Aggiornato il 4 Maggio 2023
Vediamo in sintesi come si calcolano le sanzioni o le multe da applicare qualora abbiate commesso errori o vogliate integrare il 730 con inoformazioni che determinano maggiori tassi da versare rispetto al primo calcolo che avete fatto mesi fa in modo da non farvi prendere un colpo e vediamo anche come si procede.
Il caso principale che si può presentare è quello di un errore che determina una maggiore Irpef da versare nella dichiarazione dei redditi 730 il cui versamento è avvenuto nel mese di luglio.
I casi di correzione del 730
che si possono presentare comunque sono questi:
- A. Integrazione della dichiarazione che comporta un maggiore credito, un minor debito o un’imposta invariata
- B. Integrazione della dichiarazione in relazione esclusivamente ai dati del sostituto d’imposta
- C. Integrazione della dichiarazione in relazione sia ai dati del sostituto d’imposta sia ad altri dati della dichiarazione da cui scaturiscono un maggior importo a credito, un minor debito oppure un’imposta invariata
- D. Integrazione della dichiarazione che comporta un minor credito o un maggior debito
Potete approfondire l’argomento leggendo proprio l’articolo dedicato a tutti i casi di correzione del 730
Abbiamo visto nel precedente articoo dedicato alla rettifica del 730 come procedere ossia presentando le informazioni o le disposizione integrative al CAF o al Dottore comemrcialista o al datore di lavoro che si è occupato della presentazione.
Nella tabella in sinesi le nuove sanzioni per il ravvedimento operoso:
Ravvedimento | Sanzione | % |
Entro 14 giorni dalla scadenza dell’omesso o ritardato pagamento | 0,2% per giorno | |
Dal 15esimo giorno al 30esimo giorno dalla scadenza | 1/10 del 30% | 3,00% |
Dal 31esimo giorno al 30 settembre dell’anno successivo a quello in cui è stato omesso o ritardato il tributo | 1/8 del 30% | 3,75% |
Entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello in cui è stato omesso o ritardato il tributo | 1/9 del 30% | 3,33% |
Entro il 30 settembre del secondo anno successivo a quello in cui è stato comesso l’inadempimento | 1/7 del 30% | 4,28% |
Oltre | 1/6 del 30% | 5,00% |
Il nuovo ravvedimento operoso vale però solo per i tributi, imposte e tasse gestite direttamente dall’amministrazione centrale o Agenzia delle Entrate per cui a titolo di esempio le imposte come l’IMU, la TARI, o la TASI non potranno benefiarne per cui varranno le vecchie regole che trovate qui sotto.
Regolarizzazione entro i 14 giorni dall’omesso versamento
Nuova possibilità di utilizzare il ravvedimento super breve o brevissimo o alcuni lo chiamano sprint in ragione dello 0,2% giornaliero (al contrario degli altri due che hanno una percentuale fissa) e fino al quattordicesimo giorno.
Regolarizzazione entro i 30 giorni dall’omesso versamento
Nel caso di ritardato versamento e ravvedimento operoso preparato entro 30 giorni dalla scadenza ci si può ravvedere applicando una sanzione pari al 3% con interessi che decorrono dalla data di omesso versamento fino alla data di pagamento secondo il nuovo tasso di interesse legale.
Calcolo
-> CALCOLO RAVVEDIMENTO OPEROSO FILE
Regolarizzazione oltre i 30 giorni dall’omesso versamento
Nel caso di regolarizzazione in ritardo del versamento ed oltre i trenta giorni dalla originaria scadenza del tributo, allora la sanzione sale fino al 3,75% più gli interessi legali 2011 che decorrono dalla data originaria di scadenza.
Il ravvedimento vi ricordo potrà essere effettuato entro la data di presentazione della dichiarazione della dichiarazione relativa all’anno in cui si riferisce il tributo oggetto. Per fare un esempio se ci dimentichiamo di versare l’iva di ottobre 2010, potremmo ravvederci fino al 30 settembre 2011, data di presentazione del modello Unico.
Ravvedimento entro 90 giorni dal termine di presentazione della dichiarazione a cui si riferisce l’errore
Se immaginiamo l’Irpef da unico il termine di presentazione della dichiarazione è il 30 settembre per cui parliamo del termine del 31 dicembre la sanzione scende ad 1/9 del minimo pari quindi al 3,33 pe cento oppure entro 90 giorni dall’omesso pagamento o errore se la dichiarazione non esiste.
Ravvedimento entro un anno dall’errato o omesso versamento
In questo caso la sanzione sale ad 1/8 del minimo pari quindi al 3,75%
Una volta fatto questo però sarà necessario anche versare una piccolazione sanzione e vediamo come si calcola
730 Integrativo o Rettificativo
Leggete l’articolo con i 4 casi di 730 integrativo o rettificativo
Inutile dirvi che potete leggere l’articolo di approfondimento proprio dedicato al calcolo del ravvedimento operoso dove troverete un foglio di calcolo in excell. Non è difficile da usare però se non avete mai aperto excell vi consiglio di chiedere a qulcun altro un aiuto.
Potete leggere l’articolo di approfondimento dedicato proprio all’integrazione del 730 o dichiarazione dei redditi
Quando deve avvenire il versamento con ravvedimento
Il principio come avrete avuto modo di sperimentate sopra è che prima ve ne accorgete, prima calcolare le somme con il ravvedimento e prima presentate il 730 integrativo e meno spenderete in sanzioni o multe. Sicuramente sarà sempre meglio di vedervi recapitare una cartella da Equitalia non solo perchè vi eviterete una di quelle file snervanti alla posta ma anche perchè la cartella di Equitalia dentro calcola il 30% delle sanzioni oltre gli interessi. Non esiste quindi una data fissa ma esiste solo un termine di presentazione del 730 integrativo o del modello Unico.
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