite l’Asseverazione Ecobonus ex. art. 47 D.P.R. n 445 del 28/12/2000 e s. m. e i.) agevolati al Superbonus 110%, applicando lo sconto in fattura.

In un momento successivo, ha scoperto che il Sistema di Interscambio aveva scartato la fattura a causa della presenza di caratteri speciali non conformi, elementi ritenuti meramente formali e non essenziali ai sensi dell’art. 21, comma 2, del D.P.R. 633/1972

Non appena ha avuto notizia dell’accaduto, il contribuente ha provveduto, ai sensi della circolare 13/E/2018, a correggere gli elementi contestati (i sopracitati caratteri speciali) ed a reinoltrare la fattura, mantenendo invariati data e numero di emissione. Il reinoltro è avvenuto nei primi giorni di Gennaio 2024.

L’istante ha chiesto all’Agenzia delle Entrate se il nuovo invio avrebbe consentito di applicare ancora il regime fiscale del 110% oppure se sarebbe stato necessario applicare il Superbonus 70%, con conseguenti danni economici per il committente e l’appaltatore.

In caso di sconto in fattura fa fede la data di emissione della fattura

L’Agenzia delle Entrate, facendo riferimento alle circolari 24/2000 e 30/2000, ha ricordato che in tema di detrazioni fiscali si applica il criterio di cassa. Pertanto, le spese si intendono sostenute alla data dell’effettivo pagamento.

In caso di sconto in fattura (e, dunque, in assenza di un pagamento), occorre fare riferimento alla data di emissione della fattura da parte del fornitore, così come confermato nella Risposta dell’Agenzia delle Entrate 1/2024.

Premesso che una fattura inviata allo SdI, ma dallo stesso scartata, non viene dunque a giuridica esistenza e non può considerarsi emessa, lo scarto non pregiudica di per sé la tempestiva emissione del documento, laddove il problema che vi ha dato corso venga corretto nei cinque giorni successivi alla ricezione del messaggio che dà conto dello scarto stesso.

La fattura scartata dal sistema SdI dovrà essere nuovamente inviata tramite SdI entro cinque giorni dalla notifica di scarto, con la data ed il numero del documento originario.

Applicando questi principi al caso in esame, laddove la fattura elettronica recante lo sconto integrale sia stata inizialmente inviata al SdI il 30 dicembre 2023 e, a seguito di avvenuto scarto, nuovamente inviata nei cinque giorni successivi allo stesso, la stessa potrà considerarsi emessa nel 2023, confermando l’utilizzo dell’aliquota al 110%.

Ti allego la risposta dell’Agenzia delle Entrate.

 

 

 

 

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